Uno dei migliori film fantasy, Elric of Melnibone di Michael Moorcock, sta finalmente diventando un videogioco. Una trasposizione videoludica di Elric è attesa già da tempo, con il 60esimo anniversario della serie è stato opportunamente annunciato. Se non avete mai sentito parlare di Elric di Melnibone, non siete in pochi, sappiate però che è stato molto influente negli scorsi decenni. Tanto per fare degli esempi che probabilmente coglieranno la vostra attenzione: Skyrim, The Witcher, Game of Thrones, Warhammer; questi sono solo alcuni dei franchise che non esisterebbero nella loro forma attuale senza Elric of Melnibone, quindi è piuttosto eccitante vedere un videogioco ispirato a quella serie in fase di sviluppo.
Sarà sviluppato dallo studio svedese Runatyr, che ha acquisito i diritti dei primi sei libri della Elric Saga. Il titolo sarà il primo videogioco basato su Elric, il personaggio principale dei libri. C’è da dire che questo non è il primo tentativo, infatti negli anni ’90, Psygnosis ha provato a produrre quel gioco per la prima PlayStation, che ovviamente non è mai riuscito. Gli sviluppatori di Runatyr si sono mostrati molto contenti di poter sviluppare questo titolo, senza contare che l’autore stesso dei libri si sia “collegato” al modo in cui la narrativa è stata presentata durante una presentazione, esprimendo il suo sostegno. Inoltre sembra che lavorerà insieme agli sviluppatori nella creazione del titolo.
Le vicende di Elric si svolgono sul pianeta Terra in un’immaginaria età preistorica, in cui gli esseri umani convivono con un popolo di esseri fatati chiamati Melnibonéani (dal nome dell’isola di cui sono nativi); il cosiddetto “Impero Fulgido” di Melnibone ha governato tutto il mondo per 10.000 anni, forte della propria formidabile flotta e di stormi di draghi da guerra, finché gli umani non si sono ribellati sotto l’egida del conte Aubec di Malador e hanno stabilito i propri “Regni Giovani”, riducendo l’Impero Fulgido alla sola Melnibone.
La saga di Elric inizia cinquecento anni dopo l’ascesa dei Regni Giovani, nel pieno della decadenza di Melniboné: gli abitanti sono ormai indolenti e oscillano fra la nostalgia per le glorie passate e un gusto innato per il sadismo e l’edonismo, esacerbato dal culto per gli dei del Caos – le potenze ultraterrene che incarnano l’anarchia e l’entropia e si oppongono alle forze della Legge, l’elemento cosmico della stasi e della logica.
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Fonte: TechRaptor
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