Oggi spesso si sente parlare di rivoluzione digitale, di industria 4.0, di innovazione all’interno delle imprese. Ebbene sì, si tratta di un argomento centrale nel dibattito internazionale, alimentato ancor di più dalla pandemia di COVID-19, che ha reso maggiormente evidente la necessità della digitalizzazione e dell’utilizzo di strumenti tecnologici più avanzati nella gestione delle imprese.
Volendo dare una definizione di industria 4.0, la si può definire come quella serie di operazioni volte all’automazione industriale, attraverso l’utilizzo di tecnologie di nuovo sviluppo, finalizzate sia al miglioramento delle condizioni lavorative, sia alla creazione di modelli di business che aumentino la produttività. Le tecnologie che si legano all’industria 4.0 sono connesse all’utilizzo di cloud, della realtà aumentata, dell’intelligenza artificiale, di strumenti per l’analisi dei big data anche con partner Microsoft e delle interazioni tra l’azienda ed i propri clienti.
Sgravi fiscali per la transizione 4.0
Anche il governo italiano ha recepito l’interesse verso questa rivoluzione industriale inserendo nella legge di bilancio 2021 degli sgravi fiscali dedicati. Lo sgravio previsto offre la possibilità di una fruizione divisa in tre quote annuali equivalenti ed è dedicata alle imprese con un massimo di 5 milioni di euro di ricavi. Il credito d’imposta viene diviso nel seguente modo: sgravio del 6% sull’acquisto di nuovi macchinari fino ad un totale di 2 milioni di euro, iper-ammortamento per l’acquisto di macchinari dedicati all’industria 4.0 del 40% fino a 2,5 milioni di euro e del 20% dal 2,5 milioni a 10 milioni. È previsto inoltre uno sgravio del 15%, fino a 700 mila euro, per l’acquisto di software 4.0, questo sgravio può essere fruito in tre quote annuali. Le agevolazioni fiscali sono dedicate anche alla formazione 4.0, infatti sono previsti degli sgravi del 30% per le piccole imprese, del 40% per le medie imprese e del 30% per le grandi imprese, per tutte e tre invece sarà del 60% per i lavoratori svantaggiati.
Gli strumenti dell’industria 4.0
Tra gli strumenti di maggiore rilievo all’interno dell’industria 4.0 troviamo certamente il cloud computing, ossia quel servizio grazie al quale si possono utilizzare hardware, software, strumenti di archiviazione e backup ecc. Il cloud incarna al meglio quelle che sono le caratteristiche della rivoluzione 4.0 poiché contiene al suo interno dei servizi che risultano fondamentali per la digitalizzazione e per lo sviluppo produttivo delle industrie, come ad esempio l’intelligenza artificiale o gli strumenti di analisi dei big data. In particolare, il cloud computing appare molto conveniente per le piccole e medie imprese, in quanto permette l’utilizzo di software e database abbattendo di molto i costi di gestione.
Come funziona il cloud computing
Il cloud computing ha un funzionamento di base abbastanza semplice. Si tratta di un sistema in abbonamento mensile che permette l’utilizzo di alcuni particolari strumenti, l’abbonamento ovviamente può essere modulato in base alla tipologia di servizi che necessitino all’azienda.
Con la sottoscrizione dell’abbonamento si può accedere alla piattaforma ed utilizzare strumenti di archiviazione, i software che altrimenti si sarebbero dovuti acquistare e tanto altro.