In questo periodo abbiamo potuto assistere agli sviluppi di un caso giudiziario che passerà alla storia nel mondo dei videogiochi. Quello che ha visto Activision Blizzard accusata dallo Stato della California per discriminazioni di genere e ambiente di lavoro tossico. Molte azioni sono state prese come conseguenza: dagli scioperi dei dipendenti al cambio di nome di Jesse McCree di Overwatch, all’abbandono degli sponsor e al licenziamento di figure importanti come il CEO di Blizzard Entertainment. Ora, un’altra azienda è finita sotto i riflettori (anche se non giuridicalmente) per dei recenti avvenimenti. Questi vedono il presidente di Tripwire Interactive, John Gibson, fare dei commenti che hanno suscitato aspre critiche dalla community, portando diversi sviluppatori a prendere le distanze dall’editore. Gibson ha fatto un tweet dichiarandosi pro-vita e sostenendo la nuova legge sull’aborto appena entrata in vigore in Texas.
Per chi non lo sapesse, questa legge ora consente a chiunque di citare in giudizio qualcuno per aver eseguito una procedura dopo che l’attività cardiaca è stata rilevata in un embrione. Questo a partire da sei settimane di gravidanza. La Corte Suprema ha permesso alla legge di andare avanti senza problemi, aprendo la porta ad altri stati per seguire l’esempio. Il CEO di Tripwire Interactive ha chiarito che pensava che fosse “importante entrare nel registro come sviluppatore di giochi pro-vita”. La prima a rispondere è stata Shipwright Studios, che è stata piuttosto dura nel suo messaggio, che ha concluso in questa maniera:
Non possiamo in buona coscienza continuare a lavorare con Tripwire sotto l’attuale struttura di leadership. Inizieremo immediatamente la cancellazione dell’efficacia del nostro contratto esistente
Torn Banner Studios è stato il secondo studio di sviluppo a dire la propria. Sebbene non sia stato drastico come Shipwright Studios ha twittato una risposta negativa ai commenti di Gibson, anche se non al punto di tagliare i legami.
Questa prospettiva non è condivisa dalla nostra squadra, né si riflette nei giochi che creiamo. La dichiarazione è in contrasto con ciò che crediamo sui diritti delle donne
Tripwire Interactive è un’azienda che ha portato molti importanti titoli sul mercato come Killing Floor 2 e Maneater e quindi è probabile che la questione non finirà qui. Resta solo da chiedersi: come si svilupperà in futuro? Non ci resta che attenderne future notizie, perciò restate aggiornati!
Fonte: VG247
— Shipwright Studios (@shipwrightstdio) September 5, 2021
We do not share the opinion expressed in a recent tweet by the president of Tripwire, publisher of Chivalry 2. This perspective is not shared by our team, nor is it reflected in the games we create. The statement stands in opposition to what we believe about women’s rights.
— Torn Banner Studios (@TornBanner) September 6, 2021
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