Ys IX Monstrum Nox Recensione Steam | Come iniziare a parlare di una saga consolidata e ricca di titoli come quella di Ys? Frutto primigeno del genio del team di Nihon Falcom, si tratta di un franchise che potremmo definire a pieno titolo un vero e proprio capostipite esemplificatore dei JRPG o del gioco di ruolo hack n’slash in sé. Una serie di opere che dal 1987 ad oggi ci fornisce regolarmente dei giochi ricchi di contenuti non solo nel piano narrativo, dove c’è la linfa vitale del genere, ma anche e soprattutto nelle meccaniche di gameplay fluide e per nulla macchinose già nelle prime iterazioni della serie. Noi di VMAG abbiamo avuto modo di recensire la versione Steam dell’ultimo arrivo della raccolta: Ys IX Monstrum Nox, rilasciato inizialmente su PlayStation 4, adesso disponibile anche su Nintendo Switch, Stadia e Steam.
L’odissea ha i capelli rossi
Il protagonista centrale di questa nuova avventura – dobbiamo dirlo, completamente separata e distaccata per la maggiore dalle vicende di tutta la trama, anche per la maggiore di quella di Ys VIII: Lacrimosa of Dana – è come sempre il povero Adol Christin, giovinetto dai capelli rossi con la sfortunata sorte di capitare sempre nel momento peggiore in tutti i luoghi in cui si ritrova; determinato a guadagnarsi da vivere come esploratore, il poveretto ha viaggiato in lungo e in largo per le lande di Ys vivendo grandi (dis)avventure, facendo molte amicizie importanti e dando modo al giocatore di immergersi nella lore del franchise. Anche questa volta non accade in maniera troppo diversa, con un espediente un po’ comune ma comunque ben implementato che vedrà il nostro protagonista incarcerato nella leggendaria città prigione di Balduq.
Non lo sa il nostro eroe, ma anche questa volta il suo destino lo attende, anche in questa apparentemente ineluttabile galera in cui dapprima si troverà smarrito; da solo, vittima di costanti interrogatori da due potenze in proverbiale contrasto. La verità però è proprio che il nostro Adol non è collegato in nessun modo ai fatti tragici che lo hanno visto protagonista di ogni memorabile fatto legato alla sua persona – si trovava lì ed è incappato nelle conseguenze negative di ogni evento. Si tratta di un elemento oramai tradizionale nella saga, che viene riflesso egregiamente anche in questa versione: un dettaglio apparentemente insignificante ma in verità molto importante, in quanto riesce a ricollegarsi ad un impianto meta-ludico che il cultore di Ys ha oramai ben consolidato e a cuore.
La trama in sé è in una certa misura discostante dalla tradizione del franchise, virando su pieghe più oscure e traverse rispetto ad una storia standard della saga: questo potrebbe essere senza dubbio sia un bene che un male, in base al nostro grado di conoscenza della lore e del worldbuilding di Ys, ed in più, potrebbe contribuire con risultati eterogenei al nostro grado di apprezzamento dell’opera nel suo complesso. In generale, possiamo dire che tutte le storie di questo episodio delle cronache dell’opera verteranno sulla città e i suoi abitanti e la reazione di diversi personaggi giocabili alla maledizione del Monstrum, che muta chi ne viene colpito in un Crimson Demon, una creatura molto potente ma temuta, cosa che di certo i fruitori apprezzeranno.
La maledizione di Monstrum colpisce ancora
Focalizzandoci sul gameplay di Ys IX: Monstrum Nox in sé, certamente non possiamo far altro che rivolgere un cenno ossequioso a coloro fra i nostri lettori che maggiormente conoscono questa saga, ricca di corsi e ricorsi, di incontri e scontri e soprattutto di preziosi spunti di riflessione per tutto il gioco di ruolo e il videogioco in sé. Chi fra di voi conosce i titoli più recenti saprà bene che questa non viene scelta per la sua avanguardia tecnica o superiorità in termini di scene e animazioni fluide, ma piuttosto, per una storia che cattura in maniera molto rapida anche i novizi al JRPG, dando modo di sperimentare sulla propria pelle le vicende dei suoi carismatici e ben caratterizzati protagionisti. Eppure, come sempre, non è solo l’oro ciò che luccica, in quanto non si può riflettere su Ys senza citare proprio il comparto tecnico che soffre molto da una scarsa innovazione.
Come è prevedibile per un GDR, in maggiore enfasi per un gioco di ruolo orientale, sono le quest e le cutscenes il motore narrativo principale dal quale sublima tutto il godibile di Ys IX: Monstrum Nox. Superata la roccambolesca fase della fuga di Adol per noi fruitori si apre un arco narrativo in cui il nostro rosso preferito dovrà ambientarsi ad una maledizione che è anche una benedizione, ovvero quella del Crimson King, una sorta di “stand”, se vogliamo metterla alla JoJo, in cui il nostro malcapitato si ritroverà imprigionato e obbligato da una misteriosa maga dalle sembianze ignote di combattere assieme ad altri eroi uniti dal fato nel Grimwald Nox, una dimensione demoniaca in cui la notte emergono creature… abominevoli.
In termini di combattimento, vero punto di forza e di catasterizzazione di Ys IX: Monstrum Nox, ritorna direttamente da Ys: The Oath in Felghana e Ys Origin (che abbiamo recensito qui) la ben pensata meccanica della Boost mode, che vede i personaggi che comanderemo incrementare i loro danni e potenza ad ogni colpo andato a segno; la classica barra del furore o della combo, se vogliamo definirla in questo modo, che si sposa bene con delle mosse ispirate ed incalzanti e dei minion variegati. Il vero punto degno di nota per l’opera (e per tutte le altre di Ys in sé) è però la raccolta di boss da combattere ad ogni stage, tutti ben caratterizzati e variegati secondo tradizione, che daranno filo da torcere e soddisfazioni a tutti i fruitori.
Un porting imprigionato a Balduq?
Se chi ci legge ha già giocato alla versione PlayStation, probabilmente ricorderà che già nel 2019 Ys IX: Monstrum Nox non brillava per il comparto tecnico, da molti esponenti della critica ritenuto superato, specialmente in termini di visual e grafica; ma si tratta di una critica che a nostro parere è malposta e forse anche un po’ infantile – Ys come franchise, questo porting per quel che vale, ha un appeal consolidato e riconoscibile, mirato a chi ricorda con piacere gli anni passati. Una grafica sicuramente stagionata ma comunque perfettamente adatta al setting e al tono del mondo di gioco, un mondo certamente collegato all’estetica anime tanto cara oramai non solo al mondo asiatico ma in termini globali.
Rispetto alla trasposizione destinata a Nintendo Switch, il porting di Ys IX: Monstrum Nox destinato ai PC sembra godere maggiormente di cure e un trattamento migliore, specialmente dal punto di vista della gamma e dell’antialiasing che in quella per la console ibrida Nintendo erano entrambe due zone carenti. Il titolo non soffré di cali di frame o particolari dolori, né dal fronte dei bug, né da quello di cattive sorprese, finendo per offrire un’esperienza ruolistica di Ys all’utenza lontana dal mondo console senza intoppi.
La versione PC di Ys IX: Monstrum Nox è una buona derivazione di un’opera che già nel 2019 era stata vista principalmente con favore dalla critica, premiata specialmente per il suo mix vincente di azione incalzante, una storia ricca e stimolante per il giocatore e per il suo approccio rinfrescante ad una saga granitica come quella di Ys in cui militano appassionati molto esperti e ricchi di esperienze con la raccolta di opere. Questi punti di forza si mantengono anche in questo porting che non si discosta troppo, in termini di pro o contro, rispetto al titolo madre per console Sony.