La saga di Star Wars è sempre stata scandita, sin dai suoi esordi, dall’eterno conflitto tra i Jedi e i Sith. I primi, maestri nelle vie del Lato Chiaro, hanno sempre definito la strada da loro ripudiata come una via più semplice e veloce bensì distruttiva. Yoda stesso, ne L’Impero colpisce ancora, cerca di dissuadere Luke dalle tentazioni del Lato Oscuro, insistendo che di fatto non porta a poteri superiori a quelli Jedi. Ma è davvero così?
Ricordate tutte quelle volte che uno scontro ha avuto piede, alla forza inesorabile di entità come Vader che, seppur menomato dalle sue vecchie ferite e ostacolato dalla sua tuta, è rimasto imbattuto fino alla fine. Come non citare Maul che, alimentato dal suo profondo odio per Obi-Wan, è riuscito a sopravvivere a una ferita altresì mortale. Pensate ora a Vitiate, che con i suoi terrificanti poteri della forza è quasi riuscito a mettere l’intera galassia in ginocchio. Siamo sicuri che il Lato Oscuro in fondo non sia più forte?
In occasione di questo 4 maggio, giornata mondiale di Star Wars, siamo qui riuniti per riflettere sulle due vie e trarre una conclusione. Tenete presente che andremo a sfociare anche in territorio Legends (ringraziamo Wookipedia per le informazioni), quindi alcuni avvenimenti potrebbero non essere canonici nella storyline della saga. Siete pronti a conoscere le vie della Forza?
Star Wars: differenze tra i due opposti
Iniziamo rispondendo in maniera diretta e concisa alla domanda: in linea di massima sì. Il Lato Oscuro è più potente del lato chiaro, se si parla in termini di potenza pura. Ma allora perché i Jedi affermano che le due vie si equivalgono? Come potete intuire, la risposta è più complicata di quanto si possa inizialmente pensare, quindi per comprendere meglio partiamo con l’analizzare la differenza fondamentale tra i due lati della Forza.
Il Lato Chiaro e il Lato Oscuro scaturiscono da due filosofie completamente diverse. Il codice Jedi impone l’equilibrio, la calma, il distaccamento dalle emozioni. Il codice Sith invece è completamente l’opposto, la loro forza deriva dall’esasperazione delle emozioni più forti quali la paura e in particolare la rabbia. Fatta questa premessa è facile intuire come i due aspetti della Forza si manifestino in forme completamente diverse. I poteri utilizzati dai Sith sono prevalentemente offensivi, sviluppati nel tempo per essere quanto più distruttivi possibile. Le abilità più conosciute sono il Soffocamento della Forza e il Fulmine della Forza, ma ve ne sono numerose altre. Analizziamone un paio.
L’Assorbimento della Forza consente di tagliare la connessione tra la vita e la Forza, l’esecutore si nutre della morte che scaturisce dalla separazione. Questo potere non può essere insegnato, si può apprendere solo grazie al proprio istinto. Darth Nihilus divenne noto proprio per la sua esperienza con l’Assorbimento, egli riuscì a consumare un intero pianeta. Si tratta quindi di un’abilità che permette di parassitare l’essenza altrui, consumando la vita e lasciando nient’altro che macerie.
Forse l’abilità che meglio rende l’idea di cosa alimenti il Lato Oscuro è l’Urlo della Forza. Spesso scatenato involontariamente, chi lo usa emette un potente urlo di frustrazione, rabbia o dolore che echeggia nella Forza. Non molti lo sanno, ma alla fine de La vendetta dei Sith Anakin Skywalker emette proprio un Urlo della Forza. Divenuto Vader e appresa la morte di Padmé, egli scatenò un potentissimo urlo che distrusse l’equipaggiamento medico, sfasò i sensori della struttura e rese permanentemente sordo un membro dell’equipaggio medico.
Le capacità Jedi al contrario sono prevalentemente difensive, il loro scopo dopotutto è quello di evitare il conflitto. Tra le varie abilità ricordiamo Amicizia Animale, in grado di placare e controllare le bestie. Tra i poteri del Lato Chiaro rientrano anche le capacità curative. Come dimenticarsi poi dei trucchi mentali Jedi, utilizzati per persuadere il prossimo. Proprio come abbiamo fatto per la controparte, prendiamo un esempio specifico di potere del Lato Chiaro. Disconnessione della Forza consente di recidere temporaneamente il legame tra un individuo e la Forza. Ciò risulta molto utile nel combattere i Sith, che senza i loro poteri offensivi sono costretti a relegare esclusivamente sulle loro capacità da duellanti.
Ma in che modo questo risponde alla domanda? Semplice: il lato oscuro è più forte su carta perché è nato per distruggere. Se un Padawan si scontra con un Accolito, è molto probabile che quest’ultimo vinca. Eppure spesso la sorte è diversa quanto un Maestro Jedi e un Signore dei Sith si scontrano, come mai? Perché ciò che dà potere ai Sith è anche la loro più grande debolezza: le emozioni. In combattimento quasi sempre si rivelano impazienti, impulsivi e iracondi, cosa che molto spesso li conduce a commettere errori. Un Jedi preparato è in grado di sfruttare questa debolezza, facendola risultare letale per l’avversario.
Questo è proprio il prezzo da pagare per seguire la via del Lato Oscuro. È possibile ottenere velocemente poteri che un Jedi impiegherebbe anni per eguagliare, ma di contro è quasi certo che l’utilizzatore verrà consumato dalla sua bramosia. È anche il motivo per cui i Sith sono stati costantemente sull’orlo dell’estinzione, per loro stessa natura cercano sempre di primeggiare gli uni sugli altri e smaniano per il potere al di sopra di ogni altra cosa.
Luce e Ombra: quando il confine non è così netto
In definitiva, sebbene il Lato Oscuro sia superiore in combattimento, non basta per essere invincibile. Come abbiamo potuto vedere nel corso della saga, spesso lo stoicismo dei Jedi si rivela essere la chiave della vittoria. Inoltre se vogliamo parlare di utilità al di fuori degli scontri, i poteri del Lato Chiaro risultano essere di gran lunga più versatili. Ora che abbiamo stabilito i vantaggi e svantaggi dell’essere Sith, che cosa possiamo dire su coloro che riescono a dominare entrambi gli aspetti della forza?
Questi individui sono estremamente rari, perché è veramente difficile mantenere l’equilibrio senza cedere alla tentazione del Lato Oscuro. Coloro che però ci riescono spesso si rivelano essere dei guerrieri dalle capacità eccezionali. Due eroi che ci vengono in mente sono Mace Windu, il cui stile di combattimento faceva affidamento sul Lato Oscuro, e Revan, il cavaliere prodigo.
Il maestro Windu divenne noto per la creazione e l’utilizzo del Vaapad, una variante della VII forma di combattimento con spada laser normalmente denominata Juyo. Il Juyo era uno stile che portava il suo praticante molto vicino al Lato Oscuro perché sfruttava le emozioni, specialmente la rabbia, per effettuare degli attacchi potenti.
A differenza del Juyo il Vaapad basava tutto sulle emozioni dell’avversario, in quanto erano esse stesse ad alimentare la forma. Ciò rendeva lo stile un’arma formidabile contro il Lato Oscuro, ma al contempo estremamente pericolosa. Oltre a Mace ci furono altri due maestri di Vaapad, la sua allieva Depa Billapa e il maestro Sora Bulq, ma entrambi non riuscirono a reggere la pressione esercitata dalla forma e ne caddero vittima.
La situazione di Revan è un po’ più complicata. Formatosi come cavaliere Jedi, egli divenne presto una figura chiave delle Guerre Mandaloriane. Sostenuto dal suo genio tattico e dal folto gruppo di seguaci che riuscì a formare, egli riuscì a salvare la Repubblica dalla distruzione. La sua storia è molto lunga e complessa, dunque non vogliamo dilungarci troppo. Cercando di riassumere: dopo averla salvata Revan si rese conto della debolezza della Repubblica e, in vista di un’imminente invasione Sith, cercò di conquistarla per renderla più forte.
Il suo piano consisteva nell’utilizzare la Star Forge, una potente stazione Sith in grado di produrre un’immensa armata stellare. Revan non divenne mai una vera e propria pedina del Lato Oscuro (se escludiamo la parentesi con Vitiate/Valkorion), anzi riuscì per lungo tempo a controllare le ombre della sua mente. Lo stesso non si può dire del suo amico e apprendista Malak, che divenendo Sith tradì Revan. Quel che ci interessa di questo misterioso personaggio è il suo approccio alle vie della Forza.
Sin dagli inizi del suo apprendistato, egli si mostrò sempre curioso nei riguardi del Lato Oscuro. Secondo lui non era possibile sconfiggere i Sith senza prima comprenderli. Maestro di numerosi stili (tra cui anche il già citato Juyo), Revan era in grado di utilizzare una vastissima gamma di poteri della Forza. Oltre al poter curare ferite anche gravi (potere tipico del Lato Chiaro), egli era in grado di scatenare potentissime Tempeste della Forza (tecnica avanzata del Lato Oscuro). La sua figura divenne una leggenda sia per i Jedi che per i Sith, contribuì persino a dar forma alla regola dei due.
Concludiamo ora facendo un piccolo appunto: ci sono alcuni casi in cui un potere del Lato Oscuro viene convertito al lato chiaro e viceversa. Plo Koon, Maestro Jedi dell’era Prequel, ideò la sua personale versione del Fulmine della Forza, che chiamò Giudizio Elettrico. A differenza della controparte, Giudizio Elettrico fa affidamento sul profondo senso di giustizia dell’utilizzatore e appare come un fulmine color oro o smeraldo.
Essendo la variante di un potere del Lato Oscuro è meno potente dell’originale. In ogni caso, viene più utilizzato per mettere fuori combattimento un avversario piuttosto che ucciderlo. C’è infine da considerare il potere curativo di Darth Plagueis. In questo caso le differenze con la guarigione del Lato Chiaro sono praticamente minime, più che altro cambia la filosofia alla base e il processo guaritivo. Il risultato rimane comunque lo stesso.
E questo è tutto per quanto riguarda le vie della Forza. Tirando le somme di quanto detto finora, riassumiamo tutto con una singola frase: Il Lato Oscuro è più potente in combattimento, ma la disciplina che contraddistingue i Jedi consente loro di primeggiare sui Sith. Noi vi ringraziamo per averci letto e vi auguriamo un buon 4 maggio. May The 4th be with you!