Avatar La Via Dell’Acqua Recensione| Dopo un’attesa durata 13 anni, finalmente James Cameron ritorna con il sequel di uno dei film con più incassi di sempre. Noi di Vigamus Magazine abbiamo avuto l’opportunità di vederlo in anteprima; quindi, senza farvi attendere ulteriormente, buttiamoci subito nel vivo della recensione facendo definitivamente ritorno su Pandora.
Avatar La via Dell’Acqua: non si punta sulla storia
Dopo 13 anni di attesa la maggior parte degli spettatori si sarà divisa probabilmente in uno di questi due insiemi, o avrà delle aspettative altissime oppure ormai il suo interesse verso il film si sarà affievolito moltissimo; tuttavia il metodo migliore per godersi il lungometraggio è rimanere in una via di mezzo.
Tutto questo tempo di attesa probabilmente è stato causato dai moltissimi problemi incontrati durante la produzione, a detta del team non è stato facile sviluppare ed utilizzare le varie tecnologie usate per la realizzazione del lungometraggio. Inoltre il Covid-19 e la grande aspettativa del pubblico per questo prodotto non hanno certo semplificato il lavoro.
Una delle critiche più comuni che erano state rivolte al primo Avatar era quella relativa alla trama troppo lineare; purtroppo questo problema lo ritroviamo anche nel secondo film (su un totale di 5). Nonostante la trama sia indubbiamente più articolata, non risulta essere ne originale ne troppo complessa, comunque non mancano i vari messaggi seri ed importanti.
Passando oltre forse all’unico punto debole rilevante di questo film, le trame secondarie sono quelle che secondo noi hanno funzionato meglio, probabilmente faranno piacere a tutti gli spettatori curiosi di saperne di più sull’affascinante mondo di Pandora. Ciononostante alcune di essere non si chiudono e potrebbero sembrare inutili agli occhi di qualcuno.
Voglio saperne di più!
Nonostante la semplicità della trama principale, i protagonisti di quest’ultima sono tutt’altro che semplici. La caratterizzazione dei personaggi è stata fatta alla perfezione, un netto passo avanti rispetto al suo predecessore; ogni personaggio è interessante, ha le sue caratteristiche ben definite e si evolve durante lo scorrere della pellicola; la cui lunga durata non risulterà essere un problema salvo in rare eccezioni.
Un plauso va fatto anche agli antagonisti, proprio come tutto il resto dei personaggi principali, che risultano essere ben caratterizzati e hanno un evoluzione interessante; sta a voi scoprire se quest’ultima è negativa o positiva. Su ognuno di loro e ognuno degli altri personaggi principali si vorrà sapere sempre di più e ciò porterà lo spettatore a non annoiarsi durante le fasi di transizione.
Se da una parte troviamo molti personaggi ben scritti, dall’altra ne troviamo alcuni tralasciati e/o incompleti; molto probabilmente però li vedremo maggiormente nei possibili sequel. A quanto pare il regista con questo Avatar La Via Dell’Acqua ha voluto dare più importanza al nuovo piuttosto che al vecchio; inoltre ha cercato di spiegare nel dettaglio ogni singola curiosità e particolarità che ci ha voluto introdurre.
Avatar La Via Dell’Acqua: un sogno ad occhi aperti
James Cameron aveva detto che nessun regista poteva dirigere Avatar apparate lui e, in base a questo lungometraggio, possiamo decisamente dargli ragione. La regia risulta essere impeccabile, il che non è assolutamente scontato in un progetto così maestoso, e il film vi sembrerà durare anche troppo poco da quanto vi saprà coinvolgere.
Il primo Avatar ai tempi fu una rivoluzione totale in ambito tecnologico e cinematografico, e quello fu anche uno dei motivi principali del perché la pellicola ottenne tale successo. Replicare un salto qualitativo così elevato anche ai giorni nostri è praticamente impossibile; ciononostante non potrete fare a meno di rimanere sbalordito davanti al reparto tecnico.
La CGI è spacca mascella, un vero spettacolo per gli occhi. La fotografia e in generale qualsiasi cosa mostrato a schermo vi farà sognare ad occhi aperti, sia con che senza il 3D vi risulterà semplicissimo immergervi nello straordinario mondo di Pandora; vi sembrerà quasi impossibile credere di star vedendo solo delle immagini su uno schermo.
Cameron ci mostra luoghi e creature mai viste prima su Pandora e ogni volta spereremo di vederne sempre di più. Se tutta la parte visiva risulta essere una delle migliori mai viste, non raggiungerebbe tali vette senza una grande colonna sonora. Simon Franglen ci culla con le sue musiche nei momenti di tranquillità e ci fa esaltare nei momenti più movimentati; ogni singolo suono o musica si sposa alla perfezione con la controparte visiva aumentandone lo splendore.
L’importanza degli “Avatar”
Senza spoilerare nulla del primo film, una delle preoccupazioni più grandi che da sempre accompagnava Avatar La Via Dell’Acqua era la possibilità che gli avatar perdessero la loro importanza nella trama. Ciò ovviamente sarebbe stato un problema dato che sono proprio quest’ultimi a dare i nomi a questi lungometraggi.
In ogni caso sono felice di comunicarvi che gli avatar saranno ancora una parte fondamentale per la storia. Quest’ultimi verranno approfonditi e chissà quali altre sorprese potrebbero riservarci in futuro. Tramite questi approfondimenti il regista è stato in grado di creare novità interessanti e alcune curiosità che potrebbero caratterizzare il resto della saga.
Queste figure inoltre sono state utilizzate per trattare al meglio molti temi sensibili e soprattutto per lanciare dei messaggi molto importanti. Per l’impatto degli avatar sulla pellicola vanno anche riconosciuti i meriti degli attori, tutti impeccabili nello svolgere il loro ruolo, e ciò funziona anche con il doppiaggio italiano grazie alla qualità della localizzazione.
In conclusione, Avatar La Via Dell’acqua risulta essere un prodotto straordinario; nettamente superiore al suo predecessore praticamente sotto ogni punto di vista. Nonostante la storia principale non sia rivoluzionaria o sorprendente, tutte le trame secondarie risultano essere veramente interessanti. Tutto ciò è dovuto all’ottimo lavoro degli attori e alla regia straordinaria di James Cameron che vi saprà intrattenere totalmente per tutte le 3 ore e 20 del film senza farvi annoiare. Il punto forte continua ad essere il comparto tecnico, la parte visiva vi saprà ammaliare i ogni momento, il tutto grazie anche all’ottima CGI e all’ottimo utilizzo delle musiche, tutte azzeccatissime.
Noi di Vigamus Magazine vi ringraziamo per averci seguito fino a qui con la lettura e vi invitiamo a seguirci anche sul nostro sito web tramite le news giornaliere in modo tale da non perdervi le eventuali novità sul videogioco e sul prossimo film di Avatar.