È di questi giorni la pubblicazione del Rapporto sugli esports in Italia realizzato da IIDEA, associazione di categoria dell’industria dei videogiochi, in collaborazione con Nielsen. L’indagine mostra interessanti risvolti in merito alla crescita di questo settore, che conta un numero sempre più elevato di appassionati che seguono con frequenza gli eventi di genere: vediamo più nel dettaglio cosa dicono gli analisti.
Si consolida l’interesse per gli esports
Stando a quanto riportato dal report realizzato in collaborazione tra IIDEA e Nielsen, l’interesse per gli esports nel nostro Paese si è ormai consolidato in diverse fasce demografiche, continuando anzi ad aumentare mese dopo mese anche in virtù del fatto che dell’argomento se ne parla sempre più spesso anche al di fuori dei soli magazine e siti web tematici.
La ricerca distingue in particolare due categorie di appassionati, ossia gli avid fan, coloro che quotidianamente seguono gli eventi legati a sport elettronici, che si attestano su un numero di 475mila persone, e gli esports fan, arrivati a oltre 1,6 milioni di persone, che dichiarano di seguire gli eventi più volte a settimana. All’interno delle due fasce si muovono, dunque, sia coloro che vantano un legame stretto con i passatempi tecnologici e che, quindi, sono pienamente immersi in questa nuova modalità videoludica, sia i tanti che avvicinatisi per curiosità negli ultimi anni hanno effettivamente riscontrato un interesse verso l’argomento.
Dove giocano maggiormente gli appassionati di esports
La passione per gli esports si manifesta oggi in forme e su canali differenti: la presenza di un’offerta sempre più diversificata e i vari modi di intendere la partecipazione a questo mondo creano infatti uno scenario molto eterogeneo dal punto di vista statistico. In primo luogo, è possibile considerare le tipologie di videogame protagonisti dei singoli eventi e-sportivi: in questo senso, infatti, troviamo al primo posto i videogiochi di sport, con calcio e motori a trascinare il comparto, seguiti da sparatutto, battle royale e MOBA, con titoli come League of Legends e Fortnite a coinvolgere ogni anno migliaia e migliaia di appassionati in tutto il mondo.
Per quanto riguarda invece i canali utilizzati, la ricerca ha evidenziato come vi sia un forte ricorso ai servizi in abbonamento, con Twitch Prime Gaming che risulta essere quello più acquistato (24%), e a quelli per giocare online su console, settore in cui domina PlayStation Plus. La partecipazione degli italiani ai tornei di esports organizzati in giro per il mondo, peraltro, è dimostrata anche dal fatto che tanti siti si occupano di pronostici dedicati a questi tornei, come per esempio nella sezione esports di Betway, trovano ormai con facilità intere sezioni dedicate alla possibilità di capire le future performance dei propri campioni e team preferiti.
Rimanendo intorno all’argomento, infine, impossibile non prendere in considerazione i dispositivi utilizzati per seguire gli eventi di esports: computer e smartphone, con percentuali di utilizzatori rispettivamente al 56% e 54%, infatti, restano gli apparecchi più amati, ma particolarmente significativa è la crescita dei giochi da mobile, che risultano essere una delle novità di maggiore impatto degli ultimi anni.
Chi sono e quanto spendono gli appassionati di esports
L’indagine effettuata da IIDEA e Nielsen si è concentrata anche sugli aspetti demografici riguardanti gli amanti degli esports, evidenziando come la fascia più forte dal punto di vista statistico sia quella maschile compresa tra i 21 e i 40 anni. A seguire gli esports infatti sono per oltre il 60% gli uomini e l’età media risulta essere di 28 anni, dati ai quali si aggiungono reddito e livello di istruzione superiori alla media della popolazione.
Per ciò che riguarda la spesa media mensile, il report registra una cifra di circa 46,90 euro per i fan “semplici”, che sale a 60,50 euro per gli avid fan, più propensi ad acquistare anche merchandising rispetto all’altra fascia. Minore, invece, è il gap per quanto concerne i contenuti in-game, che vengono acquistati con una certa regolarità anche dai fan “non-avid”.
Un ultimo sguardo va infine dati ai tempi di permanenza sulle piattaforme per seguire gli eventi esports, che oggi hanno pareggiato (4,8 ore a settimana) quelli legati ad attività più tradizionali come l’acquisto di musica e la visione di film e serie TV online, e alla durata di questa passione nel tempo, che per il 37% degli avid fan risulta essere iniziata almeno 3 anni fa e che anche per i meno assidui si va consolidando in maniera sempre più forte.
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