La Corea del Sud sta abolendo una legge che imponeva un coprifuoco ai giovani giocatori

Di recente abbiamo avuto modo di assistere a fatti particolari per quel che riguarda il mondo dei videogiochi, siano essi motivo di gioia che di perplessità. Dal Gamescom 2021 che si sta tenendo in queste giornate al caso Activision Blizzard che sta tuttora perdurando. Adesso una nuova questione è arrivata dall’altra parte del mondo, più precisamente dalla Corea del Sud, e riguarda una legge alquanto peculiare. Si tratta della Legge Shutdown. Essa è stata introdotta del 2011 come un modo per cercare di impedire a bambini e adolescenti di giocare con i loro compagni fino alle prime ore del mattino. Significava che per legge, chiunque avesse meno di 16 anni non poteva giocare ai giochi online tra le 12:00 e le 6:00. Adesso, sembra che il governo stia tentando di abolirla. È stato controverso nel paese sin dalla sua introduzione, con la sensazione che il coprifuoco abbia minato il modo in cui il gioco può essere usato.

Ovvero, non solo come passatempo ma anche come uno strumento utile per alcuni giovani. Gli effetti hanno colpito aziende come Microsoft di recente, in quanto Minecraft è diventato involontariamente un gioco per soli adulti a causa dell’introduzione dell’integrazione di Xbox Live, che i sudcoreani dovevano avere almeno 19 anni per avere. L’incidente ha dato il via a una petizione per abolire la suddetta legge, che è stata successivamente firmata da oltre 100.000 persone. Non è chiaro se questa petizione abbia avuto qualche influenza, ma il Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo e il Ministero dell’uguaglianza di genere e della famiglia hanno deciso di cancellare la legge questa settimana per “rispettare i diritti dei giovani”.

Sarà messo da parte a favore di un sistema di “permessi di scelta” in vigore dal 2012, che consente ai genitori o ai tutori di scegliere da soli le ore di gioco designate. Quindi, mentre molti giovani possono ancora trovarsi sotto il coprifuoco, ora spetta in gran parte alle famiglie prendere le proprie decisioni. Questo è quanto detto dal Ministro della Cultura Hwang Hee:

Per i giovani, i giochi sono un’importante attività di svago e canale di comunicazione. Spero che le misure preventive possano rispettare i diritti dei giovani e incoraggiare una sana educazione domestica

Non sorprende che la mossa sia stata sostenuta dalla Korea Association of Game Industry la quale ha commentanto:

Il sistema di chiusura ha soffocato a lungo l’industria dei giochi della nazione, nonostante le continue critiche sulla sua inefficacia, violazione dei diritti dei bambini e indebolimento della competitività del settore. Faremo sforzi affinché i genitori conoscano meglio i sistemi di protezione dei bambini già disponibili in ogni gioco

L’abolizione della legge richiederà un po’ di tempo mentre il governo ne emenda altre pertinenti; non ci resta quindi che attenderne i futuri sviluppi.

Fonte: PC Gamer

Corea del Sud