OlliOlli World Recensione| Perché ci piacciono i videogiochi? Una domanda apparentemente facile, ma che in realtà potrebbe dire più cose su di noi di quanto pensiamo. Anche se potremmo pensare che esistono domande facili e difficili, la verità è che ogni risposta tradisce il modo in cui pensiamo. Alcuni potrebbero giocare solo come un semplice rilassamento, dopo una dura giornata di lavoro, magari. Altri ancora, potrebbero farne una loro passione principale, magari uscendo di meno e giocando di più. In ogni caso, nessun gioco è uguale ad un altro, e di questo ce ne accorgiamo facilmente se scriviamo o seguiamo recensioni videoludiche come nel nostro caso.
Si sono fatti giochi praticamente su tutto: dagli uomini falena ai ricostruttori post-bellici, ma fino ad oggi, non avevamo ancora trovato un gioco che affrontasse il tema dello skate con l’attenzione che vi ha dedicato Roll7. Unitevi a noi in questa nuova review dove sbarcheremo a Radlandia, il luogo dove la tavoletta con le ruote la fa da padrona e dove i cerotti e i trattamenti ortopedici sono disponibili gratuitamente.
Benvenuti a Radlandia
Questo titolo ci parla di un nuovo modo di fare skate, lontano da un agonismo matto e da contesti urbani opprimenti che finiscono per tagliare le ali a questo spot e a chi lo pratica; fare skate dovrebbe essere sinonimo di indipendenza e libertà. Il nostro obiettivo, come aspirante trickmaster, è quello di compiere il leggendario viaggio dello Gnarvana: dovremo viaggiare per Radlandia, esplorare il mondo ed imparare i trick, così da dimostrare le nostre abilità. Un presupposto semplice per un titolo che permette di esplorare e giocare con i propri tempi, senza scadenze o pressioni che finirebbero per danneggiare l’esperienza del fruitore.
Un mondo con aree ben distinte e definite fin dalla schermata di presentazione della mappa, che ci parla di Radlandia come una vera e propria utopia dello skateboard; cinque infatti le aree principali del gioco (con altre segrete sbloccabili), dall’aspetto e dalle caratteristiche ben distinte e con livelli di difficoltà variabili. Si passa dalla classica plateau fino a terreni sabbiosi in cui le nostre skill potrebbero essere messe veramente alla prova, e difatti, come avremo presto modo di vedere, così sarà, ma non nel modo in cui immaginiamo.
OlliOlli World: errare è umano
Se c’è qualcosa che impareremo in fretta, in quest’opera che unisce un gioco di skating con meccaniche platform e di trial-and-error, sarà che sbagliando si impara. E sbagliare sarà ciò che faremo la maggior parte delle volte, mentre ci confrontiamo con il percorso da compiere per completare i livelli. In una certa forma, si tratta di una prova di abilità, in quanto non dovremo padroneggiare tanto la tavoletta, ma piuttosto il gamepad oppure la tastiera (per i giocatori hardcore estremi). Basta infatti una pressione di troppo per sbilanciare il nostro personaggio, in un contesto fortunatamente per nulla punitivo.
Dopotutto, chi di noi non è mai caduto da una bici o da uno skate? E gli errori, in OlliOlli World si impara presto a prenderli con filosofia, con un sistema easy to learn, hard to master in cui trick base appresi nei livelli iniziali del gioco fungeranno da base per successive evoluzioni in grande stile. Una delle cose che riesce bene ad insegnare questo titolo è una certa lettura ambientale, se vogliamo, in quanto il primo passo per padroneggiare una zona sarà conoscere la sua conformazione e gli ostacoli.
La bravura di guidare i giocatori
Ma se avrete seguito le premesse di OlliOlli World probabilmente vi starete domandando: come si fa a conciliare una natura platform con un focus curato sullo skate? E la risposta è più semplice di quanto vi aspettereste: collegando i trick del nostro personaggio con gli elementi ambientali. E così, una ringhiera diventerà il luogo perfetto per un grind, una rampa sufficientemente affusolata sarà adatta per un ollie e così via. Il gioco riesce a guidare i fruitori verso un uso organico del sistema di controllo, senza frustrarlo e rendendo l’esperienza del tutto gradevole.
A fornire il flow necessario a favorire questa adattabilità ad ambienti di gioco progressivamente ricchi di ostacoli e trick da effettuare, un’estetica gradevolmente pastello e dai colori poco saturi, di un aspetto chiaramente cartoonesco, che si adatta senza nessuna difficoltà al contesto dell’esperienza. Ma un altro grande aiuto proviene dalla colonna sonora che gode di un sound design di ottimo livello; i vibe non mancheranno e ci invoglieranno a proseguire l’esperienza zona dopo zona.
OlliOlli World: ciò che conta è il viaggio
Uno dei lati che ci ha maggiormente colpito di OlliOlli World non è tanto la sua accuratezza nei trick della tavoletta (che c’è e si apprezza), ma forse, la sua anima più intima e apprezzabile da tante persone in tempi così stressanti come quelli della modernità: la confidenza. Questo gioco non ti sfida a diventare un maestro dello skate, in realtà, è una lettera di amore a questa disciplina, di questo ne siamo sicuri, ma il messaggio è molto più intimo ed importante di così.
Quello che ci siamo ricordati, giocando a quest’opera, è che bisogna prendersela bene, bisogna perseverare e non arrendersi, bisogna viversela con degli amici, e godersi dei ricordi che ci rimarranno sempre dentro. Che poi, è proprio quello che accadrà al nostro personaggio, man mano che si farà strada in questo mondo colorato e vario dove non ci sono solo gare e sfide, ma anche camei simpatici e scene gradevoli di cui ridere. La personalizzazione e la libertà che offre OlliOlli World contribuiscono a rendere questa esperienza squisitamente personale.
OlliOlli World è un’esperienza prima che un videogioco, un titolo che consigliamo non solo a chi è già pratico di skate, ma anche a chi pensava che il mondo del gaming stia diventando solo uno sfogo commerciale. Con le sue meccaniche facili da apprendere ma difficili da padroneggiare e con un grado di personalizzazione davvero notevole per una produzione di questo tipo, siamo certi che sarete in grado di apprezzarlo.