The Red Solstice: la recensione di VMAG

Dopo un anno dalla positiva raccolta fondi iniziata su Kickstarter e la pubblicazione di un’anteprima unicamente multiplayer, The Red Solstice, opera prima della neonata software house croata Ironward, sbarca finalmente in versione definitiva sugli scaffali virtuali di Steam. Tra i diversi aggiornamenti che saltano subito all’occhio, notiamo la tanto attesa ed anticipata modalità single-player ed un bilanciamento significativo nel comparto multiplayer. The Red Solstice tenta di unire diversi stili videoludici fondendoli in un gioco fortemente strategico con atmosfere horror ed una spiccata e degna vena survival. Infatti i ragazzi di Ironward non hanno mai fatto mistero delle loro fonti di ispirazione quali StarCraft, Syndicate, Warhammer: Dawn of War o Alien: Scontro Finale, che si dimostra un’influenza importante per la maggior parte dello sci-fi proposto all’interno del titolo, con richiami che non mancano di farsi notare qua e là.

In The Red Solstice una squadra unita… è una squadra viva!

 

Ambientato su Marte, il nostro protagonista, il sergente Hunt Tyler, viene inviato su Tharsis insieme alla sua squadra, per investigare su quanto sia accaduto durante il solstizio rosso, la più violenta tempesta registrata sul pianeta dalla colonizzazione umana. Il primo livello ha la funzione di istruirvi sulla miriade di comandi atti a muovere il vostro sergente, seguito costantemente dai tre membri del team che senza battere ciglio uccideranno tutto ciò che vi si paleserà dinnanzi. Tuttavia, premendo la barra spaziatrice, il gioco rallenterà del 90% entrando in modalità tattica e permettendovi di guadagnare il controllo sull’intera squadra. In questo modo, avrete la possibilità di impartire ordini ai vostri commilitoni e fargli raccogliere oggetti, azioni impossibili da eseguire al di fuori di questa speciale modalità. Dal momento in cui non possono interagire con lo scenario, i soldati del team, si rivelano utili se piazzati strategicamente a difesa e copertura del nostro protagonista, che potrà quindi tranquillamente eseguire gli obiettivi primari della missione.

Il single player possiede un buon fattore cooperativo e sarà necessario il costante movimento della squadra per spostarsi da un punto ad un altro, affrontando ed eliminando nemici sempre più ostici, che spawneranno da grottesche tane denominate STROL e soprattutto tenendo sotto controllo il numero delle munizioni, costantemente in rosso. A volte, per non rimanere a secco, sarete costretti ad intraprendere una via più lunga per raggiungere i punti di rifornimento ed in altre frequenti situazioni, dovrete ripiegare e studiare una giusta offensiva per fronteggiare le apparentemente invincibili ondate nemiche.

Arrivati a questo punto, se pensate che impostare la difficoltà del gioco ad un livello minore vi consentirà la vittoria, vi sbagliate di grosso. Il livello di difficoltà è impegnativo anche a livello normale. Già dalla seconda missione, dove gli aiuti e i tutorial del computer si interromperanno, il grado di sfida incrementerà notevolmente ed il semplice raggiungimento di un obiettivo vicino, vi costringerà ad applicare una buona dose di strategia ai vostri movimenti. E’ necessario studiare a fondo la mappa per eseguire un movimento lineare della squadra, sfruttando ripari come le casse e tenendo sempre almeno un soldato in retroguardia, utilizzando le peculiarità di ogni elemento del team. Pensare di raggiungere il vostro obiettivo lanciandovi tra una folla di alieni e zombie, anche con una squadra ben bilanciata, vi porterà presto alla schermata del game over.

Il gameplay è un misto tra quello di un RTS in cui si è al comando di una sola squadra ed un Hack’n’Slash. I movimenti e le azioni del personaggio vengono gestiti tramite mouse e una serie di comandi di scelta rapida totalmente personalizzabili nel menu delle impostazioni. Esistono poi ulteriori tasti mediante cui potrete gestire tutte quelle azioni da svolgere velocemente come cambiare arma, ricaricare, piazzare un ordigno, il lancio di un bengala o l’attivazione di una risorsa. Particolare attenzione è stata dedicata alla modalità di ingaggio del team, che varia dal classico puntamento diretto di un nemico ad un’impostazione automatica attraverso cui i soldati aprono spontaneamente il fuoco su qualsiasi avversario entri nel raggio di tiro, a discapito però della mira che in questo caso sarà leggermente meno accurata.

Fossi in voi non importunerei questi omoni pieni di testosterone!

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Coprirsi le spalle, muoversi come un unico corpo senza sfaldarsi sono i requisiti minimi di un fattore cooperativo importante, senza il quale ogni obiettivo sembrerà irraggiungibile ed ogni nemico potenzialmente invincibile.

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Ma l’esperienza single-player è solo il preludio al vero cuore pulsante di The Red Solstice, il suo comparto multiplayer. Giocabile fino ad otto utenti, ancora una volta il fattore Co-op sarà essenziale per arrivare in fondo ad ogni sessione, che durerà all’incirca un’ora. Ma attenzione, raggiungere la vittoria sarà molto difficile visto che in questa modalità il titolo onora ancor di più la sua classificazione survival, incrementando tutte le difficoltà riscontrate in precedenza. Ogni utente avrà il controllo di una singola unità seguita da un follower ed i comandi di gioco rimarranno invariati dal single-player a differenza della modalità tattica, che in questo caso verrà eliminata. All’inizio di ogni partita dovrete scegliere una classe di gioco tra le otto disponibili, sbloccabili in base alla vostra esperienza accumulata durante i match, come ad esempio la Terminator, dotata di IA con cui può in maniera privilegiata interfacciarsi con le torrette difensive e teletrasportare il team in un punto preciso, o l’agile Recon settata per andare in avanscoperta e recuperare risorse. Questo ricco assortimento vi consentirà uno spunto notevole per un vastissimo numero di approcci tattici di squadra sempre diversi tra loro rendendo il gameplay sempre nuovo ed interessante.

Ed è questo uno degli elementi chiave di The Red Solstice, l’organizzazione delle classi. Avere una squadra equilibrata è essenziale e la scelta all’inizio di ogni missione va curata nel dettaglio. Detto questo non sempre scegliere la strategia “Portati un medico così da curarti da solo” funzionerà, in quanto ogni classe ha una varietà di competenze disponibili che possono fare la differenza tra un successo ed un fallimento. Utilizzando le abilità di supporto di ogni personaggio al momento giusto, spesso riuscirete a cavarvela in situazioni sgradevoli salvando la vita a tutto il team, ma ricordatevi di non lasciare isolato nessun membro della vostra squadra. Ogni classe avrà delle debolezze che le renderanno difficile sopravvivere lontano dal gruppo quindi coprirsi le spalle, muoversi come un unico corpo senza sfaldarsi sono i requisiti minimi di un fattore cooperativo importante, senza il quale ogni obiettivo sembrerà irraggiungibile ed ogni nemico potenzialmente invincibile. Ciò che però ci ha reso, purtroppo, un po’ perplessi è la scorsa base di utenti attiva che questo gioco possiede ad un anno dal suo lancio. E’ difficile trovare delle lobby attive e raramente siamo riusciti ad aggregarci direttamente ad un gruppo già formato. Tutto questo incrementa tantissimo il tempo di attesa di inizio match generando non poca frustrazione nei giocatori, che spesso escono prematuramente dalla lobby. Confidiamo che insieme al frequente rilascio di aggiornamenti, i ragazzi del team di sviluppo trovino il modo di fornire una nuova linfa vitale a questo interessante titolo che sa davvero regalare delle piacevoli soddisfazioni una volta compresa ed assimilata la tecnica di gioco.

Non c’è spazio per i lupi solitari qui, vedi di collaborare e giocare di squadra!

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Il notevole grado di sfida vi costringerà ad applicare una buona dose di strategia ai vostri movimenti anche per il più semplice degli obiettivi

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The Red Solstice funziona bene ed il team di Ironward è riuscito ad affinare la giocabilità rispetto allo scorso anno facendo un buon lavoro. Il single-player leggermente sotto le aspettative sa comunque donare un certo livello di soddisfazione e la modalità tattica è il giusto compromesso per sopperire alla mancanza di ulteriori giocatori umani in partita. Il comparto multiplayer è intrigante, pieno di interessanti approcci e richiede una buona cooperazione del team, punto forte di questo particolare titolo. La mancanza di utenti attivi rischia però di rovinarlo rendendolo poco appetibile e genera malcontento ed insoddisfazione negli utenti volenterosi di partecipare ad una sessione multigiocatore.

Se siete degli amanti del genere vi consigliamo di provare The Red Solstice, un titolo che seppur con qualche difetto riesce a divertire e stuzzicare l’impegno del giocatore, a patto che sia pronto a giocare di squadra.