Hood Outlaws & Legends Recensione: per un pugno d’oro

Versione PlayStation 5

Hood Outlaws & Legends Recensione Versione PlayStation 5 | Uno dei tropi maggiormente impiegati nella letteratura, quella classica in maggiore entità, è senza dubbio quello del ladro gentiluomo. Ci sono numerosi esempi di questo archetipo in tante grandi storie di medium variegati, e negli anni, l’idea romantica di una figura a metà fra l’eroismo e il malaffare ha solleticato la mente e la creatitivà di molti autori differenti per contesto e genere. Pensiamo ad esempio al leggendario Robin Hood, eroe nazionale inglese noto per rubare ai ricchi e donare ai poveri, oppure lo stesso Zorro, un proto-eroe ben noto con una grossa taglia sopra la sua testa che si diverte a far beffe della giustizia. Ma non mancano esempi più fini come quelli della fumettistica, che ci parlano ad esempio di un malvivente tutto italiano: Diabolik.

Vicende di ladri gentiluomini sono le stesse quelle che affroteremo su Hood Outlaws & Legends, titolo esclusivo sviluppato da Sumo Digital con il contributo di Focus Home Interactive in cui calzeremo i panni proprio di una banda di delinquenti in una misteriosa ambientazione medievale dall’estetica e dalle prospettive molto evocative. Un gioco uscito da pochissimo dagli stessi sviluppatori di opere valide come Innocence: a Plague Tale e tante altre ancora, che ci offre una formula meno diffusa dei soliti PvP o PvE e che punta fin dal lancio in grande con un crossplay e sullo stesso modello di titoli come PayDay di Starbreeze Studios. Rapine e furti saranno lo stesso oggetto del desiderio anche qui; quindi, senza indugio, prepariamoci al colpo grosso!

Hood Outlaws & Legends

Il dovere di un ladro

Siamo dei banditi, dei reietti: individui ai margini della società di quello che sembra un regno medievale particolarmente duro e crudo. Con una nobiltà granitica che opprime il popolo dalle sue lussuose stanze nei castelli con i suoi cani da guardia, i militi, ed un clero abbiente e cieco ai bisogni del popolo, cosa rimane da fare per portare il pane a casa e dare speranza alla gente? Darsi al crimine, ovviamente; ed è proprio questa la storia che vedrà i nostri quattro protagonisti unire le loro forze ed i loro talenti unici al servizio degli innocenti. Stiamo parlando di Robin in persona, il ranger leader della banda, e dei suoi fidati tre collaboratori: Marianne, abile e silente assassina, John, nerboruto guerriero-fortezza e Tooke il veggente, con un sesto senso e delle abilità mistiche impareggiabili.

Faremo la loro conoscenza proprio in un breve e gradevole tutorial, davvero ben pensato e realizzato anche in termini di ambientazione per presentarci le vicende di Hood Outlaws & Legends, le meccaniche e le potenzialità di ciascun personaggio. Ecco dunque che abbiamo l’occasione di far pratica con ciascun ladro e la sua specializzazione: un cast propriamente variegato, che offre qualcosa per tutti i tipi di giocatore, che voi siate qualcuno che ama eliminare le minacce dalla distanza, o che preferiate il corpo a corpo. Il presupposto del gioco è semplice e chiaro: dobbiamo rubare ai ricchi per dare ai poveri, proprio il mestiere di Robin Hood per definizione. Ed è proprio questo che faremo, in una serie di colpi spettacolari che ci vedranno competere con una gang rivale.

Hood Outlaws & Legends

Conoscere la banda

Ogni partita di Hood Outlaws & Legends seguirà grossomodo le medesime tre fasi: borseggiare una chiave allo sceriffo, potente ierofante corazzato difficile da affrontare, aprire una camera blindata ovviamente tenuta sotto sorveglianza, ed infine, ovviamente, portare via la refurtiva caricandola su di una nave o un carro, generalmente. Un loop non troppo complesso e generalmente ben ragionato, in quanto offre un obiettivo a lungo termine chiaro – rubare il forziere – e delle vie differenti di arrivare al suo scopo, ovvero, servendosi della furtività, sfruttando le condizioni ambientali e in molti casi, anche l’astuzia. Una formula di gameplay che ha i numeri per divertirsi e divertire mettendo i giocatori di squadre opposte a contatto nel cosiddetto PvPvE, in cui non sono solo gli altri partecipanti una minaccia, ma anche l’Intelligenza Artificiale che lavorerà attivamente per fermarci.

Ed infatti, non saranno solo i player a darci da cui pensare in gioco, ma gli stessi sceriffi e i loro miliziani che come è giusto che sia di certo non ci permetteranno di portar via l’oro del regno come in una passeggiata. Ecco dunque che ritornano le analogie con PayDay, in quanto dopo essere stati scoperti, dovremo gestire delle vere e proprie orde di guerrieri anche in equipaggiamenti differenti che tenteranno di arrestare la nostra corsa all’oro. Un elemento di pregio in questo caso deve essere considerato proprio la libertà che viene offerta al giocatore in termini di configurazione della squadra. Non è d’obbligo che tutti i giocatori di un team debbano avere un personaggio diverso, nessuno dunque vieta di avere quattro ranger o quattro berseker, saremo dunque liberi di sperimentare assieme ai nostri compagni il modo più divertente e creativo con cui affrontare ogni colpo.

Hood Outlaws & Legends

Colpo grosso alla next-gen

Hood Outlaws & Legends sembra ingolosire parecchio, un po’ come farebbe la bava un ladro in un caveau, ma lo sappiamo bene, non è tutto oro quel che luccica, ed in questo caso, come sempre, ci sono alcuni punti dolenti da gestire. Innanzitutto, una certa pochezza di contenuti quasi strutturale, che pur non danneggiando l’esperienza dal punto meramente ludico, di sicuro dà da pensare quando si tratta di un mondo come quello dell’ambientazione che sarebbe ricco di opportunità per fare storytelling. Non sappiamo nulla né dei luoghi dove le vicende dei nostri banditi prendono piede, né delle storie dei ladruncoli in sé, di cui conosciamo grossomodo solo le abilità e le specialita in sé. Uno spreco… Chi sono? Come sono finiti nel mondo del crimine? Quali storie affronteranno? Tutte domande interessanti che al momento non trovano risposte.

Un’esperienza fortemente connotata allo stealth, che pur essendo semplice rimane credibile e gradevole, con le solite meccaniche del caso come la possibilità di effettuare assassini silenziosi o di distrarre i nostri bersagli con stratagemmi o sassi, nulla di mai visto. Delle meccaniche in fondo semplici e che non si discostano troppo dalla galassia dei titoli action-adventure, che da un lato risulteranno familiari al giocatore, ma dall’altro, che potrebbero dar la sensazione di stantio. Ci sono poi alcuni problemi di bilanciamento e di hitbox che renderanno le sequenze particolarmente caotiche, specialmente nelle parti conclusive di ogni partita quando ci sarà la contesa per portare a casa il forziere. Che il titolo sia stato inizialmente sviluppato per old-gen e solo dopo portato nei sistemi di ultima generazione è tangibile, e sebbene non ci sia nulla che faccia gridare al miracolo, il tutto si mantiene canonico e gradevole dal punto di vista estetico.

Hood Outlaws & Legends

I piani futuri dei fuorilegge

Hood Outlaws & Legends è la classica esperienza a squadre che premia la collaborazione e l’iniziativa, un gioco in cui chi fa di più porta di più a casa, e allo stesso modo, la casa è un luogo tangibile. Completate le rapine infatti ci troveremo in una sorta di hub: l’accampamento, che offre opportunità di allenamento, personalizzazione e che ci permetterà di fare quello per cui siamo pagati: rubare ai ricchi e dare ai poveri. Saremo noi infatti a decidere la quota di ogni refurtiva da tenere nelle nostre casse e da donare al popolo, con il nostro nome da ladri gentiluomini che verrà consolidato di donazione in donazione. Un chiaro moneysink ben pensato dal punto di vista del design, coerente anche con le prospettive dell’opera, che sembrano essere molto ambiziose.

Insomma, per intenderci, il loop di base è le fondamenta del gioco ci sono, e la strategia degli sviluppatori fatta di crossplay e di assenza del single player – scelta questionabile, forse – ci fa bene intendere come i piani siano quelli di rendere questo titolo un framework per una serie di contenuti e stagioni aggiuntive che dovrebbero popolare ed accrescere questo mondo fatto di banditi, canaglie e di colpi adrenalinici. La speranza dunque è quella di ritrovarci con un monte mappe, personaggi ed eventi sempre crescente che possa accrescere la varietà e la qualità di ogni partita. Proprio questo è stato il punto di forza di lavori simili, e lo stesso dovrà essere lo sforzo di Sumo Digital e Focus Home, che di sicuro si sono saputi muovere bene sia dal nel campo della comunicazione, sia dalla strategia in termini di pricing, offrendo un prodotto decisamente adatto alle tasche di aspiranti ladri.

Decisamente un buon esordio per questa nuova proposta videoludica; consistente sia nel suo gameplay semplice ma facilmente rigiocabile, interessante nelle possibilità di interazione fra giocatori ed npc, grazie alla freschezza riportata dalla meccanica PvPvE. Hood Outlaws & Legends necessiterà di grande supporto dai suoi sviluppatori e dalla sua community, se punta a decollare nel modo corretto. Se Sumo Digital dovesse adagiarsi sugli allori come le guardie che proteggono le refurtive di questo titolo, il risultato sarà esplosivo e sicuramente letale. Al contrario, se il tepore dell’opera verrà alimentato, darà luogo alla combustione corretta per stabilire un nuovo standard e offrire alla sua audience nuova linfa e contenuti per un prodotto che ha tutte le carte in regola per mantenersi stabile nelle ore a disposizione dei suoi fruitori.