Unusual Findings Recensione: ritorno al passato

Versione PC

Unusual Findings Recensione| Per alcuni gli anni ’80 rappresentano l’infanzia, per altri sono solo un periodo di cui hanno sentito tanto parlare, ma per la pop culture rappresentano un decennio di cruciale importanza. Il ritorno dello Jedi veniva trasmesso in sala per la prima volta, la crisi delle console casalinghe veniva risanata con il lancio del NES in America e si assisteva all’incredibile velocità dell’evoluzione tecnologica che tra le tante cose aveva portato alla nascita e alla morte del floppy disk, che all’epoca era lo standard per i videogiochi su PC.

Insomma, è abbastanza logico come mai molti ricordino quel periodo di rivoluzione e cambiamento con nostalgia. E per tutti gli amanti degli anni ’80 oggi abbiamo tra le mani un titolo che vi potrebbe interessare. Sviluppato da Epic Llama Games e pubblicato da ESDigital Games, Unusual Findings si presenta come un tuffo nel passato che ci porterà a vivere un’improbabile avventura a sfondo alieno nei panni di un gruppo di adolescenti.

Noi di VMAG abbiamo testato approfonditamente il gioco e siamo qui oggi per valutarlo assieme a voi. Iniziamo subito con la nostra recensione.

Unusual Findings

 

Unusual Findings| Un’atmosfera studiata ad arte

Vinnie, il nostro protagonista, è stato messo in castigo per aver fatto accidentalmente esplodere il giardino della sua vicina di casa. Ma i suoi piani per la serata non includono lo stare chiuso in camera, e dopo essere scappato dalla finestra egli si dirige assieme al suo amico Nick verso casa di Tony, terzo elemento del gruppo.

I tre hanno intenzione di utilizzare il loro nuovo decoder per segnali via cavo per intercettare un canale per adulti in pay per view, quel che trovano invece è un segnale di soccorso alieno seguito da uno schianto nei pressi del bosco vicino. Questa è la premessa che vi lancerà in un’avventura a tema anni ’80, scandita da un’arguta comicità e da un bel po’ di citazionismo che non fa mai male.

L’atmosfera di Unusual Findings è uno dei suoi punti più forti. L’opera riesce ad evocare il periodo alla perfezione e in vari modi. Partiamo col dire che lo stile grafico estremamente curato in pixel art, che richiama i giochi dell’epoca seppur ovviamente con una marcia in più, è la scelta più azzeccata che si potesse fare. Passiamo poi alla trama stessa, scritta traendo ispirazione dai grandi classici dell’epoca come I Goonies, Explorers, Essi Vivono, ecc., che sebbene non sia nulla di mai visto riesce sempre a mantenere l’interesse attivo.

Ma se dobbiamo scegliere gli elementi che più ci hanno fatto immergere nel mondo di gioco e messo nei panni degli adolescenti degli anni ’80, non possiamo non parlare del modo in cui sono stati strutturati gli ambienti. Come vi abbiamo detto giusto qualche paragrafo fa il titolo è ricco di citazioni, che però riescono nell’arduo compito di non risultare fuori posto. In questo genere di lavori infatti capita spesso che i creativi si lascino un po’ prendere la mano, con il rischio di strafare e di risultare troppo prolissi in richiami inutili.

In Unusual Findings questo non succede, ogni riferimento ai grandi fenomeni culturali dell’epoca viene inserito ed elegantemente contestualizzato in quella che di fatto è la perfetta rappresentazione di una città di quegli anni. Tra i modelli delle navi di Star Wars (anzi, Galactic Wars) esposti nei negozi, il “Video Buster” della città e le sale cinematografiche su cui sono esposti i poster dei film cult dell’epoca come Ritorno al futuro, ogni cosa è un elemento fondamentale del paesaggio, di cui addirittura si sentirebbe la mancanza se non ci fosse.

E se con il mondo di gioco Epic Llama Games ha fatto centro, con le colonne sonore di Unusual Findings ha direttamente annichilito il bersaglio. Nel corso della vostra avventura avrete il modo di ascoltare alcuni tra i brani synthwave più popolari dell’epoca, oltre che una serie di tracce originali che vanno ad arricchire enormemente il titolo nel suo complesso. Non scherziamo quando affermiamo che senza la soundtrack l’atmosfera dell’opera ne sarebbe devastata.

Unusual Findings

Unusual Findings| Imparando dai classici

Unusual Findings strizza l’occhio ai grandi classici delle avventure grafiche, in particolare ai lavori di Lucas Arts. Coloro che hanno più familiarità col genere riconosceranno istantaneamente la ruota delle azioni ispirata a Full Throttle, richiamo che abbiamo particolarmente apprezzato. Il gameplay segue il tipico schema delle avventure punta e clicca, in cui bisogna progredire risolvendo enigmi e interagendo con i vari personaggi che incontriamo durante le nostre scorribande.

Quel che però rende il titolo particolarmente interessante è la sua narrazione non lineare; il gioco infatti si dirama in vari bivi in base alle scelte che compiamo. All’atto pratico questo significa che esistono diversi modi di progredire nella storia, ma anche che sono presenti enigmi extra e sezioni di gioco secondarie. Le nostre scelte vanno addirittura a influenzare le relazioni tra i personaggi e il finale del gioco.

Gli enigmi che ci ritroviamo ad affrontare non sono l’apice della difficoltà, però sono molto divertenti da risolvere e mai banali nella loro semplicità. C’è comunque da dire che alcune cose del gioco fanno storcere un po’ il naso, prime fra tutte le interazioni poco intuitive. Alcune volte capita di avere davanti agli occhi la soluzione a un enigma, ma di non sapere minimamente come applicarla. Facciamo un esempio: nella prima sezione di gioco ad un certo punto dovete scambiare la cartuccia di un gioco per un oggetto, la cartuccia però non funziona e voi dovete trovare il modo di aggiustarla.

Dopo averla testata in una console, uno dei vostri amici suggerisce di soffiarci dentro, proprio come abbiamo sempre fatto tutti nella nostra infanzia. Arrivati a questo punto abbiamo provato di tutto: utilizzare la cartuccia sui nostri protagonisti non ha funzionato, men che meno le combinazioni casuali dei vari oggetti nell’inventario.

Dopo averci sbattuto la testa per un po’ di tempo, abbiamo trovato la soluzione. Una volta messa la cartuccia nella console è necessario effettuare l’azione Parla sulla console stessa, fatto questo il nostro protagonista riesce finalmente a soffiare nei circuiti. Come potete immaginare parlare a un oggetto non è l’azione più intuitiva del mondo. Utilizzare invece il tasto con cui normalmente interagiamo con gli oggetti ci fa rimettere la cartuccia nell’inventario, senza averla utilizzata.

Non si tratta di un problema che si incontra così spesso, ma quelle volte in cui capita di ritrovarsi davanti un enigma con una soluzione simile non è raro provare frustrazione. C’è anche un altro piccolo problema, ossia l’autopathing dei nostri compagni.

Unusual Findings

Quando si interagisce con uno dei vari elementi di gioco, i nostri compagni devono mettersi nella posizione corretta affinché la scena possa partire. Fin qui tutto normale, il problema però è che certe volte il loro autopathing impazzisce, e per trovare la posizione giusta impiegano svariate decine di secondi di saliscendi continuo, fino a quando a un certo punto non si assestano.

L’ultima piccola nota dolente riguarda il nostro movimento nel mondo di gioco: nelle aree più ricche di interazioni è abbastanza difficile muoversi, perché i comandi per spostarsi e quelli per interagire si eseguono tutti cliccando col mouse, dunque spesso capita di attivare qualcosa per sbaglio. Nulla di grave, è solo un dettaglio un po’ fastidioso.

Unusual Findings è un’avventura punta e clicca che cattura alla perfezione l’atmosfera degli anni ’80 e lo spirito delle opere più influenti del genere. Lo stile grafico in pixel art è molto curato e la trama, scritta ispirandosi ai grandi classici dell’epoca, riesce a mantenere l’interesse sempre attivo. I punti di forza maggiori dell’opera sono sicuramente gli ambienti di gioco, che arricchiti dalle innumerevoli citazioni di opere influenti in quel periodo rendono perfettamente l’idea di cittadina di quegli anni, e la soundtrack, che tra tracce su licenza e brani originali risulta essere una componente vitale sulla qualità complessiva dell’opera.

L’idea di avere una narrazione non lineare è particolarmente interessante. Gli enigmi, nonostante non siano il massimo della difficoltà, sono sempre divertenti da risolvere e mai banali, tuttavia alcune interazioni sono molto poco intuitive e talvolta sviano il giocatore lontano dalla soluzione. L’autopathing dei nostri personaggi non sempre risponde a dovere, e gli spostamenti nella mappa molte volte sono ostacolati dai troppi elementi interagibili concentrati in un solo punto dello schermo. In conclusione noi vi raccomandiamo di provare Unusual Findings se siete appassionati del genere, siamo sicuri che apprezzerete ciò che il gioco ha da offrirvi.

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