Charon’s Staircase Recensione: una “triste” favola

Versione PC

Un videogioco non può essere bello o brutto, la sua qualità si descrive con le emozioni che è capace di regalare e questo gioco è riuscito a farcene provare tante. Un titolo che, se curato di più, con un tempo di lavorazione maggiore, sarebbe potuto essere una delle storie ansiogene più belle mai raccontate finora. Stiamo parlando di Charon’s Staircase, una “triste” favola, non solo per l’avventura in cui ci fa immergere, ma anche per l’amaro in bocca con cui ci ha fatto restare il reparto artistico. Ma analizziamo questo titolo nel dettaglio.

Charon’s Staircase è stato sviluppato dagli Indigo Studios, una piccola casa di sviluppo indipendente spagnola e pubblicato e distribuito da Soedesco su quasi tutte le piattaforme, il 27 ottobre 2022. Noi lo abbiamo provato su pc e possiamo dire che, per quanto riguarda le performance generali, possiamo ritenerci soddisfatti: il titolo risulta ben giocabile anche su pc di fascia medio/bassa, aggiustando opportunamente le impostazioni grafiche ma senza dover rinunciare troppo alla qualità visiva.

La struttura è molto semplice: Charon’s Staircase si presenta come un gioco story-driven che segue un percorso ben definito. Costruito su binari, il titolo non permette l’esplorazione del mondo e ricorre, a volte, all’uso di muri invisibili. Il reparto artistico è ottimo sotto diversi punti di vista mentre su altri, purtroppo, ha carenze importanti. Il tutto è ricoperto da un pesante velo di ispirazione che regala fascino al prodotto. Per avanzare nella storia è inevitabile la risoluzione di numerosi enigmi, non troppo difficili, sparsi per la mappa. In totale, il titolo si attesta sulle 6 ore di gioco che vanno a crescere drasticamente se ci si ferma ad osservare e scoprire il mondo.

Charon's Staircase

Un impatto visivo altalenante

L’impatto grafico, fin dall’inizio, ci lascia perplessi. La figura d’insieme, nelle zone all’aperto, appare omogenea e soddisfacente, il mondo sembra vivo, alcuni tratti possono anche definirsi piacevoli da vedere. Questa qualità, però, crolla irrimediabilmente se ci soffermiamo sui dettagli: c’è pochissima cura del singolo elemento, le texture naturali sono davvero raffazzonate ed i modelli 3D sono molto pochi.

Il reparto visivo ci dona molte più soddisfazioni, invece, all’interno degli edifici, dove è ambientata gran parte della storia. Le texture ed i modelli sono di gran lunga migliori di quelle all’esterno mentre le figure umane continuano ad essere realizzate con superficialità, spesso ricorrendo a modelli low poly. Al di là di tutto, la grafica resta un elemento molto ispirato all’interno dalla storia e può essere tranquillamente apprezzato per la sua genuinità.

Il piacere della scoperta

Per quanto riguarda la trama del gioco ci sarebbero molte cose da dire: è senza ombra di dubbio il punto di forza più evidente di questo titolo, gli sviluppatori hanno messo cuore ed anima nella sua realizzazione, la lore è presente in grande stile ed è molto interessante. Il tutto appare fortemente ispirato e questo permette al giocatore di immergersi maggiormente nella storia. L’ispirazione, come accennato prima, non si limita solamente alla trama ma si propaga anche ad altri mezzi artistici come lo stile grafico e le musiche.

Non è possibile inserire Charon’s Staircase in una precisa categoria; si presenta come un buon misto tra horror e gioco drammatico, capace di terrorizzarci o emozionarci a seconda del momento che stiamo vivendo. Il giocatore è costantemente accompagnato dalla voce di un bravissimo narratore onnisciente che parla attraverso frasi poetiche.

Charon's Staircase

Un ostacolo per l’immersione

Il reparto sonoro è il vero tasto dolente di Charon’s Staircase. Le sue musiche sono, in linea di massima, ben realizzate ma mal posizionate all’interno del gioco. Spesso capita di ritrovarsi con un sottofondo spensierato in situazioni potenzialmente ansiogene, il ritmo viene continuamente spezzato e rovinato da cambi di registro non coordinati. Sono pochi i momenti in cui la suspense va a braccetto con i brani e questo risulta un problema perché disturba lo stato di inquietudine del giocatore.

Se analizziamo gli effetti sonori, allo stesso modo, notiamo forti problematiche che si ripercuotono lungo l’intera durata del racconto. È molto facile notare una ristrettissima varietà di suoni ripetuti, ovunque ed in qualsiasi punto della mappa, come se ci trovassimo sempre nella stessa stanza. A volte sembra addirittura che il suono sia limitato ad una posizione specifica: è capitato di sentire lo stesso suono nella stessa posizione spostandosi da un piano all’altro di un edificio, come se il suono fosse di fianco a noi.

Charon's Staircase

Tanto divertimento ma anche tanti problemi

É noto come l’IA sia qualcosa di molto difficile da realizzare e rendere reale, in molti Tripla A entra facilmente a far parte della rosa negativa delle caratteristiche e, col passare del tempo, gli sviluppatori stanno facendo passi da gigante per risolvere questo problema. Questa volta, purtroppo, “nascondere” queste debolezze tecniche è risultato difficile al team degli Indigo Studios. Riscontriamo, infatti, gravi carenze per quanto riguarda l’intelligenza degli individui che incontriamo, soprattutto nelle fasi avanzate di gioco.

Un nota positiva, invece, sono gli enigmi. Non sono molto difficili da risolvere, il livello di sfida che danno è perfetto. Basta una sana dose di osservazione e ragionamento e tutto diventa possibile ed immediato. La varietà, in questo caso, è ampia, non si cade quasi mai nella banalità ed il gioco continua ad intrattenere fino agli ultimi minuti. Volendo fare un paragone, possiamo trovare qualche somiglianza con gli enigmi di The Vanishing of Ethan Carter, un gioco molto ispirato e dalla storia originale ed interessante.

Nonostante le sue pecche, il titolo ci ha regalato tante soddisfazioni, è riuscito a farci emozionare e ragionare. Ci rattrista, però, come un gioco dal potenziale così alto ed una storia così ispirata possa venir parzialmente rovinato a causa di problemi, anche se poco rilevanti per la storia in sé per sé. Ci sentiamo in dovere di consigliarvelo, però. É assolutamente un gioco da giocare; seppur breve, resta una storia bellissima in cui immergersi ed una fonte di emozioni unica da cui attingere. Siamo sicuri che Indigo Studios sarà capace di sfornare titoli all’altezza in un futuro non troppo lontano.    

Per un’altra recensione, ecco a voi un articolo recente.