La current-gen sarร ricordata dai posteri come la remastered-gen, a causa dell’abuso che le case di sviluppo stanno facendo di questa pratica.
Vuoi per mancanza di idee, o magari anche di budget, ultimamente si sta tendendo sempre di piรน al rifacimento di “vecchi” titoli per le nostre console.
Questa nuova moda tuttavia ha permesso alla software houseย BluePoint Gamesย di farsi valere, e sa come fare le remastered, ne ha fornita prova per fare qualche esempio sia con Metal Gear Solid HD Collection nel 2010 e sia con la recente remastered di God Of War III.
La loro ultima fatica รจ la collection della tanto acclamata serie di Uncharted, che porta su PlayStation 4 la trilogia delle avventure di Nathan Drake, uscite in esclusiva su PlayStation 3, cui vanno aggiunti i due spin-off usciti su PSP e PSVita, che purtroppo non sono stati presi in considerazione.
Il menรน iniziale della scelta dei giochi si presenta molto pulito e semplice, in cui si possono scorrere i tre titoli con i tasti direzionali e in base al gioco scelto, cambia anche l’immagine di sfondo, che รจ rappresentata dalle cover dei giochi.
Da questo menรน iniziale possiamo settare anche delle impostazioni comuni per tutti e tre i giochi, senza doverlo fare per ogni capitolo, anche se poi ovviamente si possonoย impostare anche singolarmente, dato che dopo aver scelto in quale avventura addentrarci con Nate, le schermate iniziali sono identiche alla versione old-gen, con l’aggiunta della possibilitร della modalitร Foto, giร vista e particolarmenteย apprezzata in The Last Of Us Remastered.
ร stata inserita anche una nuova modalitร di gioco, Speedrun, la quale setta un cronometro in alto a destra sullo schermo, che mostra al giocatore il tempo trascorso in game, usato per portare a termine l’avventura.
Oltre a due nuove difficoltร di gioco, la Explorer mode che, citandoย testualmenteย corrisponde aย “Per coloro che vogliono godersi il gioco” e Brutal, la difficoltร massima, sbloccabile solo dopo aver completato almeno una volta il gioco.
Nonostante il lavoro fatto dai ragazzi diย BluePoint, a mio avviso questi tre capitoli hanno dei problemi di localizzazione in italiano, che purtroppo sono rimasti, come ad esempio la scelta di una doppiatrice con un tono abbastanza anonimo e piatto per Elena nel primo capitolo e sottotitoli che divergono dal dialogo nel secondo e terzo capitolo.
Tuttavia questo รจ un problema appunto della versione italiana, se si decide di usare la voce dei dialoghi in inglese, lasciandoย dunqueย i sottotitoli in lingua italiana, il problema รจ risolto.
Uncharted: Drake’s Fortune
La prima avventura di Nathan Drake, assieme al suo amico Victor Sullivan edย alla reporter Elena Fisher, inizia al largo della costa di Panama, luogo in cui il duo รจ alla ricerca del sarcofago di Sir Francis Drake, corsaro della Regina Elisabetta I, il quale pare abbia nascosto al suo interno indizi per trovare l’ubicazione segreta di El Dorado.
Indubbiamente รจ questo il capitolo che haย tratto maggiore giovamentoย da questa remastered, infatti, sul lato puramente tecnico, passa da una risoluzione di 720p con anti-aliasing e 30fps, ad un 1080p pulito con 60fps stabili, e la differenza si nota eccome.
Non รจ solo questo a rendere graficamente migliore il prodotto, le animazioni sono state pulite notevolmente, soprattutto durante i salti, e i volti dei personaggi, in modo da assomigliare molto di piรน a quelli dei capitoli successivi.
Grazie quindi a questoย restyling grafico, le frenetiche scene di fuga a binario sono molto piรนย fluide rispetto al passato,ย stessa cosa si applicata naturalmente a tutte le animazioni, dai salti alle capriole.
Quando uscรฌ nel 2007 (ebbene sรฌ, sono giร passati 8 anni…) la cosa che stupรฌ del gioco fu la totale assenza di caricamento tra le varie aree di gioco, unita anche a quella tra gameplay e filmato, anche se il punto debole era proprioย il caricamento tra la morte del giocatore e il gameplay, dato che il sistema doveva ricalcolare tutto quanto.
Con questa versione invece i ragazzi di BluePoint sono riusciti anche a rendere questo ritardo quasi assente, il che migliora di molto l’esperienza complessiva del gioco.
Uncharted 2: Il Covo Dei Ladri
In questa sua seconda avventura Nathan Drake รจ alla ricerca della flotta perduta di Marco Polo, il che lo porterร a percorrere la Via della Seta, alla ricerca di Shambala.ย Questo secondo capitolo, come il precedente ha beneficiato dell’upgrade grafico, cosa che si รจ notata soprattutto nelle scene innevate, dove la versione PlayStation 3 si perdeva qualche frame per strada, mentre in questa nuova versione l’engine grafico e soprattuttoย il framerateย non batte ciglio, stessa cosa capita anche durante le fasi piรน concitate, dove ci sono sparatorie ed esplosioni a non finire.
La nuova veste grafica si sposa egregiamente con le fasi stealth, introdotte proprio in questo secondo capitolo, perchรจ permette movimenti fluidi da parte del giocatore e inoltre evita piccoli momenti di lag che a volte capitavano dall’individuazione da parte dell’IA e l’effettiva perdita della sessione in corso.
Un applauso va fatto ai ragazzi di BluePoint che sono riusciti a ridurre di molto la schermata di caricamento del salvataggio del gioco, per rendere l’idea la situazione รจ analoga a Bloodborne pre e post patch 1.3.
Naturalmente in questa edizione รจ stata tolta la modalitร multiplayer, in quanto i server non sono piรน attivi, un vero peccato vista la community affiatata che popolava i server di Uncharted 2 online, sparatutto in terza persona che portava una ventata d’aria fresca al genere, riuscendo a stupire pubblico e critica.
Uncharted 3: L’Inganno di Drake
La terza avventura di Nathanย Drake ci porta a scoprire i misteri dell’anello di Sir Francis Drake, che lo porteranno in giro per il mondo tra Londra, Francia e Yemen, alla ricerca della misteriosa cittร di Ubar, sita nel deserto del Rub’ al-Khali.
Indubbiamente questo capitolo รจ quello che avrebbe avuto meno bisogno di miglioramenti tecnici, in quanto sulla PlayStation 3 girava a 1080p upscalati, con supporto per il 3D. Tuttavia giocare ad un gioco di azione a 60fps รจ tutta un’altra storia, e il fatto di poterci giocare inoltre a 1080p nativi รจ il massimo che si possa chiedere da questo capitolo.
Anche in questo episodio, come nel precedente, la parte multiplayer online non รจ presente, ma qui perchรฉ esiste la versione stand-alone rilasciata per PlayStation 3, ancora frequentata dagli appassionati. Esiste tuttavia una piccola personale delusione, ma che nulla toglie al prodotto finale. Nella versione old-gen era presente all’inizio un articolo di giornale il cui titolo era “Scientist are still strugglingย to understand the deadlyย fungus” che tradotto significa “Gli scienziati stanno ancoraย combattendo per capire il letale fungo”, in altre parole Naughty Dog ci stava suggerendo The Last Of Us.
Ebbene, sono andato a cercare quel giornale e constatare che il titolo รจ rimasto lo stesso, mi ha lasciato con l’amaro in bocca.
Fossi stato nel team di sviluppo di Naughty Dog avrei sfruttato l’occasione per dare qualcosa in piรน ai fan su The Last Of Us 2, oltre la mezza svista di un mese fa circa, durante il Tokyo Game Show (sognare fa male).
Dopo averne analizzato il contenuto quindi, ora la domanda fondamentale รจ: vale la pena acquistarla?
Come ho giร detto, a parte per la modalitร Foto e la modalitร Speedrun, i contenuti di gameplay e narrativi sono rimasti identici, dato che Naughty Dog per la serie di Uncharted non ha mai aggiunto DLC che ne ampliassero la storia (meno male).
Se avete giocato la trilogia su PlayStation 3, e avete ancora i giochi, teneteveli stretti, ricomprare gli stessi giochi solo per un aggiornamento grafico aย nostro avviso non ne vale la pena, soprattutto perchรฉย Nathan Drake Collection vieneย venduta a prezzo pienoย (e giocare ormai su PlayStation 3 a 720p e 30fps ormai si puรฒ considerare giร retrogaming).
Ma se volete godere appieno delle avventure del nostro caroย Nate, e volete ingannare il tempo nell’attesa dell’uscita dell’ultimo capitolo, cosa state aspettando?