Sono passati oramai 44 anni dalla prima apparizione sul grande schermo della più grande saga sci-fi mai creata, che tuttora continua ad espandersi e a trovare nuove storie da raccontare. Blaster, cloni e spade laser sono ormai parte del nostro immaginario collettivo, ma se c’è una cosa che ha sempre fatto breccia nel pubblico è la figura dell’antagonista più riconoscibile della saga: Darth Vader. Se c’è una cosa che quest’ultimo ci ha insegnato, è che i cattivi hanno molto più stile delle loro controparti, e lo dimostrano pienamente. Ma vi siete mai chiesti come mai egli è stato l’unico apprendista di Darth Sidious durante il periodo imperiale? Oggi, nello Star Wars Day, vi spiegheremo tutta la storia di quella singola, fondamentale regola che ha mantenuto in vita l’ordine Sith: ecco a voi le origini complete della Regola dei Due (grazie Wookiepedia per le informazioni).
Il significato di uno dei dogmi più famosi di Star Wars
La Regola dei Due è quel dogma che impone l’esistenza di solamente due Sith nello stesso momento: un maestro e un apprendista, non uno di più e non uno di meno. I Sith sono conosciuti per essere violenti, egocentrici e ambiziosi, la loro storia all’interno del franchise di Star Wars è costellata di omicidi interni all’ordine, prese di potere varie e chi più ne ha più ne metta. Questo, nel corso della loro storia, ha praticamente portato all’annichilimento quasi totale del loro ordine, poiché le lotte interne non accennavano a fermarsi. La Regola dei Due ha proprio lo scopo di prevenire l’estinzione dei Sith: un solo maestro accetta un apprendista e lo addestra nelle arti oscure. Quando quest’ultimo diventa abbastanza forte, deve uccidere il proprio maestro e prendere il suo posto, accettando a sua volta un apprendista. In questo modo solo i più forti rimangono e i Sith possono continuare ad esistere. Se invece l’apprendista fallisce e muore nel tentativo, il maestro semplicemente trova un rimpiazzo e il ciclo ricomincia.
Questo è il motivo per cui Darth Sidious ha solo Darth Vader come apprendista, secondo la regola prendere più apprendisti equivale a firmare una condanna a morte, in quanto essi uniranno le forze per eliminare il proprio mentore. Ma da dove esce fuori questa pratica? L’ha creata Sidious? Il suo maestro Darth Plagueis? No, la storia di questo mantra è molto antica e risale a millenni antecedenti la nascita dei già citati signori oscuri. A questo punto le cose iniziano a farsi leggermente complicate, in quanto tra i fan di Star Wars c’è molta confusione riguardo la paternità della regola. Iniziamo fissando il primo paletto: il creatore della Regola dei Due così come la conosciamo ora è indubbiamente Darth Bane, nato nel 1026 BBY (Before Battle of Yavin, per intenderci è quella in cui la prima Morte Nera venne fatta saltare in aria).
Come già detto, i conflitti interni portarono al progressivo indebolimento dell’ordine Sith, al contempo impegnato nella guerra contro i Jedi. Bane riconobbe questa debolezza, e decise di eradicare la Fratellanza di Kaan (l’impero Sith del suo periodo), che egli riteneva troppo debole, per permettere alla sua visione di prendere forma. Con lui come maestro e con Darth Zannah come unica apprendista, i Sith si sarebbero potuti finalmente concentrare sul loro vero obiettivo: distruggere l’ordine Jedi e comandare la galassia. Fu così che la Regola dei Due, basata sul concetto di Diade della Forza, un legame unico che permetteva a due individui sensibili alla Forza di diventare come uno, prese piede e arrivò fino ai giorni della saga degli Skywalker. Finora la storia del mondo Star Wars ha seguito un andamento piuttosto lineare, quindi perché prima abbiamo nominato delle complicazioni?
Ebbene, il problema risiede proprio in un punto cruciale della fondazione della regola: quest’idea si originò da Darth Bane? La risposta è no. Ci fu un altro signore dei Sith che gettò le basi di ciò che millenni dopo avrebbe formulato Bane; per parlare di questo nuovo elemento dobbiamo fare un grande salto indietro nel tempo. In un periodo che va dal 3959 BBY al 3956 BBY la galassia si vide impegnata in quella che avrebbe preso il nome di Guerra Civile Jedi. La guerra vide scontrarsi le forze repubblicane contro l’impero Sith costituito da Darth Revan, ex membro dell’ordine Jedi passato al lato oscuro insieme al suo amico e apprendista Malak. In seguito Revan ritornò al alto chiaro e sconfisse definitivamente l’impero da lui stesso creato, ma non è questo che tratteremo attualmente: quello che ci interessa invece è il suo periodo da signore dei Sith.
Revan e la filosofia alla base del pensiero di Bane
Durante il suo periodo da signore oscuro, Revan registrò il suo punto di vista e la sua filosofia sul Lato Oscuro, insieme a svariate tecniche della forza che sarebbero tornate utili a Bane, all’interno di un holocron di forma piramidale. Egli decise di nascondere suddetto oggetto dietro una pietra in un muro, collocato alle spalle di un computer del Tempio degli Antichi su Rakata Prime, pianeta scoperto durante la ricerca della colossale stazione Star Forge. Ritrovato millenni dopo, l’holocron servì da base per la creazione della Regola dei Due, in particolare la registrazione cruciale contenuta al suo interno è questa:
Io sono Darth Revan, oscuro signore dei Sith. Coloro che utilizzano il lato oscuro sono anche vincolati nel servirlo. Capire questo equivale a capire la derivante filosofia dei Sith. Il Lato Oscuro offre potere per il bene del potere stesso. Devi bramarlo. Agognarlo. Devi ricercare il potere più di ogni altra cosa, senza alcuna riserva o esitazione. La Forza ti cambierà. Ti trasformerà. Alcuni temono questo cambiamento. Gli insegnamenti dei Jedi sono concentrati sul combattere e controllare questa trasformazione. Questo è il motivo per cui quelli che servono la luce sono limitati in ciò che possono ottenere.
Il vero potere può arrivare solo a quelli che accolgono questa trasformazione. Non possono esserci compromessi. Pietà, compassione, lealtà: tutte queste cose ti impediranno di reclamare ciò che è tuo di diritto. Coloro che seguono il lato oscuro devono accantonare questi concetti. Quelli che non lo faranno- quelli che cercheranno di camminare lungo la via della moderazione- falliranno, trascinati nell’oblio dalla loro stessa debolezza. Coloro che accettano il potere del Lato Oscuro devono anche accettare la sfida di mantenerlo. Per sua natura il Lato Oscuro invita alla rivalità e al conflitto. Questa è la più grande forza dei Sith: taglia fuori i deboli dal nostro ordine.
Tuttavia questa rivalità può anche essere la nostra più grande debolezza. Il forte deve stare attento per timore di essere soverchiato dalle ambizioni di coloro che gli sono secondi. Qualunque maestro che istruisca più di un apprendista alle vie del Lato Oscuro è un folle. Col tempo, gli apprendisti uniranno le loro forze e spodesteranno il maestro. È inevitabile; assiomatico. Questo è il motivo per cui ogni maestro deve avere solamente un apprendista.
Revan stesso applicò, sotto un certo punto di vista, la Regola dei Due: egli infatti ebbe solo Malak come apprendista. C’è comunque da dire che non fu il primo ad attuare una forma primitiva del dogma di Star Wars, il signore dei Sith Exar Kun fece anch’esso qualcosa di simile. In ogni caso, le parole del Cavaliere Prodigo (uno dei soprannomi di Revan) ispirarono Bane e lo convinsero che la Regola dei Due era l’unico modo per mantenere una sorta di ordine tra gli adepti del Lato Oscuro. Effettivamente essa risultò la formula vincente e permise ai Sith di continuare ad esistere. Dopo Sidious, la regola continuerà ad essere utilizzata per un breve periodo, tuttavia verrà sostituita dalla Rule of One, che vede un solo signore dei Sith rappresentante l’ordine, con al seguito numerosi accoliti e sgherri.
Darth Sidious e la sua applicazione della regola
Prima di concludere, vogliamo fare qualche appunto riguardo il modo in cui Palpatine/Darth Sidious ha fatto ricorso alla Regola dei Due. Chi ha buona memoria ricorderà come, durante La Minaccia Fantasma, il futuro imperatore prese come apprendista Darth Maul. Bene, in quel periodo egli non era ancora un vero maestro del Lato Oscuro, in quanto ancora rispondeva a Darth Plagueis. In seguito egli ruppe apparentemente una seconda volta la regola, tenendo come apprendisti sia il Conte Dooku che la Jedi Vergere. Sebbene questo possa far presupporre che Sidious non tenesse particolarmente in considerazione il dettame Sith, la realtà dei fatti è ben diversa.
Per prima cosa sia Plagueis che Sidious non hanno mai considerato Maul come vero apprendista, per loro non è mai stato altro che una pedina sacrificabile in qualunque momento. In secondo luogo Vergere era solo una candidata al ruolo di apprendista in sostituzione a Dooku, ruolo che non ottenne mai visto che decise di andare via, dopo aver scoperto quando radicata era la follia di Palpatine. Infine c’è da tenere in considerazione che, tutte le volte che Sidious ha avuto l’occasione di ottenere un nuovo apprendista, ha sempre cercato di eliminare quello vecchio.
In Episodio VI ricordiamo che ha cercato di convincere Luke ad uccidere Vader, per farlo passare al Lato Oscuro e renderlo suo nuovo apprendista. Chi ha giocato il primo Star Wars: Il potere della Forza si ricorderà anche di come, alla fine del gioco, si può scegliere di combattere Palpatine e salvare i nostri amici o uccidere Vader e diventare il nuovo apprendista. Effettivamente Sidious ha attivamente cercato un rimpiazzo per sostituire il suo ferito compagno, tuttavia non è mai riuscito a trovare qualcuno di più forte come rimpiazzo e, per non rompere la Regola dei Due, non ha mai preso un secondo apprendista; sapeva benissimo quali sarebbero potute essere le conseguenze di una scelta simile.
Abbiamo detto tutto (o quasi) quello che c’è da sapere sul dogma fondamentale della filosofia Sith, da ora in poi quando vedrete più di due Darth nella stessa stanza non potrete fare a meno di pensare: “Ma quelli sono pazzi!”. Ora che siamo arrivati alla fine di questa spiegazione, desideriamo ringraziarvi di averci letto e, per restare in tema, augurarvi un buon 4 maggio. May the 4th be with you!
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