Assassin’s Creed Valhalla Ira dei Druidi Recensione: per il Re d’Irlanda

Assassin’s Creed Valhalla Ira Dei Druidi Recensione Versione PlayStation 4| La saga di Eivor continua anche dopo l’unificazione dell’Inghilterra e la sua fama continua a crescere regione dopo regione, isola dopo isola, e insieme alla sua fama cresce anche la sua gloria. Con l’uscita del DLC Ira dei Druidi, il viaggio del vichingo continua, e questa volta lo porterà in Irlanda. Dopo che una mercante di nome Azar ha raggiunto il villaggio del Clan del Corvo chiederà di parlare direttamente con lo Jarl Eivor come messaggera da parte del Re di Dublino per organizzare un incontro tra i due. Eivor si mostrerà riluttante nell’imbarcarsi verso l’ignoto, ma cambierà idea non appena avrà letto la lettera che gli consegnerà Azar, da parte del Monarca Irlandese, figura che si rivelerà essere Barid il cugino e intimo amico di Morso di Lupo. A quel punto si imbarcherà verso l’Irlanda alla scoperta di una nuova terra, avventura e guerre.

Camminando per Dublino ci accorgeremo subito che è ancora sottosviluppata e che è un insediamento ancora molto grezzo, ma che mostra un forte potenziale sotto il punto di vista degli scambi e merci provenienti da tutto il mondo e per questo in piena espansione. Per tutto il tempo che ci troveremo in Irlanda l’attuale capitale farà da vece alla nostra Ravensthorpe, fungendo da base che potremo potenziare commerciando risorse che potremo accumulare mentre esploreremo la mappa. Infatti continuando ad effettuare scambi presso Azar oltre che ottenere collezionabili e pezzi di equipaggiamento di ogni tipo, crescerà anche il livello della città trasformandosi da un semplice villaggio portuale passerà ad essere una vera cittadina multiculturale.

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Dove c’è un re c’è politica

L’espansione di Dublino, come quella di Raventhorp, è però solo una meccanica secondaria di questo DLC- Lo spostamento di Eivor all’interno dell’Irlanda è infatti spinto da ben altro motivo. Dopo che Barid spiega al cugino che ci sono tensioni politiche complesse in corso e che come in Inghilterra anche l’Irlanda oltre a vari re che comandano sulle varie regioni c’è la figura di un Alto Re intenzionato a unire tutto il territorio sotto alla propria egemonia. Potremo infatti notare che il DLC comincia veramente solo dopo l’incoronazione di Flann Sinna come Alto Re d’Irlanda. Quest’ultimo è appoggiato da Barid come consigliere e da Eivor come guerriero, oltre che da Ciara, una misteriosa e affascinante cantatrice che fin da quando la incontreremo mostrerà un interesse amoroso verso Fauci di Lupo. Però ovviamente, tra tensioni politiche, nuove incoronazioni e culture diverse non poteva mancarci un complotto. Poco prima dell’incoronazione verremo a conoscenza dell’esistenza di qualcuno che vuole attentare alla vita del prossimo Alto Re. Deciso ad appoggiare l’uomo che per suo cugino rappresenta la speranza di un’Irlanda unita, Eivor si metterà alla ricerca dei cospiratori, scoprendo non molto dopo l’esistenza di una setta druidica chiamata Figli di Danu, che rappresenta i rimasugli di un antico ordine che porta rancore verso i cristiani per aver colonizzato nella loro terra.

Per quanto riguarda la struttura della trama e il suo svolgimento possiamo affermare che si tratta di una riproposizione più concentrata e breve della trama principale di Assassin’s Creed Valhalla. Questa volta la storia risulterà essere più lineare e meno frammentata proponendo una storyline singola anziché una per ogni regione offrendo qualcosa di più organica anche se interrotta in diversi punti da missioni secondarie. I personaggi principali sono sembrati molto meno elaborati ed intriganti rispetto a quelli presenti in Inghilterra e soprattutto monodimensionali con quasi nessuna opportunità di interagire con loro nei dialoghi per influenzare l’andamento della trama, ad eccezione solo di Ciara.

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Un DLC davvero lungo

Potremo notare fin da subito dando uno sguardo alla mappa che questo DLC sarà davvero lungo, e così infatti è stato. Sono necessarie circa dodici ore per completare solo la campagna senza contare tutte missioni secondarie e razzie che potremo effettuare per potenziare i vari avamposti per potenziare la potenza mercantile di Dublino. Anche se la campagna non offre molta varietà e la narrazione viene interrotta da missioni da missioni secondarie che dovremo completare per proseguire, viene aggiunto un maggiore livello di difficoltà alle stesse con delle condizioni opzionali. Infatti oltre che portare a termine la missione potremo decidere se tentare di soddisfare queste condizioni per ottenere ricompense doppie ritornando un po’ a ciò che erano le condizioni di sincronizzazione dei vecchi Assassin’s Creed chiedendoci cose come: non fare vittime non necessarie, non farti scoprire e non subire alcun danno.

Sebbene non manchino né attività secondarie né la componente esplorativa, sono le storyline esterne a non esserci. Assassin’s Creed Valhalla L’Ira dei Druidi purtroppo riprende la componente più arcade e tediosa del gioco principale, come il dover esplorare i punti più nascosti della mappa per trovare gli indizi per trovare i componenti dell’ordine druidico, le rocce che dovremo impilare e gli altari delle offerte. Però almeno potremo trovare nuovi tomi delle abilità armi e armature esteticamente accattivanti. Inoltre sono stati introdotti nuovi nemici, i druidi che si mostreranno più aggressivi e difficili da abbattere poiché ci attaccheranno in gruppo e mireranno ad atterrarci e distrarci con proiettili avvelenati e infuocati oltre che mandarci contro cinghiali e lupi inferociti che interromperanno i nostri attacchi. Oltre che i druidi e loro accampamenti intrisi da uno strato di nebbia allucinogena che ci ostacolerà i movimenti, potremo trovare in giro per la mappa Drengr in cerca di una morte onorevole per accedere al Valhalla.

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Tra le novità vanno notati gli avamposti commerciali, che sono dei piccoli terreni con mura circolari con poche guardie di cui potremo entrare in possesso uccidendo i banditi Pitti e trovando poi l’atto di proprietà che non si troverà mai “troppo” lontano dallo stesso, per poter dar vita a piccoli insediamenti sparsi per tutta la mappa e aumentare la crescita e la grandezza dei magazzini di Dublino. Inoltre la mappa nasconde anche delle sfide opzionali, cioè degli altari intrisi di magia che se attivati daranno inizio a un prova composta da diverse orde di implacabili guerrieri che vi daranno non poco filo da torcere. 

Un’Irlanda poco ospitale

Nel complesso, il DLC Ira dei Druidi offre una difficoltà maggiore rispetto al gioco base sia grazie alla nuova classe di nemici, sia grazie agli avamposti con ancora più vedette pronte a trovarvi al vostro primo passo falso. Anche se l’intelligenza artificiale lascia ancora a desiderare per alcuni comportamenti in fasi stealth rispetto ai titoli precedenti. Un’altra costante sarà la pioggia durante le fasi di esplorazioni, infatti vedremo poche volte la luce del sole dando quindi un colore più spento alla natura. Saranno inoltre soprattutto presenti fasi di caricamento più lunghe di quanto dovrebbero con una mediocre ottimizzazione, infatti, se lo giocherete su PlayStation 4 capiterà spesso che il gioco si freezzerà per caricare la zona nel mentre che starete a cavallo, almeno rispetto al gioco di base. Va comunque notato nel complesso che le ambientazioni sono spettacolari e che potrà risultare rilassante usare la visuale del corvo Synin per ammirare i paesaggi dall’alto o mettere la modalità “telecamera panoramica” nel mentre che si è a cavallo per godersi il verde paesaggio irlandese.

Per concludere questa recensione vogliamo fare una riflessione sia per quanto riguarda il DLC nel suo complesso, poiché personalmente abbiamo impiegato 14 per finire la campagna svolgendo anche qualche attività secondaria e possiamo affermare che secondo noi la parte più bella dell’Ira dei Druidi sono le missioni secondarie con le condizioni opzionali che danno quel tocco di ritorno alle origini con la sincronizzazione del franchise di Assassin’s creed. I nemici possono sembrare sotto molti punti di vista tediosi ma ben bilanciati rispetto al nostro livello di forza, infatti abbiamo cominciato il DLC dopo aver completato gran parte del gioco di base e raggiungendo un livello di forza pari a 317 e dobbiamo dire nonostante la differenza di livello richiesta non ci è sembrato che fosse o troppo facile o troppo difficile, contando che stavamo giocando in modalità Drengr. Infine vogliamo dire che questo DLC offre una buona quantità di contenuti aggiuntivi che vi potranno intrattenere per circa una ventina di ore e una mappa bella grande.

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