Bayonetta 3 Recensione Nintendo Switch | Il Team Little Angels ha avuto una storia piuttosto importante nel mondo videoudico e non priva di ostacoli e cambiamenti. Dopo aver lavorato al primo capitolo della famosa serie Devil May Cry con il Team Little Devils, Capcom si rivolse altrove per sviluppare il seguito. A causa di questo molti talenti della produzione del titolo sono passati in molti altri team come il Team Viewtiful, produttori di Viewtiful Joe, e Clover Studio, responsabile di opere come Okami.
Infine questi talenti sono arrivati a staccarsi del tutto da Capcom creando un’azienda oggi famosa per i suoi giochi d’azione, ovvero Platinum Games. Da qui la storia continua e arrivano sia il primo capitolo di Bayonetta, che verrà subito identificato come una sorta di controparte di Devil May Cry e in seguito, dopo essere passati sotto l’ala di Nintendo, Bayonetta 2 nel 2014.
Una lunga premessa necessaria per capire quello che è stato il lungo sviluppo che ha portato all’uscita del titolo che andiamo ad analizzare oggi, l’atteso action hack and slash Bayonetta 3. Questo gioco, disponibile esclusivamente per Switch, arriva dopo un secondo capitolo che ha fatto molta fatica ad essere pubblicato, ed ha finito i lavori solo grazie all’intervento di Nintendo. Sarà quindi determinante per il suo futuro capire che risultati avrà questo ultimo lavoro marchiato Platinum.
Ma facciamo spazio ora al primo elemento di cui parleremo, ovvero il gameplay di Bayonetta 3.
Kaiju Battles
Questo capitolo porta una novità piuttosto vistosa al combat system, ovvero la possibilità di evocare sul campo di battaglia dei demoni infernali pronti ad assisterci con le loro abilità . Le movenze e gli attacchi di Bayonetta sono molto simili ai capitoli precedenti, ma l’aggiunta di queste evocazioni cambia completamente il modo in cui ci si approccia ai nemici e non solo.
I demoni possono essere evocati in ogni momento, salvo che ci si trovi in uno spazio ristretto, e, oltre a richiedere l’utilizzo continuo del nostro indicatore di energia magica, obbligheranno la protagonista a limitare i suoi movimenti. Vi è un sorprendente numero di creature che potrete controllare, tutte con modi unici di attaccare e con una varietà estetica che vi sorprenderà .
Questa meccanica approfondisce anche il normale sistema di combo di Bayonetta. Questo perché alla fine di alcune delle vostre combinazioni di tasti avrete la possibilità di richiamare velocemente uno dei vostri demoni che farà un singolo e potente attacco, arricchendo le vostre possibilità offensive.
Come è facile intuire, la presenza di creature così ingombranti a schermo causerà alcune scene confuse a livello di camera, ma queste occasioni sono sorprendentemente rare considerato quanto potenzialmente problematica poteva essere la pulizia visiva in queste occasioni. Passiamo ora a parlare delle altre novità del vasto gameplay dell’opera.
Fusione demoniaca
Per ogni mostro evocabile dall’arsenale della strega esiste anche un’arma corrispondente, che, oltre a sbloccare nuovi attacchi e modi di combattere, vi introdurrà alla meccanica della mimesi demoniaca. Questa sorta di fusione con i vostri demoni si sbloccherà in 2 occasioni: mentre si combatte tramite specifiche combo, acquisibili dall’albero delle abilità , e fuori dalle battaglia, dove potenzierà i vostri movimenti.
Questo potenziamento del movimento è la diretta conseguenza di un cambiamento di design avvenuto nelle mappe. Ora queste ultime sono più complesse e occasionalmente aperte, piene di segreti e sfide secondarie. Il lato legato agli enigmi ambientali è quindi una parte importante del titolo, anche se decisamente meno brillante rispetto al combattimento. Vi sono alcuni rompicapi interessanti, come quelli legati ad una creatura che riavvolge il tempo e che dovrete sfruttare per modificare l’ambiente a vostro favore.
Ve ne sono però anche di ripetitivi nel concept, anche se non sarà mai un vero problema, visto che Bayonetta 3 prova sempre a cambiarne il contesto di certi rompicapi per rendere le cose più interessanti. Qui ovviamente torna utile la mimesi demoniaca e la sua capacità di donare del movimento aggiuntivo a Bayonetta in base all’arma utilizzata per farvi aggirare gli ostacoli posti dalla mappa.
Non mancano ovviamente i collezionabili sparsi in tutti i livelli del gioco, oltre che a molte sfide secondarie nascoste e che metteranno alla prova la vostra abilità nel combattimento in diversi modi. Queste ultime vi daranno potenziamenti alla salute e al potere magico di Bayonetta e Viola.Â
Viola May Cry
Parliamo ora di quella che probabilmente è la seconda novità più importante in termini di sistema di combattimento, ovvero l’introduzione di un nuovo personaggio giocabile chiamato Viola. Questa ragazza sembra avere poteri simili a quelli di Bayonetta, e ci accompagnerà nell’avventura con capitoli esclusivi e con la possibilità di selezionarla come personaggio giocante in molte sfide.
Viola è diversa per molti motivi da Bayonetta, in primo luogo per il suo stile di combattimento. Questo è molto più tecnico vista l’impossibilità di attivare il Sabbat temporale dopo una schivata ma solo dopo aver parato con la sua katana. La parata è un grosso svantaggio perché sbagliare il tempismo nemico vuol dire prendersi il colpo in pieno. Segnaliamo però che parare può rivelarsi problematico poiché assegnato a delle combo che si attivano con lo stick direzionali e che a volte attiverete involontariamente.
Anche Viola ha la possibilità di evocare un grosso demone in suo aiuto, ma anche qui troviamo delle importanti differenze. Questo personaggio infatti, a differenza di Bayonetta, potrà muoversi durante l’evocazione, ma dovrà rinunciare alla sua arma primaria. Potrete comunque combattere a mani nude, anche se di conseguenza non potrete attivare il Sabbat temporale.
Il titolo vi darà la possibilità di vestire anche i panni Jeanne in una modalità diversa dal resto del gioco. Le sezioni con lei trasformano il gameplay, rendendolo una sorta di action-stealth a scorrimento con tanto di intro in stile James Bond. Dopo essere avanzati abbastanza nella storia vi saranno anche dei livelli extra proprio in questo stile, che sicuramente non eccelle come i livelli normali ma ha molta personalità .
Retro Vision
L’ambientazione di Bayonetta 3 è quella che presenta la più amplia varietà di luoghi esplorabili di tutta la serie. Molti di questi sono linee alternative del multiverso dove avrete la possibilità di vedere i personaggi della serie in vesti completamente diverse. Una delle parti più eccitanti del gioco è quella di non sapere che tipo bizzarra versione di Bayonetta troverete avanzando nella storia.
Ogni mondo che andrete a visitare avrà estetica e meccaniche uniche. Non tutti sono riusciti allo stesso modo, anche se nessuno risulta anonimo. Iniziamo però a confrontare il principale problema dell’opera, che ha in comune con molte altri lavori pubblicati negli ultimi anni su Switch, ovvero i compromessi tecnici.
La prima cosa da evidenziare è come Bayonetta 3 sia forse uno dei giochi con i concept meno adatti alla console, non tanto perché è un action frenetico, ma per la sua scelta di mettere come meccanica principale l’evocazione dei demoni. Come se non bastasse, parte dell’ambiente è distruttibile e i nemici a volte hanno dimensioni e mosse anche più esagerate dei nostri demoni. Ma, nonostante questa premessa, è evidente che il titolo ha sacrificato troppo della sua estetica per rendere possibili queste battaglie.
Gli ambienti presentano molti elementi a bassa risoluzioni e guardare fuori dai limiti intesi della mappa farà tornare alla mente immagini di 3 generazioni fa. Questi momenti sono piuttosto assurdi vista invece la bellezza dei modelli dei nemici del titolo. Le cutscene non presentano questo problema ma spesso non sono in tempo reale.
La fluidità non è fortunatamente tra le carenze tecniche grazie anche ai sacrifici sopra descritti. Ma il tasto più dolente è la risoluzione del gioco, che vi consigliamo fortemente di tenere in docked, dove comunque sarà sempre sotto i 1080. In modalità portatile avrete di fronte quello che di fatto è un mosaico colorato di pixel nelle fasi più concitate, un problema non da poco su una console che fa di questa modalità uno dei suoi cavalli di battaglia.
Lo spettacolo sopra ogni cosaÂ
I giochi della serie sono sempre stati famosi per le loro eccentriche scene d’azione e cutscene in cui la personalità provocante della protagonista è messa in mostra con mosse di ballo e colpi di pistola. Vi assicuriamo che su questo punto di vista il gioco non deluderà . Il titolo presenta degli scontri spettacolari ed eccentrici in cui Bayonetta farà uso dei suoi demoni in maniera inaspettata.
Questa filosofia dello “spettacolo sopra ogni cosa” si trasmette alla storia nel bene e nel male. Questa sembra costruita attorno alle scene d’azione, e tutto ciò che vi è tra queste ultime è più che altro una scusa per arrivare alla prossima sezione movimentata. Molti punti di trama non sono spiegati e altri rimangono così vaghi che nonostante l’eccentricità dei toni del gioco alzerete un sopracciglio. I personaggi comunque hanno sempre un certo carisma e Viola, la “nuova arrivata”, si inserisce molto bene nel cast.
Concludiamo evidenziando come a livello di contenuti il titolo offre sia molte sfide secondarie che contenuti dedicati esclusivamente all’endgame. Alcuni di questi presentano anche ricompense uniche come armi ed oggetti assegnabili dal menù e che donano abilità complementari all’arsenale della strega, come la possibilità di parare i colpi con lo stick direzionale.
Bayonetta 3 rappresenta l’apice e il futuro della serie in termini di gameplay. L’evocazione dei demoni infernali espande il nostro arsenale offensivo e si inserisce perfettamente nelle nostre combinazioni di attacchi. La varietà delle armi e delle creature dell’inferno è vasta, e il gioco trova il modo di espanderla ancor di più dandoci la possibilità di vestire i panni di più personaggi. Vi è però un freno a tutto questo entusiasmo a causa di un lato tecnico che salva la fluidità al costo dell’estetica e di una risoluzione che, specialmente in modalità portatile, è difficile da digerire. L’ago della bilancia pende comunque sulla qualità e Bayonetta 3 si rivela infine come uno degli action più validi su Nintendo Switch.
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