Chivalry 2 Recensione Versione PC | Saremo onesti: talvolta, i videogiochi possono essere fuori di testa, ma non perché il gameplay risulta complicato e assurdo o la trama è confusa e priva di senso. Al contrario, molti aspetti del titolo sono oggettivamente belli dal punto di vista dell’esperienza del giocatore; ma allora perché talvolta sono fuori di testa? Semplice: per il fatto che non si capisce niente, ma nel senso positivo. Spiegare a parole è davvero complicato, ma Chivalry 2 riassume questo concetto alla perfezione: un multiplayer che arriva a contare fino a 64 giocatori presenti nella stessa mappa dove si scannano a vicenda per accaparrarsi la vittoria, urlando, imprecando e uccidendosi a colpi di fuoco, frecce, spadate o teste mozzate. Rispetto al suo predecessore, Chivalry Medieval, i ragazzi che hanno sviluppato i titoli, Torn Banner Studios, hanno migliorato incredibilmente la prestazione di gioco, aggiungendo nuove feature che i giocatori hanno apprezzato più che mai.
Nonostante il gioco sia uscito su tutte le piattaforme, purtroppo la versione su PC è esclusiva di Epic Game Store, cosa che sicuramente non è piaciuta a molti utenti, ma questa è stata una furba e saggia mossa da parte della compagnia, visto che il successo del titolo è innegabile. Ma oggi, vogliamo sapere se Chivalry 2 si merita tutta questa reputazione e fama, e quindi, senza ulteriori indugi, vi do il benvenuto nella recensione del gioco da parte di VMAG. Buona lettura!
La “storia” di due fazioni che proprio non si piacciono
La storia in questo gioco è chiaramente visibile sotto molti aspetti, durante il corso delle partite, ma non sempre i giocatori possono cogliere la trama, e non c’è da biasimarli. Quando in una singola mappa inserisci ben 64 giocatori che ingaggiano costantemente in combattimento fino all’ultimo sangue, chiunque avrebbe difficoltà a stare dietro ad ogni singola cosa. Basta vedere due fazioni distinte, le stesse del primo titolo, che sono proprio gli Agatha (colorata di blu) contro i Massoni (colorata di rosso). Ai fini del gioco, basterebbe sapere questo, ma per chi volesse approfondire, può leggere sulle pagine dedicate all’interno del gioco, per scoprire ad esempio che l’erede al trono che difendono i Massoni nella mappa “L’assedio di Rudhelm” è Valen Malric, figlio bastardo di Re Malric, fondatore proprio dei cavalieri vestiti di rosso.
Ma qui inizia la parte più divertente: il combattimento. I giocatori hanno vasto controllo del campo di battaglia, quando ingaggiano i nemici in duelli all’ultimo sangue, potendo parare, attacchare e contrattaccare quando l’occasione arriva. Il tutorial iniziale vi spiegherà tutte le possibilità che avrete in combattimento. Ma quando scenderete sul campo di battaglia, metterle in atto non sarà affatto facile, e le prime volte potrebbe capitare che andare a testa bassa e agitare in modo pazzerello un’alabarda o una spada a due mani vi possa sembrare la cosa migliore da fare.
Lo diciamo subito, no, non è così. Su Chivalry 2 avrete tre tipi di movimento con le armi: potrete eseguire un fendente orizzontale, uno verticale e un affondo rivolto allo stomaco del nemico. In base al tipo di mossa, potrete rispondere in altri modi, e ricordatevi che gli attacchi possono essere concatenati, permettendovi di far tentennare i nemici a suon di colpi. Non c’è molt’altro da dire, ma bisogna aggiungere delle note importanti. Gli scontri uno contro uno sono molto rari, visto che la mappa è costantemente un tripudio di sangue e budella lasciate dai giocatori attorno a voi, e il più delle volte dovrete collaborare con la vostra squadra per svolgere l’obiettivo che è segnato in alto sulla vostra interfaccia, il quale dirà costantemente cosa fare, per non distrarvi dal costante combattimento. Raccogliere le parti del corpo e lanciarle contro i nemici è inoltre possibile, anche se sarebbe abbastanza disgustoso, ma dal resto, mai lasciare nulla sprecato, no?
Classi importanti da scegliere, ognuna con il suo stile di gioco
Chivalry 2 è dotato di un sistema di classi, dove ce ne sono in tutto quattro e ciascuna di esse ha tre sottoclassi. I giocatori inizieranno il gioco avendo a disposizione la prima di ogni classe, e man mano che giocheranno sbloccheranno le altre due. In tutto, abbiamo:
- Arciere: abbastanza semplice da spiegare, questa classe si basa sul tiro a distanza di archi e balestre. Impostare la camera in prima persona aiuta nella mira, mentre in terza persona è più complicato.
- Avanguardia: La linea di attacco offensiva, questa classe equipaggia armi a due mani e i suoi colpi sono lenti ma devastanti, la definizione migliore di “una buona difesa è l’attacco”.
- Valletto: consideratelo come un tuttofare, il Valletto dispone di molti strumenti per ingaggiare in combattimento i suoi avversari, equipaggiando armi a una mano e scudi per bloccare meglio i colpi.
- Cavaliere: il più resistente delle classi ma anche il più lento in termini di mobilità, il Cavaliere è una sorta di tank che riesce comunque a togliere danni numerosi se usato correttamente.
Ognuna di queste classi ha numerevoli skin da poter equipaggiare per customizzare al meglio il vostro soldato, e si potranno sbloccare usando l’oro che si ottiene nel gioco o spendendo soldi veri in microtransazioni. Elmi, corazze e addirittura l’arma stessa: le possibilità di modifica sono puramente estetiche, quindi il vostro potenziale in battaglia non aumenterà, ma un soldato ben vestito sicuramente da un’impressione migliore rispetto che ad un compare con indosso stracci e pezzi di tessuto. Come abbiamo già detto, una feature interessante del titolo è la impostazione della telecamera, la quale prevede la visuale sia in prima che in terza persona. Questo aiuta i giocatori, specialmente quelli con il ruolo di Arciere, ad avere scontri più diretti e precisi, mentre per chi si sente a suo agio avendo una visuale più ampia del campo di battaglia, la terza persona aiuta enormemente.
In termini di grafica, Chivalry 2 sa il fatto suo. Ovviamente non è nulla di speciale, considerando i titoli più recenti, ma per gestire una mole di giocatori tale abbiamo notato davvero pochi errori e problemi, ad esempio su qualche caricamento delle texture dei personaggi nei respawn, i quali risultavano “brucianti”, il che non era proprio il massimo. A livello audio, i suoni ambientali come le urla dei combattenti, le armi stesse, i frequenti corni da guerra fanno immedesimare ancor di più il giocatore nel clima da battaglia. Urlare in mezzo al combattimento è qualcosa di fenomenale, perché vi sembra di essere parte di un grande conflitto in cui avete un ruolo importante, e le vostre grida di battaglia possono mandare nel panico avversari impreparati, anche se uno dei migliori approcci per le uccisioni è sicuramente l’assassinio silenzioso.
Strategia, più arguta della vostra lama
Non ci pensiamo due volte col dirvi che la strategia è tutto, in Chivalry 2. Raramente farete scontri in solitaria, e il più delle volte verrete interrotti da alleati e nemici, pronti a dare manforte. Durante la partita, per quanto i giocatori in campo potranno essere fino a 64, riuscirete a notare quelli che si riescono a destreggiare e muoversi meglio, tra parate e colpi al momento giusto. Generalmente tengono anche all’estetica del proprio avatar, grazie anche alla fenomenale customizzazione che vi abbiamo già citato. Tuttavia, possiamo dirvi che l’elevato numero di giocatori porta ad un paio di problemi. Il primo è che, anche se i colori delle squadre sono diverse, talvolta alcune skin potrebbero disorientarvi creando confusione, senza farvi capire chi è alleato e chi è nemico. In secondo luogo, non dimentichiamoci il fuoco amico, perché esiste, e dovrete imparare a conviverci. Coloro che possiedono armi pesanti e grandi come le armi ad asta devono fare attenzione a non pestare i propri compagni, mica pensavate di essere in un mondo del tutto fantasy? Qui la logica è applicata alla perfezione, e dovrete pensare prima di sferrare colpi a destra e a manca, specialmente con alleati vicini.
Nel menù iniziale potrete scegliere se far partire il matchmaking in modalità mista con squadre da 64 giocatori, da 40, o il tutti contro tutti. Abbiamo potuto sperimentare che le modalità a squadre funzionano meglio, e la sensazione è che il tutti contro tutti sia più che altro un momento tra il relax e il non prendersi troppo sul serio: le arene con solo nemici che arrivano da ogni dove risultano infatti decisamente caotiche. In questa modalità potrete giocare solo al deathmatch, mentre nelle due miste potrete alternarle con le mappe ad obbiettivi.
In conclusione, possiamo dirvi che Chivarly 2 merita tantissimo. Il titolo è ignorante, brutale e assolutamente divertente, perché il gioco fa enfasi proprio della battaglia sul campo, dove ogni uomo è capace di compiere azioni favolose, e le sconfitte e le perdite non sono neanche di troppo peso, quindi ancora più ignorante per quanto riguarda la gioia pura. Inoltre, Tom Banner Studios ha dichiarato che il gioco verrà supportato anche post-lancio, quindi potremo aspettarci interessanti aggiornamenti futuri, che magari aggiungeranno nuove classi e chissà cos’altro. A nome di VMAG, vi ringraziamo di aver seguito questa recensione, e ci auguriamo di avervi anche in quelle future!
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