Bungie ha annunciato poco fa che nell’universo di Destiny atterreranno le microtransazioni che, a detta degli sviluppatori, non andranno ad inficiare il gameplay. Queste microtransazioni serviranno per comprare le nuove “emote”, per i neofiti i gesti del vostro personaggio.
Per questa “splendida” occasione tornerà alla Torre Tess Everis, che si occupava di fornire gli ordini riscattabili mediante i codici dal PlayStation o Xbox Games Store. I giocatori che sentivano la mancanza del NPC al punto da dedicargli video su YouTube o pagine di Facebook e Twitter potranno dunque dormire sonni tranquilli e farebbero più bella figura a dedicarsi ad altri aspetti dello sparatutto di Bungie.
Da giocatore di Destiny quale sono, sinceramente sarei maggiormente contento qualora aggiungessero delle feature e altre meccaniche da MMO, anzichè incentrarsi sullo spremere ancor di più un titolo che sta facendo la fortuna di Activision da un anno a questa parte. Ogni tanto le software house e i publisher dovrebbero ricordarsi che dietro le console e dietro i joystick ci sono delle persone con sentimenti, emozioni e livello di coinvolgimento differenti e trasversali e alla lunga, nell’ipotesi che non vengano accontentati di fronte a questa dichiarazione universale d’amore verso Destiny, si possono stufare e voltare faccia da un giorno all’altro, dimenticandosi del titolo più discusso dell’ultimo anno.
Se invece fate parte di quelli a cui la presenza di nuove emote su Destiny è del tutto indifferente, andate a leggervi la nostra recensione dell’espansione, qualora non lo abbiate ancora fatto. Voi non preferireste l’introduzione degli scambi tra giocatori, un ulteriore ampliamento del deposito e l’introduzione di contenuto/mappe tangibili inedite anzichè queste stupide emote? La cosa buffa è che The Taken King ha portato l’entusiasmo che molti giocatori avevano smarrito, ma evidentemente il dio denaro conta di più del feedback del consumatore.