La tossicità nei giochi è da sempre stato un problema; migliaia di giocatori si sono ritrovati vittime di violenze vocali e testuali per colpa dei “leoni da tastiera” e non possiamo più permettere che questo si ripeta ancora. Le grandi aziende, per arginare questo fenomeno, hanno introdotto delle intelligenze artificiali che monitorassero le chat nei giochi e che, eventualmente, penalizzassero coloro che agiscono nel modo sbagliato. Adesso, dopo anni di miglioramenti, Riot ed Ubisoft sono pronti a fare un salto avanti, insieme, contro la tossicità.
Le due multinazionali, membri della Fair Play Alliance, hanno annunciato il progetto di ricerca “Zero Harm in Comms“, una collaborazione in campo tecnologico che mira a potenziare il lavoro delle intelligenze artificiali adoperate nella lotta alle interazioni tossiche tra i giocatori. Il progetto consisterà nella creazione di un database comune, fruibile da entrambe le aziende, all’interno del quale verranno depositate informazioni utili al riconoscimento dei giocatori scorretti, aiutando di molto le IA. Riot, in una recente uscita, ha affermato:
I comportamenti negativi non sono un problema che riguarda solo i videogiochi: ogni azienda che possiede una piattaforma social online sta lavorando per cercare di regolare questo ambiente complesso.
Noi, dalla nostra parte, speriamo che questo progetto possa porre le basi a qualcosa di più grande e che il problema possa essere, finalmente, abbattuto.
Sapevate che anche Riot ed Epic Games hanno fatto un accordo? Ecco a voi un articolo dedicato.
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