Relive: quando il videogame didattico diventa sci-fi

I videogame aiutano la mente, i videogame aiutano l’emotività, ma possono i videogame aiutare l’apprendimento delle elementari pratiche di pronto soccorso? No, non proprio, ma possono tentare di risvegliare l’interesse nella medicina. Quest’oggi concentreremo le nostre attenzioni su un gruppo insolitamente vicino, una truppa di bolognesi che diffonde il proprio operato col sobrio appellativo di Studio Evil. A discapito del nome, non si tratta di una mandria di satanisti pazzoidi (la cosa più perfida che hanno ideato è il videogioco basato sui lavori di Sio… ma si, quello stramboide che usa YouTube per lamentarsi del colore marrone), bensì di abili programmatori che hanno messo il loro talento anche al servizio di nobili scopi. Nel caso specifico parliamo di Relive, un titolo fantascientifico nel quale si affrontano sfide e enigmi nel tentativo di sopravvivere a una disastrosa base marziana, il tutto impreziosito dal fatto sia reperibile dalla rete a costo zero.

Sarà che le mie aspettative dai programmatori italiani si fermano a "Zero Comico", ma Relive è seguito con una cura notevole.
Sarà che le mie aspettative dai programmatori italiani si fermano a Zero Comico, ma Relive è seguito con una cura notevole.

Generato in collaborazione con l’Italian Resuscitation Council, Relive si impone di sensibilizzare il pubblico evidenziando quanto sia importante padroneggiare le corrette tecniche di rianimazione cardio-polmonare, pratiche ancora oggi celate ai più da una coltre di mistero o, peggio ancora, emulate basandosi su conoscenze acquisite da telefilm di bassa lega. Ovviamente il navigare su Marte in un mondo futuribile a base di naniti non riuscirà mai a trasmettere tutte le nozioni di cui si necessita per salvare una vita, ma magari, con la giusta diffusione, l’opera di Studio Evil potrebbe invogliare donne e uomini di ogni età a intraprendere corsi specifici che permetteranno loro di reagire con prontezza a malori imprevisti nell’attesa dell’arrivo di un’ambulanza. Non possiamo che appoggiare l’iniziativa e diffondere a nostra volta il progetto, invitandovi a dare un occhio al trailer o, meglio ancora, a scaricare il tutto per farvi una partita dal retrogusto formativo.

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