Death Stranding il famoso titolo sviluppato da Kojima Productions con la collaborazione di Guerrilla Games e pubblicato da Sony Interactive Entertainment per PlayStation 4, PlayStation 5 e PC, ha ricevuto delle grosse novità. L’attore Norman Reedus, famoso anche per aver interpretato i panni di Samuel Porter Bridges nel gioco sopracitato, sembra aver confermato che lo sviluppo di un sequel è iniziato.
Parlando in un’intervista di Leo Edit, a Reedus è stato chiesto riguardo al suo lavoro su Death Stranding a cui ha risposto: “Abbiamo appena iniziato il secondo”. Parole piuttosto dirette, in contrasto con l’approccio più particolare preso di solito da Hideo Kojima su Twitter. L’attore ha anche raccontato di come abbia ottenuto il ruolo di Sam Porter grazie in parte a Guillermo Del Toro e di come abbia trascorso “due o tre anni” a finire le sessioni di mo-cap per il gioco.
Questa non è la prima volta che Reedus ha parlato di un sequel: nell’agosto 2021, secondo quanto riferito, Reedus aveva affermato che un secondo Death Stranding era “in trattative”. Non è chiaro cosa intendesse ma, evidentemente, il progetto si sta facendo sempre più concreto. Se un sequel fosse davvero in lavorazione, considerando quanto tempo ci è voluto solo per fare il motion capture per il primo gioco, stiamo parlando di diversi anni di lavoro, e una probabile relese date per il 2024/2025. Ma queste sono solo speculazioni.
L’entusiasmo potrebbe essere però frenato dalla sfortunata ipotesi che l’attore si riferisse semplicemente alle missioni di storia aggiuntive della Director’s Cut, la recente edizione di Death’s Stranding. Entro la prossima settimana sono in arrivo altre novità per giochi attesi dal pubblico, come nel caso di The Callisto Protocol, annunciato ai The Game Awards 2020. Per saperne di più su questo progetto survival horror in terza persona cliccate il link che vi condurrà ad un articolo dedicato.
Fonte: VG247
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