Fault Elder Orb Recensione: Paragon risorge dalle ceneri?

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Fault Elder Orb Recensione| Sono ormai passati più di quattro anni da quando Epic Games ha deciso di chiudere definitivamente i server di Paragon, il MOBA in terza persona sviluppato dallo studio. Questa decisione rattristò la numerosa fanbase che si era venuta a creare, ma non tutto fu perduto. Epic Games decise infatti di rilasciare gratuitamente gli asset di Paragon, chiunque tutt’oggi li può utilizzare all’interno del proprio progetto. Vien da sé che, appresa questa notizia, numerosi studi di sviluppo si sono cimentati nell’impresa di dare nuova vita al promettente MOBA che purtroppo è prematuramente andato incontro alla fine del suo ciclo vitale.

Oggi noi di VMAG vi parleremo proprio di uno di questi progetti, che prende il nome di Fault Elder Orb. Il titolo è stato originariamente rilasciato a pagamento circa due anni fa, ma recentemente è divenuto un free-to-play a tutti gli effetti. Analizzeremo insieme a voi quello che il gioco ha da offrire e valuteremo infine se si può ritenere un degno erede del lavoro svolto da Epic Games. Benvenuti nella nostra recensione di Fault Elder Orb.

Fault Elder Orb

 

Fault Elder Orb: seri problemi di performance

Partiamo subito col dire che Fault Elder Orb non è ben ottimizzato, anzi tutt’altro. Già dai primi istanti in partita vi renderete conto che il gioco soffre molto a livello di framerate, e non solo. Sulla pagina Steam è riportato che per giocare in maniera ottimale sono richiesti una GTX 980 e almeno 8 GB di RAM. Noi dubitiamo fortemente che con un setup simile sia possibile anche solo entrare in partita. Abbiamo testato le performance sia su una GTX 1060 che su una RTX 2070, e in entrambi i casi abbiamo riscontrato diversi problemi di framerate.

Diminuire i settaggi a livello medio vi può aiutare a eliminare questo problema, ma ne fa subentrare un altro: le texture che non si caricano, si stirano sui modelli, o che si caricano a una qualità estremamente inferiore a quella che dovrebbe essere. Per qualche motivo diminuire la qualità distrugge il gioco sotto il punto di vista grafico, e questa è una cosa che non dovrebbe succedere. Non è raro inoltre incappare in bug di vario genere, che possono andare a inficiare vostra partita. Se consideriamo che la mappa di gioco è quasi la stessa dell’originale Paragon, così come gli eroi disponibili, non riusciamo a spiegarci come mai il titolo riscontri tutti questi problemi di stabilità.

Fault Elder Orb

Una questione di scarsa originalità

Nel paragrafo precedente vi abbiamo accennato che sia la mappa che gli eroi presenti sono quelli dell’originale Paragon. In realtà non è proprio vero: sono molti di meno. Al tempo della chiusura dei server, Paragon aveva 36 personaggi giocabili. In Fault Elder Orb sono presenti solo 23 eroi. In teoria dovrebbero essere 24, ma uno di essi è stato disabilitato per qualche motivo e non appare in lista, tuttavia le sue skin non sono state rimosse dal negozio. È quindi possibile osservare il suo modello in T-pose cliccando su uno degli aspetti disponibili.

Noi vi ricordiamo che questo gioco è stato rilasciato a luglio 2020, in questi due anni non sono stati aggiunti eroi originali e non sono neanche stati implementati tutti quelli già resi disponibili da Epic Games. Ora parleremo del negozio presente in partita, e qui si apre un capitolo a parte. Gran parte degli oggetti altro non è che una copia degli strumenti presenti in altri MOBA. Un esempio? Se siete dei giocatori di League of Legends sicuramente conoscerete il Copricapo di Rabadon, un oggetto che consente agli incantatori di aggiungere alle loro statistiche il 35% del loro potere magico totale.

Fault Elder Orb

Bene, in Fault Elder Orb è presente un oggetto che non solo ha lo stesso effetto (e si parla anche dello stesso livello di statistiche, sempre il 35% aggiunto), ma è anche venduto allo stesso identico prezzo a cui è venduto il Copricapo di Rabadon, 3600 di valuta di gioco. In poche parole tutto quello che cambia è il nome e l’immagine, per il resto l’oggetto è lo stesso.

Badate bene che non si tratta di un caso isolato, come vi abbiamo detto buona parte degli oggetti segue lo stesso meccanismo. La costruzione di questi ultimi inoltre non è stata pensata seguendo una particolare logica, basta vedere le cinque pistole che si uniscono a formare, per qualche motivo, una spada. Quest’ultimo punto di certo non vi rovinerà irrimediabilmente la partita, ma è la prova che gli sviluppatori hanno posto poca cura ai dettagli.

Un forte senso di vuotezza

Fault Elder Orb non brilla neanche sotto il punto di vista del gameplay. I comandi e i movimenti ci sono sembrati abbastanza legnosi, e le partite le abbiamo percepite come lente. Gli eroi disponibili, seppur interessanti e variegati nei loro kit, non riescono a rendere più emozionanti gli scontri. I mob presenti in gioco non giovano alla varietà, visto che sembrano quasi tutti lo stesso tipo di nemico con qualche dettaglio diverso. Il fatto che non sia presente una soundtrack ad accompagnare il match inoltre ci ha fatto percepire il tutto come più “vuoto” di quel che è. È vero che molti giocatori preferiscono disattivarla nei MOBA quando presente, ma secondo noi è una componente importante e dovrebbe essere presente in ogni caso.

Sussiste un problema di bilanciamento degli eroi, alcuni sono così forti che potrebbero tranquillamente affrontare l’intero team avversario, ma questo è un problema comune in questo genere. C’è anche un problema nel bilanciamento del matchmaking, essendoci pochi giocatori vi ritroverete contro utenti dai livelli estremamente superiori al vostro. Spezziamo comunque una lancia in favore del matchmaking contro l’IA, che ci è sembrata molto più reattiva e preparata di quanto ci aspettavamo. I bot sanno come usare i loro personaggi discretamente bene e, sebbene difficilmente riusciranno a sconfiggervi, sapranno comunque offrirvi una sfida decente.

Fault Elder Orb ha tentato di rilanciare una versione rivista di Paragon sul mercato, ma ha purtroppo fallito. Il titolo è afflitto da problemi di performance seri e numerosi, che vanno dai cali di frame ai problemi nel caricare le texture. Dopo due anni dal lancio il gioco conta solo 24 eroi rispetto ai 36 di Paragon, e di questi uno è stato attualmente rimosso dall’elenco. Anche la mappa di gioco si discosta solo leggermente dall’originale lavoro di Epic Games, dunque sotto questo punto di vista Fault Elder Orb non ha aggiunto nulla.

Gli oggetti presenti nel negozio sono in buona parte copiati da altri MOBA, e anche in maniera evidente. I comandi sono legnosi e le partite le abbiamo percepite come lente e carenti, forse anche a causa di una totale assenza di soundtrack. L’intelligenza artificiale delle partite PvE ci è comunque sembrata abbastanza reattiva e preparata allo scontro. In definitiva noi non ci sentiamo di consigliarvi Fault Elder Orb, nonostante sia free-to-play, a causa di tutti i problemi precedentemente nominati. Noi vi ringraziamo per averci letto e vi diamo appuntamento alla prossima recensione.