Reverie Knights Tactics Recensione| Quando si parla di un opera fantasy solitamente alla maggior parte della gente viene in mente come prima cosa “Il Signore degli Anelli“, la saga senza tempo scritta da J.R.R Tolkien. Questo perché è una delle più grandi serie (nel senso simbolico ma anche letterale) del suo genere mai scritte e dalla quale molti film, serie tv, videogiochi e libri hanno preso spunto. Ciò non vuol dire che altre grandi esempi del fantasy non siano apprezzati in egual modo e forma. Basti pensare a nomi come Il Trono di Spade, Dungeons & Dragons, World of Warcraft, League of Legends e Skyrim per fare alcuni esempi.
Oggi vedremo un titolo che fa parte di questa categoria, catapultandoci in un mondo fantasy-medievale con i tratti tipici dei giochi RPG-strategici a turni: stiamo parlando di Reverie Knights Tactics. Titolo sviluppato da 40 Giants Entertainment e dall’editore 1C Publishing EU, già autore di opere note come Fell Seal: Arbiter’s Mark o Lovecraft’s Untold Stories. Questo gioco, come potrete immaginare, trae ispirazione dai mostri sacri del suo genere (alcuni già citati sopra) per quanto riguarda la trama, mentre si accinge a far parte di quella serie di titoli RPG-strategici a turni tanto care alla community amante della branca videoludica in questione; in particolare conglomera più stili di gameplay che lo rendono piuttosto particolare.
Ma bando alle ciance e diamo inizio alla nostra recensione!
Reverie Knights Tactics: una guerra, una città e un’eccentrica combriccola
Cominciamo parlando della trama di Reverie Knights Tactics. Il titolo ci introduce al mondo di gioco dove, nel continente di Lemnor, si erge una fantomatica città elfica chiamata Lennòrien. Essa è un baluardo della civilizzazione e un luogo contenente ogni forma esistente di cultura e credenza. A causa di una guerra scatenata dagli Hobgoblin, però, viene presa sotto assedio eliminando cosi quello che era originariamente la città elfica e distorcendola sotto la visione degli attaccanti. Ora essa viene conosciuta come Rarnakk, la città degli Hobgoblin.
Dall’altra parte del continente, in un regno chiamato Malpetrim, un ordine di Guardiani della Conoscenza decide così di fare una spedizione diretta per Rarnakk. L’obbiettivo della missione è di salvare tutto il sapere elfico rimasto intatto nella città , ma purtroppo il gruppo che ha intrapreso il viaggio non ha più fatto ritorno. Ed è qui che entriamo in gioco noi: nei panni di Aurora saremo incaricati di peregrinare noi stessi per rintracciare il vecchio team e completare la missione a loro affidatogli. Assieme a lei si uniranno in seguito una serie di personaggi alquanto unici quanto bizzarri. Tra di essi vi sono l’amica d’infanzia di Aurora, un elfo con l’obbiettivo di scortarci verso la fatidica città e uno dei grandi custodi dell’Ordine sopracitato.
Caos o Ordine?
Da quanto avrete capito il titolo non perde tempo e ci da subito un chiaro sguardo al mondo che ci circonda, alle sue vicissitudini politiche e sociali e al nostro obbiettivo. Questo perché, seppur non lo abbiamo scritto, saranno indicate già varie “fazioni” con i rispettivi credi e ideologie tra cui quello della protagonista. Le suddette informazioni sono note di sottofondo, che interesseranno a coloro che apprezzano studiare la lore di un gioco, ma tranquillamente visualizzabili in un menù apposito che raccoglierà man mano le scoperte e le conoscenze apprese.
Una delle caratteristiche più importanti in un RPG è la trama; se è avvincente si avrà di certo un’esperienza più godibile e rigiuocabile. Sebbene ci sia comunque un buon world building, l’incipit narrativo in se non è proprio tra i più originali. Si rifà di molte opere che hanno uno sviluppo simile oltre a trarre grande insegnamento dal manoscritto di Christopher Vogler: Il Viaggio dell’Eroe. Ci è dispiaciuto che la “chiamata all’avventura” non fosse più ricca di contenuti o più caratterizzata per il titolo, anche se a onor del vero dobbiamo dire che questo approccio probabilmente permette una godibilità più ampia verso un certo tipo di pubblico.
Dopotutto non tutti gioiscono in una trama intersecata che va via via perdendosi in lunghe ore di scrittura e di dialoghi. Molti amano anche una narrazione più semplice e diretta, ma che comunque sappia acchiappare l’attenzione del giocatore e che possa essere di più facile lettura. L’opera in questione è una via di mezzo; si vede che parte di essa è puntata sulla storia ma che necessita di una rifinitura più precisa se vuole differenziarsi da uno gioco strategico più lieve ad uno più variegato e ampio.
Reverie Knights Tactics però ha un asso nella manica che noi di VMAG abbiamo trovato parecchio interessante; ovvero l’inserimento della tecnica dello Story-driven. Infatti gran parte della trama sarà niente di meno che gestita dal giocatore. Questo è anche il motivo per cui il gioco è molto ricco di dialoghi. Essi, ad ogni buona occasione, verranno fatti e molte volte spetterà al giocatore decidere le risposte da dare. Ma come viene misurata la vostra evoluzione nella storia? Con l’indicatore di Caos e Ordine.
Esso infatti sarà rappresentato da un simbolo simile allo “Yin e Yang” il quale segnerà il vostro carattere nelle varie scelte che farete. Il Caos indicherà delle opzioni più emotive, e a volte un po’ burbere; quelle dell’Ordine saranno più razionali e pragmatiche. Questo sistema di gioco è molto peculiare a nostro dire, infatti sarà la chiave di volta per gestire i rapporti con la vostra squadra e con i personaggi che incontrerete. Ogni membro del team ha una propria personalità e starà a voi capire quali opzioni permetteranno a voi di mantenere unito il gruppo, letteralmente che socialmente. Ma non solo, la strada che creerete influirà anche sulla personalità di Aurora.
Se siete più inclini ad una delle due vie allora ella si approccerà ai nemici e ai possibili alleati in un certo modo, il quale può andare a genio ad alcuni ma non a tutti gli altri. Fortunatamente le vostre scelte non porteranno per forza in una delle due strade, ma a seconda di quanti e quali opzioni avete intrapreso il diagramma vi indicherà in quale posizione vi trovate caratterialmente. Compresa la via della neutralità . La presenza di questo sistema di scelte garantisce anche una caratterizzazione dei personaggi molto rimarcata e profonda; un dettaglio che noi abbiamo apprezzato e che è da lodare.
Un gioco piacevolmente bilanciato
Se siete fan di titoli come Disgaea o Wakfu allora non avrete difficoltà ad ambientarvi nelle meccaniche e nel gameplay di Reverie Knights Tactics. Infatti, come molte opere del suo genere, ha una costruzione a livello di gameplay basata sulla strategia a turni con una prospettiva isometrica del campo di battaglia. Perciò farete muovere i vostri personaggi su una griglia ben definita nel tentativo di eliminare i nemici che affronterete. Fortunatamente, per chi non è affine a giochi di questo genere, è garantita una scelta sulla difficoltà di gioco. Le opzioni sono due: Story Mode e Normal Mode.
Abbiamo provato entrambe per capirne la differenza ed è effettivamente sostanziale. La prima è perfetta per i giocatori che amano la lore ma soprattutto per coloro che non sono famigliari con il genere. Infatti giocare sarà più semplice grazie alla possibilità di trovare più oggetti e di un recupero delle statistiche più agevole. La Normal Mode, invece, è diretta a chi ama la sfida e che è già a conoscenza del tipo di gioco che sta vivendo. Però, in entrambi i casi, l’evolversi della difficoltà è progressivo e non vi sono troppi sbilanciamenti.
Reverie Knights Tactics offre molto ai giocatori. I personaggi sono personalizzabili, comprese le loro abilità , attributi e accessori ed è anche possibile creare nuovi oggetti. Le battaglie son degne di una nota di merito in quanto ogni combattimento è un’esperienza unica; non vi annoierete mai e non dovrete aver paura di ripetizioni. Il gioco vi “costringe” anche a reagire alla strategia dell’avversario, richiedendovi di pensare in anticipo per vincere la partita. Da questo punto di vista noi siamo stati molto contenti e abbiamo apprezzato quanto ci è stato fornito. Si vi sono stati alcuni bug e ogni tanto qualche problema di sbilanciamento dei nemici ma nulla di grave che non possa essere sistemato con una patch.
Tra battaglie, enigmi e un mondo incantevole
Oltre alle caratteristiche sopracitate, durante la nostra avventura potremmo vivere parecchie esperienze lungo tutta la mappa. Prima di elencarvele, vorremmo fare una nota su quest’ultima che abbiamo ritenuto poco ampia. Purtroppo i luoghi dove potremmo andare per compiere la nostra missione saranno piuttosto lineari e diretti e che quindi si sbloccheranno man mano che procediamo. Vi saranno delle diramazioni che serviranno per farming ed per eventuali missioni secondarie, ma nulla di troppo eclatante. Inoltre avremmo delle sezioni punta e clicca quando saremo principalmente nelle zone di riposo che ci garantiranno degli oggetti se saprete dove puntare l’indicatore.
Il controller della PlayStation 4 non da troppi problemi in ciò ma vi consigliamo di provare tutti i tasti quando sarete in questi luoghi, perché abbiamo scoperto in ritardo che utilizzando (ad esempio) la levetta analogica avremmo potuto spostarci non solo col cursore ma anche con la visuale. Inoltre, durante tutta la durata del gioco, è stato inserito un sistema ad enigmi che ci è piaciuto molto. Questi si divideranno principalmente tra un intuibile minigioco per scassinare eventuali forzieri e una serie di originali puzzle game per niente scontati. La loro singolarità però gli garantisce una certa difficoltà nella risoluzione che può bloccare la progressione della storia senza una guida.
Infine, ma non per importanza, il nostro mondo e i personaggi di gioco saranno accompagnati da una meravigliosa grafica fatta a mano. Una delle caratteristiche più belle di Reverie Knights Tactics è proprio la sua grafica, che rimanda molto a giochi come Pathfider o Dungeons & Dragons. Durante le battaglie, invece, i personaggi e le mosse saranno fatte nello stesso stile ma con l’implementazione del 3D che da molto più movimento e vita all’azione di gioco. Le musiche in egual maniera garantiscono un accompagnamento piacevole e per niente fastidioso.
In conclusione, Reverie Knights Tactics è un titolo molto apprezzabile sia per i fan degli RPG-strategici a turni che da quelli che vogliono provare a diventarne uno. Unisce molti tipi di meccaniche, aggiungendone di nuove e che garantiscono un evoluzione interessante ed intrigante degli eventi di gioco. Il gioco vuole puntare ad avere una narrazione molto più ampia, variegata e personalizzabile e si nota molto ciò; anche se la base di partenza non è del tutto originale. Se però venisse rivisitata in futuro e migliorata potrebbe uscire fuori un risultato parecchio interessante. Ciononostante, se la trama non vi convince potrete sicuramente trovare gioia nelle sue meccaniche e nel suo gameplay avvincente.Â
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