Game Pro: il magazine ritorna in pubblicazione, su Readly dal 20 maggio

I più esperti sulle cronache della stampa videoludica italiana fra i nostri lettori si ricorderanno senza dubbio di Game Pro, magazine che fin da quando ha visto la luce per la prima volta nel 2007, ha trattato di critica videoludica ogni mese con fare assiduo e creativo. Per tutti coloro che si sono appassionati ai suoi contenuti e a coloro che hanno preso parte alle sue firme, c’è un’ottima novità. A ben 12 anni dall’uscita del volume numero 27, la rivista riparte insieme a Sprea Editori, con succose novità ed una nuova veste. Cambiano i tempi, le modalità, ma non la passione e la voglia di presentare il videogioco non come un semplice prodotto ma come arte e cultura, consapevoli del potenziale creativo ed espressivo di questo fenomeno sociale e tecnologico. L’appuntamento è il 20 di ogni mese su Readly Italia, dove sarà possibile sfogliare tutti i nuovi numeri a partire dal primo, il 28.

Game Pro ci farà scoprire come il nostro medium è bello da raccontare, analizzare e commentare in modo moderno; con un occhio sull’attualità e sulle novità del mondo videoludico ma il cuore anche al suo percorso. Inoltre, non sarà solo questo il grande ritorno, ma verrà anche la volta di Retrogame Magazine, la rivista dedicata ai videogiochi di una volta che si mantengono molto spesso significativi e ricchi di fascino anche al giorno d’oggi. Al suo interno troveremo novità ed informazioni su tutto ciò che ha segnato la storia del videogioco: grandi capolavori, flop clamorosi, la storia delle prime compagnie che hanno vissuto gli anni ancestrali e topici del videogioco, e tanto altro ancora.

La pubblicazione sarà realizzata dal team originale della rivista e dalla redazione di GamesVillage.it, e offirà articoli, recensioni, guide ed opinioni sui titoli del momento e le migliori esclusive sul mercato: non mancheranno occasioni di riflettere assieme circa lo stato dell’arte del videogioco e a sua direzione come medium, il tutto con serietà, dedizione ed impegno ma anche un tocco di ironia che fa sempre bene.