Quando all’E3 vennero annunciate le console di attuale generazione, molti si dissero subito dubbiosi sulla potenza di calcolo, nient’affatto stupefacente e con problemi già evidenti allora. Spesso si tratta di un ciclo normale, dove inizialmente le capacità degli sviluppatori sono limitate da una scarsa conoscenza dell’hardware su cui lavorare, ma che con l’esperienza migliorano titolo dopo titolo. Al secondo anno di vita di Xbox One infatti, i 343 Industries ci hanno stupito con un Halo 5 ancorato ai 60 fps fissi anche durante le sezioni di gioco più concitate, stupendoci a dovere. Ma come hanno superato la barriera tecnica della One? Il segreto sta nella risoluzione dinamica.
Esatto, per arrivare ad una fluidità così alta e costante a farne le spese è stata la risoluzione, non certo un full HD per tutta la durata del gioco, ma dinamica, capace di adattarsi alle situazioni di gioco modificando i valori di altezza e larghezza dell’immagine. Non solo. Digital Foundry ha analizzato a fondo tutti i sistemi che Halo 5 utilizza per bypassare il problema, alcuni davvero ingegnosi e frutto di una progettazione accurata da parte degli sviluppatori, tutto raccolto in un interessante video, chiamato “il prezzo dei 60fps”.
Che ne dite? Ne è valsa la pensa sacrificare qualche dettaglio per un framerate così costante?