Roblox è il famoso MMO che ha spopolato negli ultimi anni, permettendo agli utenti di socializzare in un mondo virtuale. Le semplici interazioni tra i fruitori hanno creato milioni di dinamiche esilaranti, molte di queste visibili sulle piattaforme di streaming. Nonostante ciò, indipendentemente dal contesto, le mele marce si trovano ovunque. Come si possono trovare utenti che desiderano solo stringere amicizia, così anche i troll. Il problema con quest’ultima categoria è la difficoltà con cui ci si libera, essendo disposti a crearsi account nuovi quando bannati.
Questa è la storia di Benjamin Robert Simon, conosciuto come Ruben Sim su Youtube. Il content creator è stato bannato ripetute volte negli anni da Roblox Corporation sotto le accuse di aver violato più volte i termini di utilizzo della piattaforma. L’accusa include: cyberbullismo, molestie sessuali, razzismo, omofobia, aver tentato di caricare contenuti pornografici e molto altro. Inoltre, lo youtuber è stato accusato di molestie verso gli impiegati e i direttori dell’azienda e per minacce di terrorismo. Seppur queste siano risultate sempre false, più volte ha scoraggiato altri utenti a partecipare ad eventi ufficiali. Proprio per questo, lo scorso novembre Roblox Corporation ha denunciato Simon alla corte degli Stati Uniti.
L’azienda ha richiesto che lo youtuber pagasse un compenso di $1.65 milioni insieme a un provvedimento ingiuntivo per impedirgli di ripetere le accuse. Dopo due mesi, la corte ha deciso che gli è vietato qualunque accesso alla piattaforma e di pubblicare contenuti ai danni di Roblox. Inoltre, non potrà pubblicare contenuti che violano i termini di utilizzo e dovrà eliminare tutti quelli già online. Infine, se l’è cavata con un risarcimento del danno di $150k, cifra molto inferiore a quella sopracitata. Noi di Vigamus Magazine ci auguriamo che questo serva di lezione ad altri utenti che non hanno autocontrollo.
Fonte: EuroGamer