Glitchpunk Provato: quando GTA 2 viene vissuto da un androide

Glitchpunk Provato Versione PC| Se ci dovessero chiedere di associare un tema specifico per ogni anno, sicuramente quello del 2021 sarebbe il cyberpunk. Sin dal lancio del titolo di CD Projekt si sono susseguiti svariati titoli ambientati in queste distopie futuristiche a base di ambientazioni urbane e modifiche al corpo umano. Glitchpunk, sviluppato da Dark Lord e pubblicato da Daedalic Entertainment, prende i punti chiave di questo tipo di narrativa e li unisce ad un gameplay ispirato ai grandi classici con visuale a volo d’aquila. Oggi noi di VMAG analizzeremo insieme a voi tutti i pregi e i difetti che siamo riusciti a riscontrare in questa fase di early access, iniziamo subito!

Glitchpunk

Performance problematiche

La prima cosa di Glitchpunk che salta all’occhio è, purtroppo, l’ottimizzazione. Il titolo ha dei tempi di caricamento molto lunghi, al primo avvio ci siamo ritrovati ad aspettare fino a tre minuti prima di poter entrare in partita. In gioco la situazione non migliora di molto. La durata dei tempi di caricamento rimane estremamente lunga anche durante le partite, inoltre Glitchpunk soffre molto di cali di frame. Quest’ultimo problema si sente tendenzialmente in maniera costante durante le nostre esplorazioni, tuttavia si fa particolarmente pesante nelle fasi di guida. Se il nostro personaggio si trova a bordo di un veicolo il gioco ne soffre terribilmente, ci è risultato impossibile spostarci da un posto all’altro senza riscontrare nemmeno un calo. Il gioco non è neanche esente da bug, sebbene questo sia abbastanza normale in fase early access.

 

Alcuni aspetti da migliorare

Glitchpunk è un chiaro omaggio a titoli quali GTA 2, open-world caotici con visuale dall’alto. Sebbene si appoggi su basi sicuramente solide, il gameplay del gioco va rivisto sotto alcuni aspetti. Parliamo subito di quello che dovrebbe essere sistemato con assoluta priorità: il sistema di guida. Guidare un veicolo all’interno di Glitchpunk non è un’esperienza esattamente piacevole, in quanto risulta estremamente proibitiva. Oltre a risentire dei già citati cali di frame, controllare la direzione del mezzo è molto faticoso.

Prima di procedere bisogna dire che, durante il primo giorno di early access, Dark Lord ha rilasciato un aggiornamento che ha migliorato non solo la stabilità ma anche l’utilizzo dei trasporti. Prima di suddetto update guidare era direttamente impossibile, si faceva prima ad andare a piedi. Adesso la situazione è di gran lunga migliorata, quindi sebbene non sia ancora un sistema definibile come ottimale possiamo affermare che gli sviluppatori ne sono al corrente e ci stanno lavorando. Se continuano su questa strada, siamo sicuri che riusciranno a venire a capo del problema.

Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale bisogna aprire una parentesi a parte. Ci è capitato varie volte di assistere a pedoni che, di loro spontanea volontà, decidono di lanciarsi contro la nostra auto (anche quando è ferma) e di perdere la vita in questa maniera. Questo comporta una sola cosa: la polizia che parte alla nostra ricerca e che non si fermerà fino a quando non rimarremo stesi a terra. Le forze dell’ordine in questo gioco sono praticamente inarrestabili, una volta presi di mira la nostra unica possibilità di salvezza è raggiungere velocemente un meccanico e cambiare la verniciatura del mezzo per poter essere persi di vista.

Glitchpunk

Far cadere anche solo un livello di ricercato è praticamente un’impresa, perché l’indicatore si abbassa molto lentamente e la polizia si ritrova praticamente ad ogni angolo. Se aggiungiamo che una volta visti il livello di ricercato si riempie nuovamente, capite bene che l’unica opzione è appunto il meccanico. Suggeriamo di rendere la polizia leggermente meno esasperante, o quantomeno di far abbassare il livello un po’ più velocemente.

Un altro problema di Glitchpunk riguarda la mappatura dei comandi. Esso è stato strutturato per funzionare sia con mouse e tastiera che con gamepad, tuttavia se deciderete di utilizzare quest’ultimo avrete non pochi problemi. Anzitutto non viene specificato in gioco a quale tasto della tastiera corrisponda il pulsante del controller. Se vogliamo, ad esempio, interagire con un oggetto il gioco non ci comunicherà di utilizzare il pulsante A, ma il tasto E, quindi non c’è modo di sapere quale sia l’abbinamento salvo procedere a tentativi o andando a guardare direttamente nel menu opzioni. Inoltre alcuni comandi non sono stati mappati, quindi al primo avvio bisogna procedere ad abbinarli a mano.

Sistema di fazioni

Una feature molto interessante di Glitchpunk è il sistema di fazioni. Nella porzione di gioco da noi testata abbiamo avuto la possibilità di interagire con svariate bande. Quello che aggiunge grande variabilità al gameplay è non solo il modo in cui queste ultime interagiscono tra loro, ma anche come si comportano con il nostro avatar in base alle scelte che compiamo.

Ogni singola fazione ha delle missioni proprie che, se compiute, possono far alterare i gruppi rivali. Se i nostri rapporti con uno dei suddetti deteriorano troppo, ad un certo punto ci ritroveremo tutti i suoi membri ad aprire il fuoco a vista appena passiamo. Inoltre le nostre relazioni influenzano anche la partita sul lungo termine, in quanto Glitchpunk prevede diversi finali. Questa idea ci è sembrata parecchio interessante e la riteniamo uno dei punti forti del titolo.

Il gameplay dei grandi classici, con qualche aggiunta interessante

Come già accennato prima, Glitchpunk trae grande ispirazione dai capitoli di GTA a visuale a volo d’aquila. In gioco possiamo trovare tutti i punti forti che hanno reso immortale il lavoro di Rockstar: grande quantità di armi e veicoli, missioni molto variegate e caos a non finire. Tuttavia il titolo di Dark Lord non è un clone qualunque di GTA in quanto si differenzia non solo per la sua componente ruolistica, ma anche da alcune particolari scelte di gameplay.

Anzitutto il nostro personaggio ha la capacità di hackerare diversi dispositivi elettronici, cosa che ci consente di agire in maniere molto più ragionate del classico aprire il fuoco sui passanti. Grazie a questa meccanica è possibile ad esempio influenzare i nostri nemici a nostro vantaggio, magari spingendoli a combattersi tra di loro. Un’altra caratteristica interessante riguarda i potenziamenti. Il nostro personaggio è un androide che ha acquisito una coscienza, dunque essendo macchine abbiamo la possibilità di poter migliorare le nostre capacità tramite degli upgrade al nostro corpo.

Sotto questo punto di vista possiamo notare come Glitchpunk attinga a piene mani ai canoni della narrativa cyberpunk, riuscendo a trovare un equilibrio interessante nelle sue meccaniche.

In conclusione Glitchpunk ha un buon potenziale in sé, ma c’è ancora un bel po’ di lavoro da fare. Il titolo ha un gran bisogno di essere rivisto a livello di ottimizzazione, i caricamenti estremamente lenti ed i vari cali di frame rendono l’esperienza a tratti frustrante. Il sistema di guidanecessita di un perfezionamento. L’intelligenza artificiale gioverebbe di qualche fix e gli inseguimenti con la polizia dovrebbero essere resi leggermente meno ostici. Il gameplay, ispirato profondamente ai primi capitoli di GTA, riesce ad essere interessante e il sistema di fazioni aumenta molto la giocabilità di Glitchpunk. Se Dark Lord riuscirà a sistemare i problemi attualmente presenti nel titolo, siamo sicuri che riuscirà a trovare il suo posto all’interno del mercato.

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