E’ dal lontano 1995 che i fan del J-RPG trovano nell’intramontabile e colorata saga dei Tales Of un compagno fedele, un intrattenimento ben caratterizzato e un gameplay che riesce ad essere sempre molto fedele a sรฉ stesso; a vent’anni dal rilascio di Tales of Phantasia, primo capitolo di questa serie a vedere la luce, ancora riusciamo a toccare una sorta di filo conduttore, una firma che ci permette di riconoscere e collocareย a colpo d’occhio tutti e quindici quei titoli cosรฌ familiari tra loro, ma ciascuno contraddistinto da una propria trama, protagonisti dall’invidiabile spessore, ed uno stile di gioco tutto suo che, nonostante si migliora e siย evolve anno dopo anno, mai si tradisce, rimanendo sempre quello che conosciamo e apprezziamo. In concomitanza della ventesima candelina da spegnere, Tales of Zestiria fa il suo trionfale e altosonante arrivo in scena, pronto a vantare un Combat System frenetico e veloce misto ad una trama che sร di giร visto, ma volutamente, in quanto riconducibile a quei capitoli ormai datati ma che hanno letteralmente fatto la fortuna della saga, primo tra tutti Tales of Symphonia e il giร citato Phantasia.
https://www.youtube.com/watch?v=DSQV-NkWGOk
Iniziamo con il dire che Tales of Zestiria รจ un prodotto che nasce per PlayStation 3 e che รจ stato rilasciato in madrepatria il 22 gennaio del corrente anno; a noi miseri occidentali, per rendere piรน appetibile l’acquisto, viene servito riscaldato conย una collector edition anche ricca e simpatica, maย un’interrogativa versione PlayStation 4 che non migliora assolutamente niente, se non la grafica in modo quantomeno impercettibile e, fuori da ogni discussione, anche piuttosto inutilmente, presentandoci cosรฌ un gioco cross-platform che, come sempre, risulta tanto forte per la passata generazione quanto debole nella corrente.
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Un J-RPG davvero degno del nome che porta, capace di racchiudere in sรฉ tutti gli elementi che in vent’anni di storia hanno reso famosa la saga dei Tales Of, impreziosendola intelligentemente e spianando la strada ai capitoli che verranno
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Una premessa scoraggiante, non c’รจ che dire, ma se si riesce a vedere oltre e chiudere un occhio si puรฒ scorgere un J-RPG davvero degno del nome che porta, capace di racchiudere in sรฉ tutti gli elementi che in vent’anni di storia hanno reso famosa la saga dei Talesย Ofย e, contemporaneamente, introdurne di nuovi senza stonare assolutamente, anzi impreziosendola intelligentemente e spianando la strada anche ai capitoli che verranno e sappiamo essere giร in fase di sviluppo (si Tales ofย Berseria, stiamo parlando di te).
Nei panni di Sorey, un ragazzo umano raccolto e cresciuto da un piccolo e sperduto villaggio abitato da soli serafini, entitร spiritiche e misericordiose capaci di essere viste solo da quei pochi esseri dotati di un’aura forte e particolare, ci troveremo a vestire i panni del Redentore e ad affrontare una schiacciante responsabilitร , enormemente piรน grande di noi, ma con l’aiuto di persone fidate, alleati coraggiosi e irriducibili, pronti a prestarci la loro forza per sbaragliare la Malevolenza, un’energia oscura che altri non poteva essere se non il male racchiuso nel cuore delle persone e di cui il Dominus della Catastrofe, nostro nemico giurato, si fa spada e scudo.
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Tales of Zestiria fa della semplicitร della sua trama una carta vincente, capace di mascherare la sua intenzionale prevedibilitร con un racconto tanto ben noto quanto globalmente apprezzato, gradevole e intramontabile
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Se da una parte รจ vero che la storia non brilla affatto di originalitร e risulta spesso fin troppo prevedibile, dall’altra va sottolineata, in positivo, la sua assoluta linearitร : impreziosita da protagonisti estremamente ben caratterizzati, con una personalitร distinta ed un ruolo proprio, da siparietti divertenti e simpatici che non spezzanoย il climaย della trama eย che si fondono abilmente all’interno della storia, e da una sottile e gradevole continuitร che non ci fa mai dimenticare il nostro scopo o la nostra meta anche durante la piรน sperduta delle missioni secondarie, Tales of Zestiria fa della sua semplicitร una carta vincente, capace diย mascherare la sua intenzionale prevedibilitร con un racconto tanto ben noto quanto globalmente apprezzato, gradevoleย e intramontabile.
Tutt’altro discorso per il suo gameplay che, come abbiamo accennato precedentemente, nonostante risulti fedelissimo all’impronta che gli appartiene, riesce ad aggiungere gradevoli e inediti dettagli pronti a fare la differenza senzaย disconoscersi dallaย saga. Iniziamo con il parlare dell’open world, mappe incredibilmente vaste e sature di dettagli, avversari e tante cose tutte da scoprire, che siano punti di interesse, erbe da raccogliere, casse da aprire o rovine da esplorare; in Tales of Zestiria รจ infattiย innegabile l’impegno che รจ stato rivestito nella creazione delle ambientazioni, tanto belle da vedere quanto interessanti da visitare, riducendo inoltre i caricamenti e andando a migliorare ulteriormente quella sensazione di continuitร di cui sopra.
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Nonostante risulti fedelissimo all’impronta che gli appartiene, Tales of Zestiria riesce ad aggiungere gradevoli e inediti dettagli pronti a fare la differenza senza disconoscersi dalla saga
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Ulteriore elemento assolutamente apprezzabile e che siamo piรน che felici di accogliere nella saga รจ la zona di combattimento: differentemente dai titoli precedenti in cui, durante uno scontro, si veniva catapultati in una sorta di arena non interagibile, da ora le battaglie prenderanno luogo nel punto esatto in cui entriamo in contatto con l’avversario, andando cosรฌ a prendere in considerazione anche tutti quegli ostacoli presenti nella mappa; se attireremo il nemico in uno stretto corridoio e daremo inizio allo scontro proprio lรฌ, quella sarร la nostra arena e potremo utilizzare quegli stretti spazi a nostro vantaggio o svantaggio. Se da una parte questa novitร ci fa piacere e non esito a valutarla positivamente, dall’altra รจ anche vero che deve essere aggiustata notevolmente: proprio negli spazi di un certo tipo, in cui sarebbe possibile eseguire combo, trappole e strategie, il tutto viene spesso vanificato da una telecamera che male si sposa a questo tipo di azioni e che entra letteralmente nel panico quando ci troviamo in spazi stretti o ridotti, nascondendo alleati e avversari alla vista e portandoci cosรฌ in un palese svantaggio. Fortunatamente episodi di questo tipo non sono troppo frequenti e la maggior parte dei casi possono essere piรน o meno evitati se decidiamo di spostare il combattimento in zone piรน usuali, ma รจ d’obbligo chiedersi, a distanza di otto mesi dal rilascio in Giappone e con in mano una versione “migliorata” per PlayStation 4, per quale arcano motivo un problema simile continui ad esserci, e di tempo e mezzi ne hanno avuti direi.
Il Combat System รจ sicuramente qualcosa che merita lodi incontrastate: il classico e fedele LMBS (Linear Motion Battle System) rimane a caratterizzare e firmare anche questo titolo, ma viene impreziosito tanto dall’ambiente circostante, come spiegato prima, quanto dalla possibilitร di fonderci con i nostri fidati serafini elementali, dando cosรฌ vita a combo ed arti nuove, potenti e pronte a creare catene di attacchi che solo i piรน esperti e veterani giocatori riusciranno a maneggiare adeguatamente, risultando una novitร e una sfida interessante tanto per le nuove reclute quanto per i soldati piรน temprati. Le fusioni riescono a dare una vera e propria svolta ad ogni tipo di combattimento, tanto quelli casuali quanto quelli con i boss, ma non sono affatto obbligatorie, nรฉ tantomeno difficili o rare da eseguire: una particolare Barra Esplosione, caricabile infliggendo e subendo danni, ci mostrerร quando potremo effettuare questa e numerose altre azioni speciali, come le Arti Mistiche, veri e propri super-colpi,ย capaci di sbaragliare anche il nemico piรน insistente.
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In men che non si dica si riuscirร a prendere dimestichezza con il sistema di statistiche e combattimento, permettendoci scontri incredibilmente belli da vedere quanto soddisfacenti da vincere
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Esseri Umani e Serafini, inoltre, disporranno di tipologie di attacchi ben distinti, capaci di contrastarsi o potenziarsi secondo gli usi, andando cosรฌ a creare ulteriori possibilitร di concatenazione e strategia; proprio quest’ultimo elemento รจ estremamente sviluppato all’interno di Tales of Zestiria, permettendoci svariati modi per personalizzare i nostri schemi di combattimento: l’equipaggiamento, infatti, disporrร di diversi slot in cui potranno essere applicati dei particolari power-up contraddistinti da una specifica runa, e ciascuna runa trova il proprio posto all’interno di una tabella che permetteย bonus e allineamenti atti al miglioramento di determinate statistiche, parametri, danni o affinitร . A tutto ciรฒ viene aggiunta la possibilitร di personalizzare ulteriormente le statistiche dei nostri protagonisti e renderli ciรฒ che preferiamo: vogliamoย il redentoreย specializzato nell’attacco magico? Si puรฒ. Vogliamo la serafina della terra votata al supporto e alla guarigione? Si puรฒ. Il tutto รจ merito tanto degli slot e delle statistiche per ogni equipaggiamento, quanto per le piantine citate precedentemente, capaci di incrementare un particolare attributo per volta: estremamente facili da reperire in quanto sparse per tutto il continente e pronte a ricrescere dopo non molta navigazione. In men che non si dica si riuscirร a prendere dimestichezza con il sistema di statistiche e combattimento, tanto difficile da leggere quanto intuitivo da utilizzare, permettendoci scontri incredibilmente belli da vedere quanto soddisfacenti da vincere.
In definitiva Tales of Zestiria riesce ad essere assolutamente fedele tanto alle promesse fatte quanto alla propria identitร : una storia giร vista e poco sbalorditiva che riesce perรฒ a risultare piรน che gradevole grazie alla sua semplicitร , linearitร ย e ad un cast estremamente ben caratterizzato e assortito, un sistema di esplorazione libero ed aperto, arricchito da tante missioni secondarie, enormi mappe tutte da scoprire, punti di interesse, oggetti preziosi, dungeon segreti,ย mini-boss sparsi per ogni doveย ed un fascino in perfetto stile Tales Of, ed infine un sistema di combattimento estremamente personalizzabile ed incredibilmente bello da vedere e giocare, che mostra segni di evoluzione pur rimanendo fedele alla propria firma e che non cede alla ripetitivitร neanche dopo oltre sessanta ore di gioco, sono tutte caratteristiche che mi fanno apprezzare considerevolmente questo prodotto, permettendomi di chiudere un occhio o due su quelle pecche che non vanno a danneggiarlo troppo ma che riescono comunque a dire la propria, come una telecamera non sempre capace di seguire l’azione come dovrebbe o una grafica che puรฒ essere considerata accettabile e piacevole unicamente per console di scorsa generazione.
Nonostante questa saga non sia globalmente conosciuta e apprezzata quanto quella di Final Fantasy o Dragon Quest, รจ bello vedere come a distanza di ben venti anni dal loro primo titolo e con quindici capitoli principali pubblicati,ย rimangano fedeli alla propria identitร ,ย rifiutandosi di stravolgere e capovolgere tutto pur di abbracciare quanto piรน pubblico possibile; Tales of Zestiria voleva essere una torta di compleanno capace di riportarci a quei capitoli del passato che hanno fatto la storia della saga, introducendo a suo tempo elementi che gli permettono di essere a passo con i tempi e ampliare, senza tradire, l’offerta di gioco, ed รจ innegabile che con questo titolo siano (quasi) perfettamente riusciti a farlo. E’ un peccato, perรฒ, questo continuo e perpetuo timore nei confronti della next-generation, come ci dimostrano anche i lavori per il sedicesimo titolo, Tales of Berseria, che sarร un prodotto cross-Platform: รจ giusto prendersi i propri tempi e tastare adeguatamente il terreno, ma di questo passo potrebbe uscire un Tales Of per PlayStation 4 quando ormai il resto del mondo l’avrร riposta nella scatola per dedicarsi alla realtร virtuale!