Dragon Quest è di certo una delle saghe videoludiche più popolari e importanti marchiate Enix (fusasi poi per diventare l’attuale Square Enix). Creata da Yūji Horii in collaborazione con Akira Toriyama (Dragon Ball) è stata talmente apprezzata da approdare persino come manga e anime in tutto il mondo. Certo questo grazie a una storia avvincente, un modello di gameplay affascinante e in continua evoluzione e, ultimo ma non per importanza, una colonna sonora tra le più iconiche dei videogiochi. Creata dal compositore Koichi Sugiyama. Sugiyama ha composto la musica per quasi tutti i giochi di Dragon Quest fino al prossimo Dragon Quest 12, oltre a spin-off come Dragon Quest Monsters, Builders ed Heroes. Questo purtroppo fino ad oggi. Infatti il noto maestro di musica si è spento all’età di 90 anni. E così un’altra stella del panorama videoludico musicale ci ha lasciati.
Notoriamente protettivo nei confronti del suo lavoro e del franchise, il suo ultimo contributo è stato al mobile free-to-play Dragon Quest Tact. A causa del suo lavoro sulla serie di grande successo, il governo giapponese lo ha nominato Persona di Merito Culturale nel 2020. In una dichiarazione rilasciata dall’editore di Dragon Quest, è stato annunciato che Sugiyama è morto il 30 settembre 2021 a causa di uno shock settico. Al funerale hanno partecipato solo amici e parenti stretti, ed è stato chiesto ai fan di non inviare condoglianze, fiori o offerte. Invece, sembra esserci in programma una “festa d’addio” per una data successiva, ma ancora da confermare. Nonostante il suo lavoro fosse enormemente influente, sia in Giappone che a livello internazionale, Sugiyama era una figura controversa.
Sebbene il lavoro di Suigyama sia conosciuto in tutto il mondo, è difficile spiegare quanto fosse grande in Giappone. Sugiyama era una celebrità ancor prima di lavorare al franchise di Dragon Quest, e la musica che ha composto per questo è ora tra quelle più riconosciute in tutto il paese. Ha rotto la barriera del gioco e si è diffuso nella coscienza pubblica, al punto che è stato utilizzato nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020 all’inizio di quest’anno.
Fonte: TheGamer