Si è concluso soltanto da poco l’evento Dying 2 Know Episode 3 , la terza iterazione di una serie di speciali in cui gli sviluppatori dell’attesissimo Dying Light 2 hanno speso del tempo in compagnia con la community per parlare del nuovo titolo del franchise in arrivo a dicembre. Anche questa volta l’evento è stato seguitissimo, e fin dall’apertura il Lead Game Designer Tymon Smektala ha fatto da Cicerone per dare voce a numerosi membri del team di sviluppo. Come c’era da aspettarsi sono stati svelati nuovi dettagli succosi dedicati al titolo, dunque non perdiamo tempo e godiamoci questo recap.
Dying Light 2: l’importanza del Parkour
Il focus di quest’oggi è stato posto sugli esseri umani e sul loro ambiente di vita durante un’apocalisse zombie. Quando accadono questi eventi come c’è da aspettarsi molte cose cambiano, incluso il modo di muoversi nelle città . Il modo principe per consentire gli spostamenti, per sicurezza, velocità ed agilità nel mondo di Dying Light 2 è sicuramente il parkour. Ci ha giocato già al titolo precedente sa quanto sia importante questa componente in gioco, e anche nel secondo titolo della saga le cose non cambieranno. Il team di sviluppo ha annunciato che questa parte del gameplay è stata particolarmente curata e di certo l’utenza l’apprezzerà molto. Da modo creativo di vivere la città questa disciplina urbana diventerà non solo un mezzo di esplorazione ma anche di combattimento.
Infatti, come è stato spiegato ampiamente dagli sviluppatori durante l’evento in seno alla gamescom, sarà possibile servirsi di un nuovo sistema di movimento in una città costruita per supportare il parkour. Il team dietro all’opera ci ha spiegato come volevano migliorare la percezione del corpo dell’avatar dei giocatori. Grazie a centinaia di nuove animazioni i giocatori ora possono sentire fisicamente qualsiasi movimento in una maniera sorprendentemente facile da padroneggiare; la mobilità aumenta con le abilità , dando un feedback immediato del miglioramento della prestanza del nostro alter ego digitale in base alla sua esperienza. All’inizio del progetto hanno dovuto riflettere come applicare il combattimento corpo a corpo in prima persona, cosa che gli ha permesso di creare un sistema reattivo e viscerale, ci sono molti elementi visivi e feedback che renderanno l’esperienza immersiva e fluida che senza dubbio faranno parlare dell’opera.
Dying Light 2: uno sguardo alle armi
In un contesto post-apocalittico come sappiamo la difesa personale è la base della sopravvivenza giorno per giorno, e anche in Dying Light 2 sarà così: gli sviluppatori, dopo averci svelato che attualmente sono presenti in gioco più di 3000 animazioni fisiche, ci hanno spiegato l’enfasi riposta nelle armi. Questi strumenti offensivi verranno utilizzati non solo come mezzo per sterminare i nemici, ma anche e soprattutto ci racconteranno una storia; tutto dai materiali alla tecnica di fabbricazione è stato legato al mondo di gioco. Gli addetti ai lavori volevano rendere le armi credibili, cosa fondamentale per l’immersione; ci hanno svelato che tutto ciò che era di valore è stato rubato nelle fasi di inizio dell’apocalisse, così l’equipaggiamento rimasto è di fortuna. Lo stile e il mood del gioco saranno “modern dark ages”, ovvero l’idea di una civiltà caduta, semi medievale.
In ogni caso, si possono contare attualmente più di 200 armi in gioco, mentre tante altre sono ancora in lavorazione. Come ci hanno spiegato durante l’evento, le armi saranno visibilmente diverse con materiali, storie e caratteristiche differenti in base alla fazione che le ha fabbricate e il suo status economico e tecnologico. In Dying Light 2 ovviamente, come nel predecessore, si potranno modificare le armi e potenziarle in modi creativi, esistono molti tipi di mod con effetti diversi in base ai materiali a nostra disposizione e alle esigenze: esistono modifiche di ogni tipo, che renderanno diverse le nostre attrezzature sia in termini visivi che di effetti, con dispositivi elettrici, che bruciano o congelano e così via.
Dying Light 2: il nuovo trailer
Come c’era da aspettarsi, è stato anche svelato un nuovo trailer dedicato al gameplay di Dying Light 2. Si tratta di una delle prime occasioni che tutti noi abbiamo di vedere il titolo nel suo cuore, ovvero nelle fasi di combattimento ed esplorazione di Villedor City, il luogo dove vivremo le nostre avventure post apocalittiche. Una voce fuori campo ci parla di come era la città prima di cadere; una discesa nell’anarchia e nei conflitti intestini, invece che unire le forze la gente si combatteva. In base alle scelte del giocatore il mondo cambierà di conseguenza, così come ciascuna fazione.
Dying Light 1: in arrivo su Nintendo Switch
Dying Light 1 arriverà presto su Nintendo Switch in formato Platinum Edition, con tanti contenuti e 100 ore di gameplay. Si tratta di una delle release del gioco con maggior contenuto, dato che include tutti i 4 maggiori DLC e le 17 skin rilasciate, con un porting pensato apposta per la console ibrida Nintendo. Tra i sistemi implementati in esclusiva per questo dispositivo c’è l’HD Rumble, il Gyro Aiming, i Motion Control, supporto al toich screen e co-op locale e online.