Ninja Gaiden Master Collection Recensione Versione PC | Il ninja del clan del drago Ryu Hayabusa è finalmente arrivato anche su PC con la trilogia nata dall’unione tra Koei Tecmo e Team Ninja. Con tante armi, combo, poteri e abilità da sbloccare, l’avventura di Ryu Hayabusa potrà avere inizio con il primo titolo di cui andremo a trattare, cioè Ninja Gaiden Sigma. Quest’ultimo non è la versione di Ninja Gaiden uscita prima nel 2004 per Xbox, poiché si sono persi i codici sorgente, è la remastered del 2007 uscita per PlayStation 3 e PlayStation Vita che ha preso il nome di Ninja Gaiden Sigma. Il suddetto è arrivato anche su PC in 4k tramite la Ninja Gaiden Master Collection. Sebbene visivamente sembra esserci stato un miglioramento, dal punto di vista di gameplay risulta assai rigido e tedioso, con una difficoltà eccessivamente ardua anche in modalità normale.
Ninja Gaiden Sigma: un problema di fondo
La godibilità del gameplay è dovuta dal fatto che lo spawn dei nemici non è controllato in nessun modo, per cui basta uscire da una determinata area in cui sono presenti dei nemici, che anche se vengono sconfitti, rientrare nelle zone di combattimento sarà sufficiente per farli rinascere e dare nuovamente vita al combattimento. Inoltre molti nemici risultano essere poco bilanciati sotto il punto di vista degli attacchi e dei danni poiché, anche se dispongono di soli tre mosse diversi, molto spesso opteranno solo per quella a colpo sicuro in modo da infliggervi tanto DPS senza darvi modo di rispondere.
Parlando del combattimento e più in specifico le boss fight, nella maggior parte dei casi gli avversari speciali non mostreranno mai un’apertura per permettervi di attaccarli e dovrete giocare molto sul combattimento aereo, se riuscite allo stesso tempo di assecondare il continuo cambiare dell’inquadratura poiché oltre che il boss passerete molto tempo a combattere contro la telecamera. Passando sul lato dei tutorial e spiegazioni dei comandi sono stati inseriti male rendendoli per lo più inutili. Tutti i tutorial che troverete non vi spiegheranno sui comandi e meccaniche, dato che nel testo si riferiscono direttamente all’azione costringendovi o a guardare la mappatura nelle impostazioni o a premerli uno per uno. Per quanto riguarda il doppiaggio/traduzione, è accettabile ma per chi conosce un minimo la lingua inglese noterà subito delle incongruenze tra le frasi parlate e il voice over oltre che la suddivisione delle frasi tagliate a metà .
L’ultimo argomento che va citato per quanto riguarda questo titolo è la meccanica delle armi, sia per quanto riguarda le combo che il potenziamento. Le armi si possono sbloccare trovandole in giro per i livelli, le combo vanno intuite e scoperte anche se in ogni caso si finisce per premere i pulsanti d’attacco casualmente sperando che si colleghino tra di loro nel modo corretto. Per potenziarle invece dovremo recarci al negozio e pagare in valuta ingame, il problema risiede però principalmente nel fatto che la maggior parte dei soldi che otterrete, li spenderete acquistando cure poiché, a meno che non evitate lo scontro, subirete molti danni che molto spesso risultano essere quasi inevitabili.
Ninja Gaiden Sigma 2: la rinascita
Ninja Gaiden Sigma 2 risulta essere il titolo meglio riuscito dei tre poiché vengono sistemati gli errori del titolo precedente, la rigidità dei comandi risulta meno fastidiosa, vengono introdotte meccaniche che bilanciano il gioco che aiutano il giocatore a recuperare più facilmente dalle punizioni dei nemici rendendo il gameplay godibile e avvincente con una grafica accettabile per una remastered di un titolo del 2009. Anche se il numero di cure minori e maggiori trasportabili passa da dieci a tre, non avremo bisogno di curarci troppo spesso poiché alla fine di ogni combattimento verrà ripristinata una certa quantità di HP che va a scalare con in base ai danni permanenti abbiamo subito nel combattimento. Inoltre i nemici risultano essere meno complicati da affrontare soprattutto grazie al “Kill Confirm”, cioè premendo il pulsante d’attacco pesante vicino ad un nemico senza un arto farà partire un animazione che gioca bene sull’inquadratura e sui movimenti di Ryu per finire il nemico con stile.
Parlando delle armi, anch’esse come nel primo gioco saranno trovabili esplorando la mappa e saranno potenziabili alla versione con la luce blu del negozio trovabile nei vari livelli. Le combo potranno essere visualizzate dal giocatore tramite il menù intuitivo e inoltre potranno essere intercambiate nel mezzo del combattimento attraverso il menù di scelta rapida. I boss invece risultano essere della difficoltà ottimale, lasciando il giocatore medio con poca vita costringendolo ad usare le cure, nonostante spesso e volentieri useranno lo stesso attacco anche sei volte di fila rimangono comunque perfettamente battibili al primo tentativo.
Ninja Gaiden 3 Razor’s Edge: troppi missili
Ninja Gaiden 3 Razor’s Edge risulta essere di qualità inferiore rispetto a Ninja Gaiden Sigma 2 seppure maggiore rispetto a Ninja Gaiden Sigma. Questo titolo sebbene ripropone le meccaniche positive che hanno bilanciato il secondo capitolo rispetto al primo, ha eliminato quasi completamente la possibilità di curarsi durante il combattimento. In entrambi i predecessori della trilogia era possibile curarsi tramite consumabili e delle “sfere blu” che potevano essere rilasciate dai nemici sconfitti mentre nel terzo capitolo l’unico modo attivo per curarsi è tramite il ninpo, utilizzabile solo quando la barra speciale è completamente carica. Inoltre molto spesso il giocatore si troverà a dover combattere mentre viene continuamente bersagliato da nemici con dei lanciarazzi posizionati la maggior parte delle volte in dei punti raggiungibili solo tramite l’arco che risulterà essere quasi sempre inefficace dato i nemici continueranno ad attaccare Ryu impedendogli di tendere la corda o di prendere la mira e la meccanica dell’aggancio automatico spesso non si attiva a dovere rispetto al secondo capitolo.
Le armi risultano avere lo stesso problema del primo capitolo, cioè a meno che non ci si ricorda le combo dal secondo capitolo spesso risulteranno rigide e lente quando in realtà può capitare che si effettuano delle combo lunghe e rapide senza però sapere come effettivamente le si ha svolte sul controller. I boss invece risultano essere una via di mezzo di Sigma e Sigma 2 per quanto riguarda il bilanciamento e lo spam delle mosse e sono stati aggiunti dei QTE a dividere una fase dall’altra settando dei checkpoint in caso si muoia. Spesso i boss saranno dotati di hyper armor costringendo il giocatore a cercare dei frame precisi in modo da trovare un’apertura e “stordire” il nemico per riuscire ad effettuare una combo intera senza subire eccessivi danni. Ciò che però rende sbilanciati i boss però è la possibilità che effettuino una presa che la maggior parte delle volte sarà quasi impossibile da evitare e infliggerà ingenti danni oltre che essere ripetuta spesso.
In conclusione vorremo dire che Ninja Gaiden 3 Razor’s Edge aveva un ottimo potenziale sia per quanto riguarda i combattimenti che le boss fight oltre che meccaniche secondarie molto interessanti e godibili se solo quasi ogni combattimento non fosse disturbato da nemici muniti di lanciarazzi e lanciarazzi da ogni dove. Una cosa fastidiosa che accomuna tutti e tre i titolo è il fatto che nessuno dei titoli dispone della modalità a schermo intero pertanto dovranno essere giocati in modalità finestra con la barra delle applicazioni che va a coprire il fondo dello schermo e il colore della vostra wallpaper che stonerà sulla sinistra con il resto dello schermo.