Activision Blizzard lo scandalo continua

Il rapporto di ieri circa l’interruzione del lavoro in corso ad Activision Blizzard ha reso noto che alcuni dipendenti sembrava stessero intensificando gli sforzi per unirsi in sindacato. Anche se non è chiaro a questo punto quanto siano diffusi o riusciti questi sforzi, è stato sufficiente per ottenere l’attenzione del management aziendale: un messaggio interno dallo chief administrative officer di Activision Blizzard Brian Bulatao avverte i dipendenti che votare per un sindacato potrebbe essere un male.

“Come si può avere visto ieri, c’era una comunicazione supportata dal Communications Workers of America (CWA) che ha chiesto ai dipendenti di firmare e presentare le carte di autorizzazione sindacali. Voglio essere chiaro su questo: la leadership di Activision Blizzard sostiene il vostro diritto, sotto il National Labor Relations Act, di prendere la vostra decisione su se aderire o meno a un sindacato.”
Ma ecco seguire la velata minaccia di Activision:
“Mentre prendi questa decisione per il tuo futuro, ti chiediamo solo di prendere tempo per considerare le conseguenze della tua firma sul documento legale vincolante presentato da CWA. Una volta firmato tale documento, avrete ceduto alla CWA il diritto esclusivo di rappresentare voi stessi ai fini della contrattazione collettiva riguardante tutti i termini e le condizioni di lavoro. Ciò significa che la vostra capacità di negoziare tutte le vostre condizioni di lavoro sarà consegnata a CWA, proprio come dice il documento.”
Bulatao afferma che le aspirazioni alla cultura del posto di lavoro sono meglio raggiunte attraverso il dialogo tra la direzione di Activision e i dipendenti e non tramite la CWA:
“Se non riusciamo a raggiungere gli obiettivi sul posto di lavoro che abbiamo stabilito, se non riusciamo a fare le cose che ci siamo impegnati a fare, allora naturalmente avrete ancora sempre il diritto di impegnarsi con, e votare per, CWA. Ma siamo fiduciosi che faremo i progressi che abbiamo precedentemente promesso di fare e creare un posto di lavoro con voi di cui tutti possiamo essere orgogliosi.”

Il messaggio ha attirato su di sé molte critiche, che vedono la risposta come una minaccia velata, mentre altri si chiedono perché, se Activision è così impegnata a cambiare, non si stia muovendo più velocemente per portare il cambiamento. L’ampio consenso è sul fatto che Activision Blizzard sia interessata a prevenire sindacalizzazione.

La CWA comunica che invece di rispondere alle preoccupazioni dei loro lavoratori, Activision ha scelto di saltare i punti più scomodi seguendo il copione. In ogni caso il sindacato si impegna ad affrontare collettivamente i problemi delle molestie sessuali e a garantire il sostegno alla voce operaia in tutte le questioni aziendali.

Diverse ore dopo il messaggio di Bulatao ne è stato inviato un altro dal chief officer Julie Hodges, che offre corsi di formazione su come rispondere alle domande sindacali da parte dei dipendenti.

La situazione ad Activision è davvero paradossale. Nel frattempo una campagna di Gofundme lanciata giovedì per sostenere i dipendenti di Activision Blizzard che hanno abbandonato il lavoro a sostegno dei lavoratori a contratto di Raven Software, licenziati la scorsa settimana, ha raggiunto quota $250,000.

Consultate le nostre pagine per rimanere aggiornati sulla incresciosa vicenda.

Fonte: PC Gamer

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