Lords and Villeins Provato| Il macrocosmo indie è sempre ricco di proposte e concetti interessanti, un ecosistema veramente florido e colmo di prospettive in seno alla Games Industry che non manca mai di sperimentare e proporre titoli con meccaniche distintive o colpi di scena sorprendenti. Questa affermazione poi è particolarmente vera quando andiamo a prendere in considerazione la fetta di giochi che si rifanno alla categoria dei gestionali o manageriali, vero e proprio debole di chi vi scrive. Si tratta di un frammento del videogioco sempre facondo di prospettive; questo genere di opere si prefigge di donare ai suoi fruitori un piacere particolare, ovvero la soddisfazione nel gestire con successo quasi qualsiasi cosa. Che si tratti di un esercizio commerciale, un impianto produttivo o un feudo medievale come nel caso del prodotto di quest’oggi, l’idea di mettersi al comando e guidare i nostri sottoposti alla vittoria ci attrae sempre, rivelando di noi forse più di quel che vorremmo. Oggi parliamo di Lords and Villeins, proposta Early Access di Honestly Games dalla ridente Repubblica Ceca con il supporto di 1C Publishing; quindi ringraziamo i nostri valvassori e iniziamo subito a governare!
Il duro lavoro di un sovrano
Le premesse di Lords and Villeins sono tanto semplici quanto interessanti; noi siamo dei nobili di recente nomina da parte del nostro Sovrano. Il buon Re ci ha incaricato di prendere possesso per suo conto di un terreno incontaminato e di costruire lì la nostra magione, prendendo sotto la nostra ala dei sudditi assieme alle loro famiglie. Si tratta del classico tropo della fondazione di un insediamento, nulla di particolarmente inedito in questo senso, se non che di fatto in quel territorio il nostro personaggio avrà l’autorità assoluta. Titoli come questi sono riconoscibili per la loro intrinseca narrativa emergente; ovvero, per la loro capacità di creare delle storie a seconda del modo in cui sono giocati. Ecco dunque resa chiara la nostra responsabilità: governare sulle famiglie dei sudditi svolgendo la nostra funzione di Lords per assicurarci che alla nostra gente non manchi nulla. E da questo presupposto ogni partita sarà la nostra carta per scrivere una storia sempre diversa; che si tratti di una saga di rivalsa e risollevazione dopo un inverno particolarmente rigido, oppure una triste storia di sfruttamento dei nostri sottoposti, il mondo di gioco è a nostra completa disposizione.
Una storia di famiglie e di terra
Nel suo cuore, Lords and Villeins riunisce sotto la sua egida meccaniche di city building, sandboxing e simulazione per offrirci un’esperienza interessante di gestione di un territorio e pianificazione economica del suo sviluppo. Infatti, ogni personaggio della nostra cittadina avrà la propria identità e i propri bisogni simulati, e con il passare del tempo crescerà e cedrà il posto alle nuove generazioni. Stessa cosa per il nostro Lord, l’alter ego del giocatore, che potrà sposarsi, avere figli e accrescere la sua ricchezza personale, così come ogni altro personaggio. Un’idea interessante, quella di replicare una componente così fondante e fondamentale della civiltà umana, che evidenza il lato più intrigante dell’opera. Il focus sociale dei personaggi saranno le famiglie, dei veri e propri clan di individui accomunati da qualcosa: una professione, un legame famigliare o lo stesso tetto da condividere. Come Lords saremo chiamati ad assegnare e tassare le terre e gli indotti di ogni famiglia, scegliendo come ci aggrada se e quanto denaro o merci tassare alla nostra gente; questo ci permette di comportarci sia da signori benevoli che da crudeli tiranni.
Non di sole tasse vivrà il Lord
Si sà, ciò che sotto sotto sostiene le società umane è l’economia, ed in questo Lords and Villeins parte decisamente con il piede giusto mettendo particolare enfasi in questo frangente, permettendoci un grado di controllo sulle attività produttive della nostra gente piuttosto profondo per un titolo in Early Access. Uno dei vantaggi di detenere il potere assoluto nel nostro territorio è quello di poter presiedere il mercato; ciascuna famiglia avrà necessità di commerciare in un modo o nell’altro, e qui entriamo in gioco noi. Il clan dei contadini, ad esempio, produce tutto il cibo di cui bisogna; ma di sicuro vorranno rivolgersi ai tagliabosco per ottenere la legna, e così via per tutti i tipi di lavoratori del nostro feudo. Noi Lords non produciamo nulla, viviamo delle tasse dei territori che abbiamo concesso ai sudditi e abbiamo anche la facoltà di imporre dazi o tributi ai sudditi così da poter avere una posizione di vantaggio nel mercato. Una meccanica che offre tanto al gioco, permettendoci di fatto di controllare il tenore di vita dei personaggi e studiare come reagiscono; alcuni potrebbero adottare una politica liberale, lasciando autoregolare il mercato, mentre altri potrebbero essere più interventisti. La cosa interessante è che progressivamente il grado di produttività e di ricchezza della nostra terra cambierà di conseguenza, cosa che dona un certo spessore all’esperienza.
Il futuro del feudo
Ad un primo acchito Lords and Villeins potrebbe ingannare chi ha meno esperienza con titoli come questi; con la sua veste grafica semplice ma gradevole ed un feeling retrò che richiama vagamente i vari Harvest Moon per GBA o vecchie glorie come Ultima. Ma sotto questo velo di semplicità esteriore si nasconde un’offerta già variegata di gestione di un novello feudo che sembra avere già tutte le carte in regola per consolidarsi come una buona offerta per la categoria. Lanciato da pochi giorni in Early Access su Steam, quest’opera ha già una roadmap definita e delle ottime prospettive, proprio come le nostre terre sotto l’amministrazione dei Lords. Con più di settanta oggetti e strutture da realizzare ed una serie di catene produttive realistiche ed in linea con la timeline medievale, il prodotto include anche meccaniche di domesticazione del bestiame e agricoltura. Numerosi sono ancora gli angoli da smussare, tuttavia, in frangenti non molto definiti come la trama e l’ambientazione del mondo e alcuni sistemi come la diplomazia, il commercio e le relazioni con la Corona. Tutti elementi che andranno sicuramente ad arricchirsi e accrescersi man mano che il titolo continuerà ad aggiornarsi.
Lords and Villeins centra in pieno le esigenze di un giocatore che cerca enfasi sulla gestione diretta dello sviluppo di un insediamento, e lo fa ponendo particolare enfasi sul tessuto socioeconomico del mondo di gioco; mettendoci in mano un simulatore in fase ancora embrionale ma avviato decisamente verso la strada giusta per tirare le giuste corde nei suoi fruitori. Se la fase di Early Access proseguirà senza intoppi e terrà conto del feedback degli utenti, siamo certi che alla fine ci ritroveremo con un solido gestionale medievale. Lords and Villeins è disponibile su Steam e in arrivo su Epic Games Store.