Pokémon Perla Splendente Recensione| Una delle generazioni di mostriciattoli tascabili che ha segnato positivamente l’infanzia di molti bambini è indubbiamente la quarta, ambientata nella regione di Sinnoh. Per questo motivo lo studio ILCA ha cercato di mantenere il più possibile originale l’esperienza con questi remake; nonostante ciò, ha anche deciso di aggiungere diverse funzioni per semplificare la vita al giocatore e aggiustando alcune delle meccaniche più tediose.
Che sia la vostra prima visita alla regione o che ci stiate tornando dopo quindici anni, con Pokémon Perla Splendente potrete (ri)vivere quello che è considerato uno dei migliori titoli della serie.
Pokémon Perla Splendente: alla (ri)scoperta di Sinnoh
Una cosa che si può notare fin dalle prime ore di gioco è la fedeltà al titolo originale per quanto riguarda dialoghi e ambientazioni rifatte con uno stile 3D chibi, basato sulla pixelart originale. Si ritorna anche alla visuale dall’alto abbandonata nel 2014 con Pokémon X e Y, con giochi di prospettiva e inquadrature atte a evidenziare la bellezza delle ambientazioni.
Coloro che hanno infatti giocato il titolo originale noteranno una certa nostalgia presente sia nelle lotte iconiche contro i capi-palestra che nell’esplorazione in sé della regione. Ma l’impatto sarà notevolmente positivo anche per chi si approccia per la prima volta a questo titolo.
Ricordiamo che Pokémon Perla Splendente è il remake del titolo uscito originariamente per il Nintendo DS; quindi molte delle funzioni che erano state dedicate al touch screen ora sono state spostate sullo “schermo principale” come per esempio il PokéKron e l’HUD di battaglia.
Studio ILCA però è riuscito a gestire le interfacce in modo intelligente impedendo di renderle troppo invasive, approfittandone per aggiungere diverse funzioni “quality of life” per tagliare via alcuni dei passaggi lunghi e noiosi del gioco originale.
È stata anche mantenuta la necessità di fare back-tracking per poter scoprire tutto ciò che un percorso nasconde, tra zone all’inizio non accessibili e tragitti segreti. L’esplorazione sarà sempre premiata, che sia con un dungeon pieno di Pokémon rari o anfratti nascosti che fanno da tana per un leggendario. Tornano anche i puzzle ambientali e la meticolosa attenzione richiesta al giocatore per notare passaggi nascosti dalla prospettiva.
Il tesoro sotto i piedi
Una volta affrontata la prima palestra il giocatore otterrà l’esploro kit che permette di accedere ai Grandi Sotterranei, un labirinto di scavi presente sotto Sinnoh dove è possibile imbattersi in delle stanze contenenti Pokémon introvabili in superficie. Questa modalità di esplorazione può essere affrontata sia online che offline.
Si potranno incontrare diverse creature rare il cui spawn rate può variare posizionando e attivando le statue che si possono trovare con il minigioco degli scavi. Raccogliendo quaranta sfavillite, delle gemme lasciate dietro dai Diglet, aumenta invece la probabilità di trovare oggetti rari per tutti coloro in party se si gioca in multiplayer.
In queste sessioni sarà possibile trovare anche Pokémon di altre generazioni facilitando, anche se di poco, il completamento del pokédex. I mostriciattoli che si potranno incontrare saranno bilanciati in base al Pokémon più forte della palestra successiva di cui si ha la medaglia. Pertanto oltre ad essere dei “macina-esperienza” e delle ottime catture, passarci il tempo svoglia il giocatore ad uscire per proseguire la storia mettendola quasi in secondo piano.
Una cosa che noi di VMAG abbiamo particolarmente apprezzato è il poter vedere ad occhio nudo i mostri presenti nella varie stanze, permettendo così di poterci interfacciare solo con quelli che veramente ci interessavano, cosa che però non si mantiene nel mondo in superficie. Quindi se nei sotterranei la fase di cattura di un determinato Pokémon è semplificata da questa meccanica, in superficie si dovrà continuare a camminare nell’erba alta nella vana speranza di incontrare la specie che si sta cercando.
Una nuova qualità di vita
L’esempio più grande di miglioramento che si può fare in Pokémon Perla Splendente sono le funzioni aggiunte al pokéKron, che ora permette di utilizzare le mosse MN senza doverle necessariamente insegnare ad un Pokémon. Infatti ora quando vi troverete davanti ad un masso incrinato, ad un alberello o quel che sia, non dovrete più necessariamente avere in squadra il famoso addetto alle mosse per aprirvi il passaggio.
Infatti, per rendere accessibili i passaggi/shortcut che vi permetteranno di attraversare più facilmente un percorso o raggiungere un oggetto nascosto, al posto di un vostro compagno verrà in vostro aiuto il Bidoof di quartiere.
Anche una funzione più “nascosta” al giocatore è stata migliorata, ovvero il sistema di ottenimento dell’esperienza; nel gioco avrete infatti il condividi esperienza sempre attivo. La vostra squadra salirà di livello con molta più facilità rispetto al titolo del 2006 rimuovendo completamente le tediose sessioni di allenamento.
Il “problema”, per così chiamarlo, è dovuto al bilanciamento in superficie, visto che gli allenatori che incontreremo sono uguali in tutto e per tutto a quelli presenti nel gioco per DS, portando quindi inevitabilmente ad un grave sbilanciamento in nostro favore per quanto riguarda la forza.
Le lotte in cui verrete trascinati ad un certo punto del gioco finiranno in una noiosa ripetitività, escludendo i capi-palestra e la Lega Pokémon, difficilmente dovrete curarvi dei vari vantaggi di tipo e selezione delle mosse. Per quanto riguarda la cattura dei mostri tascabili, difficilmente si incontrerà una adeguata varietà in superficie, costringendo quindi il giocatore a recarsi nei Grandi Sotterranei.
Affetto ed Endgame
Arrivati a Cuoripoli, la città centrale del gioco in cui si può ottenere anche la quinta medaglia, si potrà accedere al Parco Pokémon. In quest’ultimo si potrà sbloccare la possibilità di poter passeggiare con i propri compagni d’avventura e preparare i poffin. Comunque solo alcuni compagni potranno passeggiare insieme a voi nel parco; mentre, una volta usciti, potrete farvi seguire da qualsiasi Pokémon che avete in squadra.
La possibilità di poter passeggiare con il proprio compagno, originariamente introdotta in Pokémon Soul Silver e Pokémon Heart Gold serve ad aumentare l’affetto del vostro compagno; il quale potrebbe anche essere necessario per permetterne l’evoluzione. Ovviamente non è l’unico modo, però è uno dei principali qualora il Pokémon non fosse abbastanza forte per affrontare una lotta.
Anche se la trama principale risulta essere affrontabile con una quasi eccessiva tranquillità, arrivati alla Lega Pokémon di Pokémon Perla Splendente si dovrà scendere dagli allori poiché da lì in poi si farà fatica negli scontri. Non solo verrà ribilanciato lo scontro, ma si potranno anche riaffrontare i capi-palestra con nuovi set di Pokémon, dando vita a scontri emozionanti.
Abbiamo apprezzato il fatto che sono state ampliate le funzioni online e che i Pokémon sono aggiornati sia con i tipi che con le nuove mosse introdotte nel corso del tempo, come il folletto.
Scontri distratti
Una cosa che abbiamo apprezzato, anche se con riserva, sono le combo eseguite dai vari capi-palestra e allenatori della lega che danno come la sensazione di star giocando in PVP anziché contro la CPU. Essi infatti sfrutteranno bene le peculiarità della propria squadra, senza però approfittarne per mettere veramente in difficoltà il giocatore. Questa intelligenza si limita purtroppo soltanto a loro, finendo per rimanere una cosa sì apprezzabile, ma non utilizzata al meglio.
Una cosa che avremmo apprezzato è, almeno per quanto riguarda gli altri allenatori del gioco, una maggiore varietà negli scontri. Quest’ultimi generalmente si strutturano in uno spam dello stesso Pokémon o della stessa mossa. Ciò di cui manca Pokémon Perla Splendente non è l’eccessiva riduzione della difficoltà originale del gioco, quanto più i mancati aggiustamenti agli scontri di trama che sono stati copiati in tutta la loro essenza originale.
Alla fine dell’avventura possiamo dire che Pokémon Perla Splendente ha ripreso lo stile originale del titolo uscito nel 2006, aggiustandone i difetti ma creandone altri. Un lavoro completo ma non rifinito, che convoglia il presente, il passato ed il futuro della serie, almeno per quanto riguarda i remake dei titoli storici. La linea che la compagnia sta seguendo è giusta ma ha ancora bisogno di diversi aggiustamenti per poter garantire un prodotto di estrema qualità. In conclusione possiamo affermare che Pokémon Perla Splendente è un ottima occasione per (ri)vivere la quarta generazione dei mostri tascabili ed esplorare la intrigante geografia della regione di Sinnoh in attesa dell’uscita di Leggende Pokémon Arceus.