Biomutant guida: 5 cose da fare per iniziare al meglio

In questa guida per Biomutant cercherò di non parlare della diatriba scaturita da una serie di recensioni molto distanti tra loro. A prescindere dai voti ricevuti, infatti, tutte le review, e tutti i fruitori del gioco fino ad ora, sono stati d’accordo per lo meno su una cosa: Biomutant è unico nel suo genere. Di sicuro, poi, la commistione di generi, l’art direction, la grandissima quantità di missioni, NPC, armi e armature a disposizione ne fanno un gioco profondissimo; che al netto delle imperfezioni tecniche e delle indecisioni evidenti in alcuni comparti dell’esperienza, ne fanno un videogioco che farà parlare di sè ancora per un bel po’. E, soprattutto, è un videogame che necessita di attenzione nel corso del gameplay; e di guide come quella proposta in questa sede per non perdersi nei meandri di un mondo post-apocalittico vasto e imprevedibile. Ecco dunque le 5 cose da fare all’inizio dell’avventura per godersi al meglio la permanenza nel Mondo-che-fu!

Nota: cercherò, difficile, di non spoilerare i contenuti del gioco. I consigli che mi accingo a darvi, dunque, non saranno assolutamente specifici, anzi. Si tratta di un approccio consigliato estrinsecato attraverso una serie di comportamenti in game, utili per trarre, a mio avviso, il massimo potenziale dalle ore trascorse nel titolo. 

Biomutant guida

Biomutant guida: attenti alle statistiche, ma non troppo

All’inizio del gioco, sarete messi alla prova con un editor delle statistiche e dell’apparenza del vostro PG davvero particolare. Anzitutto potrete, infatti, scegliere liberamente la classe di appartenenza del vostro procione-gatto-antropomorfo, influenzando equip iniziale e una serie di statistiche e abilità attive/passive. Ma, anche, sarete in grado di modificare “la genetica” del PG, ci dice l’onnipresente narratore, a vostro piacimento. A cambiare, in base alla posizione di uno slider circolare sulle cui estremità sono poste caratteristiche di base come “forza”, “agilità”, “intelligenza” e via dicendo, sarà sia la distribuzione delle statistiche, che l’aspetto del vostro personaggio. Un procione estremamente intelligente (con stat intelligenza elevata dunque), infatti, avrà di sicuro la testa più grande e il corpo più minuto, come chiaro indicatore del fatto che ha studiato parecchio, e si è esercitato molto meno. Diversamente, un procione sollevatore di pesi avrà danni corpo a corpo molto più alti, e un corpo massiccio con la testa appena accennata, utile solo per far roteare i pugni.

L’ampissimo e difficile (volutamente) da calibrare ventaglio di possibilità che vi si para di fronte può essere straniante. E da buon RPG, Biomutant si aspetta che voi perdiate più di qualche secondo nella creazione di un alter ego che vi soddisfi nel corso delle vostre scorribande. Ma il mio consiglio, invece, è quello di “lasciar fare il cuore”, e ragionare sulle statistiche senza perderci, però, troppo tempo. Se da un lato è vero che nelle prime fasi di gioco sarete limitati dalle scelte operate nell’editor, praticamente subito vi accorgerete di quanto il PG sia flessibile; adattabile, o meglio “mutabile” in base al playstile che deciderete di seguire. Dunque, lavorate per massimi sistemi. Volete iniziare menando le mani più forte che potete? Forza è la via. Preferite sfruttare dall’inizio potenti attacchi quasi “magici” ed essere sfuggenti come foglie al vento? Intelligenza e agilità fanno per voi. Avrete tutto il tempo di specializzarvi, e ri-specializzarvi, e  ri-ri specializzarvi una volta che avrete capito come gira il mondo nell’universo Post-apocalittico di Biomutant.

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Biomutant guida: recuperate una Biotuta prima possibile

Anche se, sempre dall’editor del PG di base, potete in effetti selezionare una resistenza maggiore a determinate condizioni atmosferiche avverse in game, è meglio non correre troppi rischi. Alcune parti del mondo di Biomutant, infatti, sono caratterizzate per una estrema inabitabilità, dovuta al calore, al freddo eccessivo; o, anche, alla presenza di radiazioni o veleni nell’aria e nell’acqua. Pertanto, non affidatevi solo alla protezione offerta dalla vostra pelliccia: non basterà. Piuttosto, azzardate un ingresso nelle suddette zone venefiche, e poi uscitene prima possibile. In questo modo, nel vostro log missioni comparirà una sub-quest apposita che vi guiderà verso la biotuta più adatta per proteggervi dai danni dell’ambiente. Più comodo di così!

Oltretutto, le sub quest di reperimento delle biotute vi porteranno sempre in luoghi suggestivi e interessanti anche per il loot che otterrete nel tragitto. Quindi zaino in spalla, e pedalare!

Non perdetevi nemmeno un avamposto/segnale

Sembrerà banale, ma preferisco dirlo comunque. In Biomutant, come in ogni Open World moderno che non vi infligga una punizione inspiegabile “perché sì”, esistono destinazioni di viaggio rapido per spostarsi istantaneamente nella mappa: i segnali/avamposti. Non perdetene nemmeno uno, e quando ne scorgete in lontananza fate di tutto per arrivarci, e lasciare il vostro segnale nella storia. In questo modo, potrete ritornare in quel punto quando vorrete, senza attraversare kilometri e kilometri di mappa ogni volta. Certo, esplorare e perdersi nell’Open World è parte dell’esperienza. Ma, almeno all’inizio, forse è meglio mettersi comodi, e lasciarsi guidare…

Biomutant guida

Proseguite almeno un po’ nella trama principale prima di girovagare…

…anche perché la trama principale è davvero un’ottima guida tour! Seguendone i dendriti fin dall’inizio, infatti, potrete gestire le avversità del mondo di gioco gradualmente, senza incontrare brutte sorprese prima di quando avreste effettivamente dovuto confrontarle. Ogni zona del mondo di gioco si aprirà a voi non appena concluso il tutorial, questo va detto. E la tentazione di visitare tutto e subito in barba ai pericoli è forte, specialmente in alcuni tipi di giocatori. Ma, proprio nell’interesse di questi novelli esploratori dell’ignoto, faccio presente che esistono numerosi oggetti-chiave da ottenere in Biomutant. Alcuni dei quali indispensabili per aprire passaggi altrimenti serrati, e impossibili da superare. La frustrazione di lasciarsi indietro segreti e loot perchè non si possiede il giusto strumento di bse è enorme, e ne so qualcosa (sono un esploratore folle anche io). Però, seguendo la trama fino a un certo punto, vi saranno fornite tutte le stat e gli oggetti necessari per poter non solo esplorare in sicurezza, ma soprattutto “in completezza” ogni spazio del lussureggiante mondo di gioco.

…e poi perdetevi!

Infine, il sistema di combattimento non avrà più segreti per voi. Padroneggerete le tecniche, sarete equipaggiati a dovere e avrete dalla vostra tutti gli strumenti di base che volete per non lasciarvi alle spalle nessun oggetto, forziere, loot o miniboss. non è un confine netto quello che separa la fase di gioco “segui la trama” da quella “sei libero, vai e conquista tutto”. Ma aver camminato sulla strada maestra (la main quest) per un periodo di tempo sufficiente vi aiuterà a capire quando non sarà più strettamente necessario portare a termine le missioni basilari. E potrete, quindi liberarvi da ogni fardello e concentrarvi sul … non concentrarvi. Camminare per ogni area liberamente e senza pensieri, senza seguire per forza un pin missione e uno scopo. Senza pensare al prossimo nemico da sconfiggere o al prossimo oggetto da scoprire. Solo, e unicamente, perdervi nella natura. Ammirare gli scorci più suggestivi della civiltà perduta degli umani scellerati, le soluzioni creative dei nuovi dominatori della terra. Parlare con NPC impossibili, che sembrano appena usciti dalle pubblicità di MTV con l’uomo peloso tutto colorato che balla a ritmo.

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