Mai nascosto e mai lo nasconderò: sono un grande fan di Ritorno al Futuro e sto aspettando con trepidazione il 21 ottobre 2015, data in cui Marty McFly dovrebbe farci visita dal passato. Evidentemente non sono l’unico psicolabile che si è segnato la data, il marketing sta facendo faville per venire incontro ai fan e rimpinguare le proprie casse; dal nuovo cofanetto bluray che conterrà anche tutta la serie animata alle scarpe Nike auto-allaccianti, dalla Pepsi perfect in edizione limitata al trailer de Lo Squalo 19.
Tranquilli, non vi siete persi decine di film incentrati su temibili esseri marini, si tratta di una gag facente riferimento a una scena specifica di Ritorno al Futuro, scena nella quale il protagonista viene assalito da un (poco credibile) cartellone pubblicitario a tre dimensioni (già, nel 1985 scherzavano sul fatto saremmo divenuti ossessionati dai sequel e dal cinema 3D). Il sedicente spot cinematografico fa vedere ben poco dell’altrettanto sedicente pellicola, il narratore è troppo impegnato ad elencare la lista di episodi dai titoli sempre più esilaranti per potersi dedicare al nuovo. Per quanto il mio cuore pianga per aver perso l’occasione di vedere Lo Squalo: 50 squame di grigio non posso che encomiare le energie e le idee riposte nel festeggiare questo trentennale, facile ceda alla tentazione e mi recuperi qualche ammennicolo inutile che compensi la delusione per il tiepido trentesimo anniversario dei Ghostbusters.
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