Total War Warhammer III Recensione| In passato abbiamo dedicato molta attenzione alla saga de Total War, partendo da Troy, spin off del franchise dedicato alla leggendaria guerra epica classica, arrivando fino a Mithos, suo DLC che combinava storia e mito per offrirci un’esperienza unica. Ista volta però non è nelle lande greche che ci sposteremo in cerca di battaglie leggendarie, ma nelle tormentare terre di Kislev e dintorni, a preoccuparci di reclamare l’anima del dio orso Ursun. Ci dedichiamo quindi al nuovissimo ritrovato della saga, Total War Warhammer III, che si ripromette di farci rivivere le leggendarie campagne delle varie fazioni, tutte diverse per origini, aspetto e motivazioni, che compongono oste terre insanguinate. Avrai ciò che occorre a portare ordine tra le lande, tenere a bada la corruzione dei quattro principi del Chaos e a mettere assieme un’armata abbastanza forte da reclamare l’anima di Ursun? Vedremo.
Total War Warhammer III: Kislev o Caos?
Riassumere la leggendaria saga di Warhammer con così poco tempo a disposizione è davvero impensabile, ma pur invitandovi ad approfondire questo mondo così ben caratterizzato e ricco di lore, possiamo provare a ricollezionare i presupposti di Total War Warhammer III e cercare di esprimere un giudizio su quest’ultimi. Il gioco inizia da una sconfitta – la sconfitta di Ursun, il dio orso del Nord che protegge i domini degli uomini presiedendo ai Kisleviti, fazione che risulterà molto nota a chiunque mastichi un po’ di Warhammer. Tra gli eroi inviati a combattere i principi del Caos c’era il nostro leggendario Lord principe, che però alla fine è stato corrotto lui stesso e sedotto dall’idea del grande potere dell’anima ursina. Un solo proiettile è bastato a lacerare l’anima del nostro dio ferale, donando a lui grande potere e la volontà di servirsi dei doni del Caos Indiviso per conquistare i domini degli uomini, diventando lui stesso un dio in terra. Ad opporsi ai suoi vili piani c’è fortunatamente il regno Kislevita, attualmente in preda ad un grande scisma tra la corte della Zarina di Ghiaccio e l’Ortodossia di Kostantyn. Riusciremo a riunire gli uomini in tempo per la grande battaglia tra il bene e il male? O cederemo, soggiogati anche noi stessi dall’ambizione del grande potere dell’anima dell’orso?
La trama di Total War Warhammer III seppur all’inizio poco articolata in termini di antefatti e dettagli si rivela solida e giustifica bene le ragioni d’essere di ogni campagna. Come da tradizione con tutti i titoli di Total War, ogni fazione inizia con condizioni e potenzialità differenti, elemento che in questa particolare iterazione della saga è stato portato all’estremo con buoni risultati. Anche se rifletteremo dopo sulle meccaniche, vale la pena apprezzare come l’opera appaia coerente e solida sotto il punto di vista narrativo, optando per una necessaria vaghità nelle sue fasi iniziali per non creare conflitti di trama con il titolo precedente. Sappiamo infatti quanto siano affezionati e attenti alla trama gli appassionati di Warhammer, e dunque non possiamo fare altro che rassicurarli – seppur con le sue particolarità che andremo a svelarvi più avanti, possiamo darvi la certezza che si tratta di un’esperienza solida ed appagante, che non fa fatica ad immergere i suoi giocatori.
Total War Warhammer III: un necessario riammodernamento
Se volessimo riflettere sul rapporto tra Total War Warhammer III e il suo predecessore, possiamo dire che di sicuro riammodernamento è il termine più coretto. Abbiamo provato per parecchie ore il gioco per questa recensione, confrontandolo anche con il secondo capitolo, e siamo piacevolmente colpiti da come venga ben resa l’idea che l’opera mantenga un filo logico e di design con Warhammer 2. Il sistema sotto il cofano motore è esattamente quello dei Total War più recenti, che a sua volta trae le basi dai Total War più vecchi; a nostro parere questo può essere sia un punto di forza che di debolezza, a seconda di quanto il singolo fruitore possa vedere di buon occhio la base di ogni prodotto. Generalmente, le meccaniche tradizionali di Total War, come la stanchezza, lo stato d’animo, la salute e le munizioni di ogni singola unità ci sono tutte, e da questo punto, un veterano del franchise non avrà nessun problema ad orientarsi. Neanche un novizio dovrebbe avere problemi, in quanto ci si potrà sempre servire dei consigli dei nostri assistenti durante tutta la partita.
L’unicità di quest’opera dunque non è data tanto da una copiosità di meccaniche uniche – che eppure sono presenti in minima parte, e che di sicuro saranno ingrandite e sviluppate con i prossimi DLC. No, la verità è che ciò che rende speciale Total War Warhammer III non è tanto un sistema speciale di evocazione per i servitori di Tzeentch oppure uno schiavismo immersivo per Slaanesh. Ciò che rende molto bene l’esperienza fantasy di questa IP è la caratterizzazione e l’unicità di ogni unità e fazione – dai più semplici e schifidi Nurglini fino ai demoni di Khorne più temibili, uno dei piaceri più gradevoli che abbiamo riscontrato giocando è stato quello di osservare i modelli e le animazioni delle nostre truppe, tutte con abilità attive o passive speciali e ben caratterizzate, che offrono opportunità di gameplay sia ai giocatori meno hardcore, sia a quelli più focalizzati sul min-max.
Total War Warhammer III: la nuova dottrina della saga
Una delle cose che ci fa più piacere di questo nuovo gioco Total War dedicato a Warhammer è di sicuro il fatto che a differenza degli esordi di Total War Warhammer II ci siano più fazioni giocabili fin dall’inizio. Abbiamo riflettuto su ciascuno schieramento, notando piacevolmente come fin dal lancio di questo nuovo titolo siano state offerte più possibilità e meccaniche uniche ai giocatori. Quando offre una rosa più ampia di scelta, confrontando il suo fruitore con delle meccaniche differenziate ad ogni partita, questo crea di sicuro valore ai nostri occhi. Total War Warhammer III infatti offre sistemi di gioco particolareggiati in base a quale tipo di campagna vorremo affrontare: ci schiereremo con il Caos Indiviso e il suo nuovo Principe Demone? In quel caso dovremo compiacere i quattro principi, scegliendo di divenire il campione di uno o venerarli tutti come campione indiviso, mentre diffonderemo la corruzione per il mondo. Sceglieremo Kislev? Allora ci troveremo a gestire la guerra intestina tra la Corte di Ghiaccio della Zarina e l’Ortodossia di Kostantyn, dovendo scegliere chi appoggiare e come gestire la corruzione che incombe alle porte della tundra.
Insomma, da queste riflessioni si evidenzia la nuova dottrina della saga Total War Warhammer – offriamo ai giocatori esperienze di gioco collegate ma differenziate, che valorizzano il tempo che il nostro fruitore investirà nel nostro prodotto. Questo genere di atteggiamenti è sempre molto ricompensato dagli acquirenti nella produzione videoludica, e anche noi di VMAG siamo sicuri che andrà in questo modo anche con Total War Warhammer III. Prendendo in considerazione gruppi come i Catai o gli Orchi non abbiamo potuto non notare come si prestino a stili di gioco differenti basati su dottrine più o meno aggressive, esplorative o gestionali. Queste meccaniche all’inizio potrebbero avere un impatto sulla curva di apprendimento, ma siamo sicuri che col tempo verranno padroneggiate ed apprezzate da tutti i fan.
Total War Warhammer III: la bellezza del massacro
Muovendoci verso le fasi conclusive della nostra analisi di Total War Warhammer III, non possiamo non fermarci un momento, prendendo in considerazione il lato audiovisivo di questa produzione. Come da tradizione per tutta la saga di Total War, anche in questo caso è stata data molta cura agli effetti sonori e alle voci dei vari eroi e combattenti che incontreremo nel corso delle nostre campagne. Le voci sono tutte ben differenziate così come gli effetti di magie o dardi. Questo elemento, combinato con una grafica moderna e diverse migliorie, sia nella mappa tattica della campagna sia sul campo, contribuiscono a riflettere bene il restyling grafico che ha ricevuto questo come tutti gli altri giochi più recenti del franchise.
L’interfaccia è stata ripensata per offrire a tutti i tipi di giocatori le informazioni più rilevanti per il loro modo di giocare: i giocatori meno esperti potranno vedere a colpo d’occhio le proprie unità e disporle in modo assistito sul campo di battaglia con la funzione formazione, che permette di disporre le unità di fanteria davanti agli arcieri automaticamente. Al contrario, i più esperti avranno tutta la flessibilità del sistema di Total War Warhammer III a loro disposizione. Uno dei piaceri migliori che abbiamo sperimentato durante la nostra campagna è stato quello di manovrare strategicamente i nostri uomini (o demoni) per tendere imboscate o agguati ai nemici – è davvero divertente veder volare via morti i nostri avversari in seguito ad una carica. E su questo genere di dettagli, Warhammer III non delude.
Total War Warhammer III è un solido inizio per l’attesissima conclusione della Trilogia de Warhammer Total War. Abbiamo apprezzato una direzione ludica ben solida fin da queste fasi di apertura, in un mondo, quello di Warhammer, che non fa per nulla fatica a risucchiare nelle sue grandi storie i giocatori più appassionati. Con la sua dottrina basata sull’offrire ad ogni giocatore il modo per divertirsi con meccaniche caratterizzate e ben differenziate, oltre al suo sistema di base solido che potrà essere ben sfruttato per fornire campagne e sistemi unici, siamo certi che il terzo capitolo della saga fantasy strategica più giocata di sempre non potrà che riscuotere ottimi risultati – delle spedizioni inviate per recuperare l’anima di Ursun siamo meno certi!