Electronic Arts, più comunemente nota come EA, ha deciso di mettersi in gioco con qualcosa di molto diverso da solito. La nota azienda statunitense ha brevettato una nuova tecnologia che le consentirebbe di valutare la difficoltà di un videogioco durante lo sviluppo. La difficoltà dei giochi è un argomento che negli ultimi anni ha fatto molto discutere. Sicuramente artefice di un cambio di rotta nella classica schermata di “seleziona difficoltà” è stato Myazaki Hidetaka con la sua saga Dark Souls e Demon’s Souls. I giocatori sono arrivati in certi casi, specialmente dopo la fine della serie dei Souls, a nominare certi titoli come “il nuovo Dark Souls” proprio per indicarne l’alto livello di sfida. Questa nuova “invenzione” potrebbe permettere ad Electronic Arts di utilizzarla durante i beta test dei suoi prodotti ed affinare più da vicino la difficoltà di ogni gioco.
Ma come funziona esattamente questa tecnologia? Essa mira a utilizzare l’intelligenza artificiale per simulare rapidamente l’esperienza di sfida del videogioco e quindi determinarne il livello di complicatezza in base ad una serie di metriche. In particolare, non cerca solo livelli di difficoltà alti e bassi, ma anche picchi o cali di grandi dimensioni. Secondo quanto suggerito nel testo del brevetto:
difficoltà incoerenti tra i vari aspetti di un gioco potrebbero far perdere interesse ai giocatori e che se un livello è molto più difficile di altri , una “vasta maggioranza” di giocatori potrebbe fallire per completarlo e di conseguenza perdere interesse
Questa novità tecnologica di Electronic Arts potrebbe rivoluzionare radicalmente il settore degli sviluppatori, in quanto cambierebbe la visione che si ha nell’implementare quello scoglio chiamato sfida.
Fonte: Game Rant
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