Rainbow Six Extraction Recensione Versione PC| Capitolo spin-off di Rainbow Six Siege, Rainbow Six Extraction è un titolo online co-op PvE nel quale squadre composte da uno a tre giocatori dovranno “invadere” delle zone infestate da un misterioso parassita alieno per raccogliere informazioni, dati e indebolire il nemico. Inoltre nel periodo in cui si portano a termine le missioni si possono completare degli “studi”, delle richieste che riceveremo divise per area; in questo modo otterremo ricompense aggiuntive come esperienza e cosmetici.
Il gioco è ispirato ad una modalità a tempo limitato rilasciato nel 2018 per Rainbow Six Siege chiamata Outbreak, in cui i giocatori dovevano combattere alieni ostili nel New Mexico. Nonostante ciò, Ubisoft ha ribadito che il gioco è un titolo principale della serie, poiché Extraction era inteso come un’esperienza per i giocatori che non sono interessati alla “versione” PvP. Avendo i personaggi di Siege giocabili in Extraction, l’intenzione degli sviluppatori era probabilmente di poter attirare giocatori da Siege a giocare Extraction oltre che farlo diventare un buon punto d’inizio per i nuovi giocatori.
Qualcosa di già visto
Prendendo come esempio il gameplay si nota come in realtà questo titolo sia semplicemente una modalità alternativa a Rainbow Six Siege più evoluta, con nuovi ambienti, la componente PvE e una elevata difficoltà questo titolo trasforma il gunplay solido e meccaniche PvP in qualcosa di molto più debole. Mentre nel gioco del 2015 alcune meccaniche erano una novità più realistica e utile per variare dal gameplay già visto in altri sparatutto online di punta, portarlo in una nuova ricetta senza l’ingrediente principale ne diluisce molto l’utilità .
Tanto per fare un esempio, il drone ha quasi del tutto perso la sua utilità dell’andare in ricognizione mentre il giocatore è al sicuro dietro un riparo. Anche il fucile a pompa ha perso molta della sua “forza” originale poiché in questo titolo non conta la rapidità dell’uccisione ma la velocità di ricarica, per questo motivo la capacità di uccidere i nemici con un singolo colpo non bilancia la lentezza dell’operatore nel ricaricare ogni singola cartuccia.
 Un parassita feroce
Un probabile punto di forza è la ripida curva di difficoltà delle missioni. Mi spiego meglio: ogni zona si divide in tre sottozone separate da una camera stagna e in ogni sottozona è presente un punto d’estrazione, in ogni sottozone si svolge una missione, completata la missione i giocatori possono decidere se terminare lì l’incursione o proseguire alla prossima sottozona. Però, più si prosegue con le sottozone, più la difficoltà aumenta con nemici più pericolosi, più forti e aggressivi. Il rischio sta nella possibilità di non sopravvivere alla sottozona e quindi perdere l’operatore finché non ci si torna per recuperarlo.
Detto questo, parlando meglio di questa curva, essa cresce quasi esponenzialmente procedendo da una regione all’altra, infatti mentre nella prima regione si possono portare a termine le missioni senza troppa fatica, già dalla seconda si possono riscontrare diverse difficoltà che potrebbero costringere la squadra a ritirarsi dopo la prima sottozona. Un altro fattore che determina la difficoltà di un’incursione sta anche nella presenza di mutazioni che potenziano il parassita come per esempio aggiungere delle bombe velenose adesive che si attaccano al giocatore se si avvicina troppo ai nemici oppure far generare più nemici di una categoria più fastidiosa di un’altra.
Una doppia crescita
Parlando invece delle ricompense che si possono ottenere alla fine di ogni missione, infatti ci sono due barre dell’esperienza che crescono in modo diverso; la prima è quella REACT che permette di avanzare in regioni più pericolose, ottenere “punti abilità ” da spendere per ottenere equipaggiamenti come granate e scanner; la seconda è dell’operatore che crescendo ottiene nuove armi e potenziamenti per la sua abilità . La crescita è dettata dalla quantità di sottozone completate e nemici uccisi, ma quei punti verranno aggiunti alla barra REACT solo nel caso in cui l’operatore riesce a tornare alla base.
Passando invece ai cosmetici essi sono facilmente ottenibili completando gli studi nominati precedentemente, oltre che essere acquistabili nel negozio con le solite micro transazioni. Ma non temente, potrete ottenere cosmetici rari ed epici anche semplicemente giocando dimostrando quanto voi abbiate giocato e vi siete impegnati.
Meglio preparati
È innegabile che in Rainbow Six Extraction il gioco di squadra è fondamentale, soprattutto man mano che la difficoltà aumenta, questo gioco è ideale da giocare con gli amici e complicato da giocare da soli. Quando si tratta di chat vocale ci saremmo aspettati una maggiore presenza di comunicazione ma per ora non sembra che la community sia molto propensa ad usarla. Essendo un gioco online in co-op probabilmente un migliore utilizzo della chat vocale o comunque dei ping, insieme al lavoro di squadra, semplifica di molto l’elevata difficolta di questo titolo.
Possiamo dire che è un gioco bilanciato relativamente bene ma che non sembra mirare ad un pubblico che non ha mai giocato ad un FPS ma più verso coloro che già hanno giocato molto a titoli simili, finendo quindi per utilizzare Rainbow Six Extraction per arrivare a Rainbow Six Siege.
In conclusione vogliamo far notare che questo titolo anche se a prima vista non sembra, si basa su una crescita delle abilità del giocatore molto elevata, su un gioco di squadra molto solido e che non sembra troppo consigliato per i solisti della partita rapida ma più per gruppi di amici in costante comunicazione. Speriamo che venga implementato un modo per selezionare la difficoltà della zona anche nella partita rapida sia per semplificare il gameplay, sia per poter allungare le partite che si fermerebbero alla prima sottozona nelle regioni.