VMAG Awards 2021 | Ormai divenuto uno degli eventi più attesi dell’anno per l’industria videoludica, il The Game Awards rappresenta la celebrazione di quelle che sono state le opere multimediali interattive che più hanno convinto la giuria interna e il pubblico nel corso dell’anno. Tuttavia, tale show riflette determinate linee guida e valutazioni che spesso non si sposano con il pensiero racchiuso in diverse realtà, tra cui la nostra, la quale ha una visione del medium e del concetto di “game industry” molto diversa da molte altre. Il motivo? Ciò che caratterizza la nostra redazione è il fatto di essere tutti giovani studenti che hanno vissuto un’epoca del Videogioco differente dalla vecchia guardia, che quindi ci porta ad avere una forma mentis peculiare.
Per dare un po’ di contesto aggiuntivo a ciò che abbiamo menzionato prima, Vigamus Magazine (conosciuta anche come VMAG) è una testata giornalistica nata nel 2015 gestita e curata da un gruppo di studenti appassionati di videogiochi, i quali compongono la nostra redazione. Ci teniamo a ringraziare i nostri supervisori, i quali permettono a VMAG di esistere e che con la loro esperienza e consigli ci permettono ogni anno di migliorare e diventare dei giornalisti specializzati sempre più critici e consapevoli delle potenzialità del medium. Non a caso, i VMAG Awards ritornano ora, nel 2021, dato che riteniamo che la nostra realtà abbia raggiunto una linea di pensiero e un taglio di giudizio in grado da poter decretare i titoli che hanno segnato quest’anno.
Infine, ci teniamo a mostrare la nostra gratitudine a voi, i nostri lettori, che grazie al vostro interesse ci regalate soddisfazioni e consentite la realizzazione di nuovi progetti che possano aiutarci a crescere in maniera professionale ogni giorno sempre di più.
Best Art Direction – It Takes Two
Quest’anno per i VMAG Awards 2021 abbiamo deciso di assegnare diversi premi, tra cui anche “Best Art Direction” il cui vincitore è It Takes Two, il titolo 3D platform con elementi action-adventure sviluppato da Hazelight Studios e pubblicato da Electronic Arts. Narra la storia di due genitori sull’orlo del divorzio, che dovranno affrontare un’avventura fantastica nel tentativo di risanare i rapporti e superare le reciproche differenze, aiutati da un libro magico. Uno degli elementi più brillanti del titolo è proprio l’art direction, che fonde uno stile cartoonoso con ambientazioni che variano totalmente da livello a livello, in cui anche gli elementi più banali vengono utilizzati per creare un design vincente; è questo il caso ad esempio del capanno degli attrezzi e della cameretta, trasformati in enormi livelli che ci hanno lasciato a bocca aperta, sia per quanto riguarda la direzione artistica che il game design, strettamente interconnessi.
Best Storytelling – Guardians of the Galaxy
Guardians of the Galaxy ha riscosso davvero un ottimo successo quest’anno, nonostante a nostro parere sia stato leggermente sottovalutato. Come vi abbiamo detto durante la nostra recensione, quest’opera la abbiamo apprezzata per la sua solidità in termini di gameplay, unita ad una ambientazione molto fedele al franchise Marvel. Tuttavia, sorprendentemente, il lato che abbiamo maggiormente apprezzato di quest’opera è stato quello dello storytelling, non per i contenuti della storia ma piuttosto per il modo in cui questa viene veicolata. Mettendo il giocatore nella cabina di regia, Guardians of the Galaxy permette ai fruitori di vivere in prima persona una storia dei guardiani, e questo noi lo abbiamo apprezzato. Qui a VMAG crediamo che nel 2021 gli sviluppatori debbano avere il coraggio di essere audaci non solo nelle premesse di un videogioco, ma anche e soprattutto nelle sue meccaniche. Vogliamo vedere titoli audaci, emozionanti e di alto valore.
Best Action/Adventure – Returnal
Fin dal suo annuncio, Returnal si era rivelato come uno dei titoli della nuova lineup PlayStation più curiosi, con le sue particolarità. Prima fra tutte, un setting fantascientifico che strizza l’occhio ad alcuni dei migliori lavori del genere, con delle visual davvero mozzafiato e parecchio intriganti. Poi, indubbiamente, ha giovato all’opera la condizione particolareggiata del pianeta Atropo, in preda a delle anomalie spazio-temporali di cui gli esseri umani si sarebbero rivelati totalmente ignari. Proprio questa la sorte della nostra Selene, protagonista dell’opera che finisce per ritrovarsi in un vero e proprio incubo cosmico. Returnal – come vi abbiamo spiegato nella nostra recensione – ci ha convinto non solo per la sua ambientazione forte ed intelligente narrazione ambientale, ma anche e soprattutto per le sue meccaniche action/roguelike davvero ben pensate e divertenti: lavoro eccellente anche dal punto di vista tecnico, ha sfruttato al meglio le potenzialità tanto della console, quanto del suo controller, facendo un lavoro ineccepibile anche con il feedback delle armi.
Best Shooter – Deathloop
Nel corso di quest’anno sono stati rilasciati molti titoli FPS, ricordiamo Battefield 2042, Call of Duty Vanguard e Back 4 Blood, ma c’è un gioco che riteniamo si sia distinto più degli altri. Siamo lieti di annunciare che il vincitore del premio “Best Shooter” dei VMAG Awards 2021 è Deathloop. Sviluppato da Arkane Studios e pubblicato da Bethesda, questo titolo narra le vicende di Colt Vahn e del loop temporale che lo tiene imprigionato su un’isola. Creato sulle basi gettate da Bioshock e Dishonored, unisce le caratteristiche vincenti dei due titoli per creare qualcosa di nuovo. Soprattutto grazie alla meccanica che gestisce i vari ambienti nel corso del giorno, la componente di shooting si sposa perfettamente con il game design e i poteri acquisibili nel corso del gioco. Con un gunplay molto solido, Deathloop risulta essere il titolo che, secondo noi di VMAG, è riuscito più di tutti a distinguersi nel corso dell’anno, meritandosi di diritto il nostro premio.
Best RPG – Shin Megami Tensei V
A vincere il titolo è stato Shin Megami Tensei V, l’ultimo episodio targato Atlus che smussa gli angoli che hanno sempre caratterizzato la serie. A incidere molto sulla nostra valutazione è stato il sistema di gioco granitico. Punitivo per i veterani, ma che allo stesso tempo riesce a introdurre i neofiti al press turn system che da sempre lo caratterizza. In oltre siamo rimasti piacevolmente colpiti dal level design e dagli stimoli che il titolo propone nei confronti dell’esplorazione. Nessun Shin Megami Tensei riesce a divertire, e allo stesso tempo a motivare, il giocatore a esplorare meglio di questo. Come se non bastasse, a impreziosire il tutto ci sono delle ambientazioni e atmosfere uniche, da sempre tratto distintivo della serie. Al netto di qualcosa da ridire dal punto di vista narrativo, si attesta sicuramente tra i migliori titoli del franchise e sicuramente il miglior gioco di ruolo dell’anno.
Best Fighting Game – Guilty Gear Strive
Guilty Gear Strive è uno di quei picchiaduro che per capirli fino in fondo bisogna provarli in prima persona. Ciò che scatta subito all’occhio è certamente la veste grafica, vero punto distintivo di questa leggendaria serie di combattimento 2D. Non è da sottovalutare però il sistema di combattimento, che ha grande potenziale e che presenta uno dei migliori netcode in circolazione. Altro punto a favore del lavoro di Arc System sta nel roster dei personaggi e dall’ottima caratterizzazione di ognuno di essi. Francamente Guilty Gear Strive si è aggiudicato il premio come miglior titolo di combattimento del 2021 a mani basse, riuscendo a distinguersi nettamente dagli altri concorrenti grazie alla sua enorme personalità e anche alla passione e l’impegno che i suoi sviluppatori mettono ogni giorno per tenere aggiornato il proprio gioiello, dedicando gran parte degli sforzi soprattutto al comparto multiplayer online, vero fulcro di questo ultimo capitolo della famosa serie di picchiaduro giapponesi.
Best Sport Game – Forza Horizon 5
Doveva essere una delle esperienze migliori dell’anno e infatti non ha deluso. Forza Horizon 5 ha guadagnato il titolo Best Sport Game dei VMAG Awards 2021 grazie ad un’ottima combinazione di grafica, design della mappa e un gameplay capace di tenere incollati allo schermo anche i non appassionati del genere. Le strade del Messico in Forza Horizon sono in grado di sorprendere ripetutamente il fruitore con le numerose attività messe a disposizione, senza considerare l’immenso parco auto che fa gola agli appassionati e fan storici del franchise. Insomma, il ritorno di Forza Horizon 5 rappresenta un chiaro segnale all’interno del genere, dove da questo capitolo l’asticella si è decisamente alzata di non poco.
Best Strategy Game – Age of Empires IV
Inutile specificare come quest’anno il primato nel genere strategico spetti ad Age of Empires, un vero e proprio mostro sacro quando parliamo di questa categoria videoludica. Un franchise che trascende il tempo e le generazioni di videogiochi per offrire una delle migliori esperienze del genere strategico. Come vi abbiamo spiegato bene nella nostra Recensione, quest’opera sintetizza il meglio che la saga ha da offrire, riproponendolo in chiave “open” ed accessibile e con molti dettagli che di sicuro saranno solide basi per lo sviluppo del gioco. Possiamo certamente aspettarci che Age of Empires IV, che sta già riscuotendo un grande successo anche nelle piattaforme di live streaming come Twitch, è solo all’inizio, in quanto con questo titolo sono state poste delle solide basi per nuovi contenuti targati AoE. Indubbiamente, il momento migliore per i fan della strategia, e noi di VMAG siamo certi che le cose potranno solamente migliorare.
Best Score/Music – Nier Replicant
Se parliamo di musica è impossibile non premiare l’operato di Okabe e tutti gli artisti sotto la sua direzione per curare il comparto audio di Nier Replicant ver.1.22474487139…
Già nell’originale titolo ps3 era riuscito a creare un contatto con il giocatore, ma in questa nuova versione con i suoi oltre 40 brani, tra ri arrangiamenti e nuove produzioni; l’artista riesce a trasmettere delle emozioni umane attraverso contenuti digitali. Questo grazie anche alla scelta accurata della cantante, in quanto la voce e l’interpretazione di Emi Evans, riescono a farci commuovere in più di un’occasione. Il tutto, per giunta, attraverso alcuni brani cantanti in lingue di loro invenzione, studiate appositamente per gli avvenimenti trattati nel gioco. La composizione di ciò che l’utente vede a schermo, e il comparto audio racconta, rende Nier Replicant ver.1.22474487139… il massimo esponente in questa categoria e una vera pietra miliare per l’industria tutta.
Best Ongoing Game – Final Fantasy XIV
Per quanto scegliere un vincitore di questa categoria non sia mai facile, riteniamo che l’ormai celebre Final Fantasy XIV, per i meriti e le mete raggiunte quest’anno, meriti il primo posto sul podio. Attraverso un rapporto con la community più unico che raro, e il rilascio di contenuti che innovano il titolo nella sua interezza; Yoshida e il suo team sono riusciti nell’impresa di correggere il tiro di quello che in origine era un game as a service fallimentare. Le espansioni che supportano questo capitolo di Final Fantasy, ormai sono un avvenimento, e contro ogni previsione per i giochi del genere, riescono a portare avanti una trama ben caratterizzata e che cattura l’utente. In attesa della prossima espansione che dovrebbe chiudere l’arco narrativo più atteso di tutto il mondo di Eorzea.
Best Multiplayer – It Takes Two
Il vincitore della categoria “Best Multiplayer” dei VMAG Awards 2021 è It Takes Two. Oltre al game design spettacolare fuso all’art direction, un altro elemento chiave della produzione di Hazelight Studios è certamente la sua componente multiplayer. Essendo la modalità cooperativa l’unica opzione per completare il gioco, perfetto per chi vuole giocare con un amico un’avventura spettacolare. La cooperazione è necessaria per poter superare i vari livelli tramite lo split screen sempre attivo, che riesuma lo spirito dei vecchi titoli multiplayer. Nato come titolo multiplayer, le azioni dei due giocatori sono strettamente legate e si alternano perfettamente in modo da lasciare una parte di azione ad entrambi i giocatori. Per questo riteniamo che It Takes Two più di chiunque altro merita, secondo noi di VMAG, di vincere questo premio.
Best Esports Game – VALORANT
Una delle sorprese che ha colto alla sprovvista del genere degli sparatutto e, nello specifico, degli Esports è VALORANT. Il titolo targato Riot Games è stato rilasciato da solo un anno, tuttavia in questo piccolo arco temporale è già riuscito a raggiungere una vasta audience. Non a caso, i tornei di punta dello shooter raggiungono spesso gli stessi numeri del competitor Counter Strike Global Offensive, il quale però esiste da anni e fa parte di una serie storica nella game industry. A ciò va aggiunta la competizione “Game Changers”, che vede per la prima volta un torneo tutto al femminile nel quale partecipano anche organizzazioni del calibro dei Cloud9 e G2. Le parole diventano fatti, dunque, dove anche le donne hanno finalmente una competizione in cui esprimere il loro talento e mostrare di essere all’altezza dei vertici dell’Esports. Per questi motivi, VALORANT si aggiudica il premio di miglior Esports Game di questi VMAG Awards.
Best Indie – Kena Bridge of Spirits
Per quest’anno nella categoria indie c’è stato poco di cui discutere. Kena Bridge of Spirits dona ai giocatori un’esperienza sognante, bella da vedere e con una art design degno di un film pixar. Ember Lab, piccolo studio composto da una decina di persone è riuscito nell’intento di realizzare, come suo primo lavoro, un titolo indie con una veste da grande produzione. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un lavoro molto accurato, da parte degli sviluppatori, sulle texture e su tutto ciò che riguarda il comparto tecnico. Kena Bridge of Spirits non è solo questo però. Il lavoro di Ember Lab è anche avvincente e allo stesso tempo spensierato; un’avventura tutta da vivere che ci trasporta in un viaggio attraverso un mondo colorato e fiabesco, tra panorami mozzafiato e una narrazione di buon livello, capace di farci sognare ed emozionare. Sicuramente la scena indie e il mercato videoludico nella sua interezza hanno bisogno di opere di tal livello per poter alzare ulteriormente l’asticella verso una qualità generale sempre più alta.
Best Studio – Hazelight Studios
Per questa categoria non possiamo che premiare uno degli studi che meglio riesce ad incanalare la propria filosofia all’interno dei propri lavori. Hazelight Studios ha tutte le carte in regola per diventare la nuova Tell Tale Games (con le dovute proporzioni), in quanto con i suoi giochi cerca di seguire un certo modus operandi, basando il tutto sulla narrazione, il level design e la cooperazione in locale, che sta risorgendo proprio grazie a questo piccolo grande studio. Nonostante i progetti di questo team siano pubblicati da una major come Electronic Arts, non si può che notare lo spirito indipendente della casa fondata dal regista Josef Fares nel 2014. Il percorso che sta seguendo Hazelight Studios è eccelso e noi di VMAG ci auguriamo che possano continuare di questo passo, perché esempi del genere non possono che portare benefici all’intera industria videoludica.
Best Publisher – Microsoft
Quando ci troviamo a parlare dei migliori publisher molto spesso ci ritroviamo a nominare i soliti tre: Sony, Microsoft e Nintendo, e quest’anno infatti noi di VMAG abbiamo deciso di premiare una di queste tre superpotenze. La vincitrice del premio come miglior publisher va a Microsoft, che continua a dimostrare, non solo con le parole, di voler creare un ecosistema videoludico per i giocatori di tutto il mondo. A parte il solito Game Pass, che continua a rivelarsi la migliore opzione tra i vari abbonamenti, bisogna menzionare le varie acquisizioni che continua a fare, come quella di Bethesda, e soprattutto il servizio che ha reso a tutti gli utenti, rilasciando in tempo per le feste natalizie, due titoli del calibro di Forza Horizon 5 e Halo Infinite (entrambi inseriti nel Game Pass dal giorno d’uscita). Quest’anno si può dire che la concorrenza era meno agguerrita del solito, però ci aspettiamo un 2022 di fuoco, grazie a tutte le uscite di qualità che arriveranno nelle nostre case già dai primi mesi del nuovo anno.
Best Game for Impact – Road 96
Noi di VMAG abbiamo deciso di premiare l’indie marchiato DigixArt, Road 96, per la categoria di “Miglior gioco per impatto e social awareness”. La scelta è basata sulle tematiche proposte dal gioco, infatti Road 96 va a esplorare quegli argomenti socio-politici che molte volte sono delicati da trattare in un videogioco; il fatto di essere un indie lo ha di certo aiutato a superare tali barriere. Road 96 è un’avventura grafica procedurale ambientata in un regime dittatoriale dove i ragazzi più giovani vengono oppressi con la forza e molte volte mandati in campi di lavoro forzato. Tramite le esperienze dei vari protagonisti che si impersoneranno nel corso dell’avventura, la storia si evolverà sulle nostre scelte, azioni e modi di agire che avremo con gli altri personaggi del gioco. Ogni storia completata influenzerà la seguente in tutte le sue sfaccettature, determinando il futuro dei giovani e della nazione. Inutile dire che i rimandi ai famosi moti del 68 sono chiari e di ciò va premiato il coraggio di “ri-proporre” un’argomento spesso non trasmesso alle generazioni nuove.
Most Anticipated Game – Elden Ring
Tutti negli ultimi anni hanno sentito nominare almeno una volta FromSoftware o i suoi titoli. Gran parte dell’hype generato da Elden Ring è infatti dovuto anche ai traguardi raggiunti dal suo studio di sviluppo e dalla diffusione dei cosiddetti Soulslike.Per vedere quanto i prodotti di FromSoftware siano apprezzati, basti pensare che Dark Souls ha vinto recentemente il premio di “Miglior gioco di sempre” ai Golden Joystick Awards, Bloodborne si è aggiudicato moltissimi premi ed ha contribuito alla diffusione del sottogenere; ed infine, Sekiro Shadow Die Twice si è aggiudicato il GOTY nel 2019. I meriti vanno anche all’ottima campagna marketing, la quale è stata in grado di soddisfare pienamente i fan con vari trailer e la closed beta. Un altro particolare che ha contribuito alla vittoria di Elden Ring in questa categoria è la partecipazione al progetto dell’amatissimo scrittore George R.R. Martin.
Best Character – Selene di Returnal
Uno dei personaggi più intriganti e misteriosi dei titoli usciti quest’anno è senza dubbio Selene di Returnal; rimasta bloccata in un loop temporale su un pianeta alieno dovrà attraversare vari biomi e combattere boss mentre indaga sulla storia del posto e affronta il suo passato, in cerca della fonte di un misterioso segnale. Più tempo si gioca a Returnal più sono le domande che il giocatore si pone riguardo a Selene e al suo coinvolgimento con il pianeta. Non ci vorrà molto per capire che la donna soffre a causa di un trauma e saranno proprio i vari file audio e scritte sparse per la mappa a raccontarci tassello per tassello i pensieri di una mente disturbata in cerca di un aiuto che non arriverà mai. Per questi motivi noi di VMAG siamo lieti di assegnarle il premio di “Best Character” per i VMAG Awards 2021.
Best Villain – Anton Castillo di Far Cry 6
Ci sono tanti motivi per cui Far Cry è diventata una serie di successo, uno di questi è la presenza di villain straordinari, partendo dal famosissimo Vaas Montenegro in Far Cry 3 fino a giungere ad Antón Castillo in Far Cry 6. Ubisoft ha sempre curato nei minimi dettagli i cattivi della serie, che in un certo senso erano più approfonditi anche degli stessi protagonisti. Antón Castillo non è da meno, infatti egli possiede delle motivazioni più che comprensibili per fare determinate azioni. Ad essere affascinante è anche il suo rapporto con suo figlio Diego che arricchisce ancora di più l’ottima caratterizzazione del personaggio. Anche se non sarete d’accordo con le sue azioni o i suoi metodi, non potrete far altro che rispettare, almeno parzialmente, un uomo fedele nei suoi ideali in ogni circostanza.
In conclusione, oltre all’ottima scrittura, a favorire la vittoria di Antón Castillo in questa categoria è stata anche la grande interpretazione datagli dal famosissimo attore Giancarlo Esposito.
Da quasi due anni, abbiamo dovuto modificare completamente i nostri stili di vita e, di conseguenza, anche il modo di lavorare. Ovviamente, la game industry non è stata esclusa dalla pandemia che ha scosso il nostro globo in questi tempi duri. Smart working, studi stravolti e una qualità sempre alta da mantenere sono difficili da combinare eppure abbiamo avuto la fortuna di disporre di alcuni professionisti che non si sono tirati indietro. Basta pensare che alcune delle opere interattive che rientreranno, nel bene o nel male, nei libri di storia videoludica sono uscite proprio in questo periodo, grazie al loro impatto nel mercato. Tra questi titoli, non mancano di certo alcuni che hanno voluto trasmetterci messaggi e lezioni di vita, che proprio in questo momento possono aver aiutato molti videogiocatori.
Sebbene in molti credano che l’empatia sia una capacità che la razza umana stia perdendo, noi di VMAG crediamo che il Videogioco risulti essere un ottimo mezzo per ritrovare questo valore che, a causa delle attuali circostanze, siamo stati costretti a limitare nella nostra psiche. La nostra scelta di Gioco dell’anno di quest’anno è infatti…
Game of the Year – It Takes Two
It Takes Two è stato un titolo che ha segnato l’industria videoludica grazie alle differenti innovazioni che ha portato con il suo arrivo. Oltre ad un ottimo comparto artistico e multigiocatore, di cui abbiamo discusso in precedenza, la fruizione di Hazelight Studio è riuscita a fare ciò che in pochi osano al giorno d’oggi: elevare il potenziale del medium. In una società in cui il videogioco viene percepito come un semplice passatempo, It Takes Two arriva come un fulmine a ciel sereno che riesce a unire un’eccelsa componente ludica a uno storytelling che coinvolge uno degli eventi più frequenti della nostra società, che magari qualcuno di noi avrà anche vissuto.
Noi di VMAG crediamo fermamente che il Videogioco sia al pari di tutti gli altri medium dell’industria dell’entertainment, ragion per cui siamo dell’opinione che questo mondo debba raggiungere anch’esso una maturità, sia nella sua realizzazione che nella percezione delle persone. Per questo motivo non potevamo far altro che premiare It Takes Two come nostro Game of the Year nei VMAG Awards. La rappresentazione dei temi trattati, sia in ambito di gameplay che narrativo, possono essere fruite da tutti i tipi di utenti di tutte le fasce d’età. In un mondo che ci vede sempre più divisi ci voleva un’opera come It Takes Two in grado di ricordarci che sappiamo ancora amarci e trasmetterci emozioni, oltre che divertirci tutti insieme.