Lasciatemi introdurre questa recensione con dei sentiti ringraziamenti. Pro Evolution Soccer, Winning Eleven, ISS, o per meglio dire il Calcio di Konami compie venti anni. Un traguardo invidiabile nel mondo dei videogiochi, un goalย da vero campione, di quelli dopo aver corso da una parte all’altra del campo, resistendo a contrasti durissimi. Devo fargli gli auguri e ringraziare questa serie per i tanti anni in cui ha accompagnato le mie giornate regalandomi tantissime emozioni irripetibili, anno dopo anno e campionato dopo campionato, praticamente crescendo insieme, ed ho esclamato un sincero “wow”ย quando in questi giorni ho ricreato me stesso come calciatore virtuale selezionando il numero 27 come etร , ripensando a quando invece inserivo una decina in meno, o quando non arrivavo nemmeno a quell’etร e la scelta era obbligata, e il mio alter ego non aveva neanche le texture degli occhi.
Pro Evolution Soccer ha ritrovato la stessa anima di allora e ci ha messo tanto, forse troppo. Il passaggio alla nuova generazione, quando Xbox 360 e PlayStation 3 avevano questo titolo, gli รจ stato fatale. Credo che il motivo sia stato semplicemente una questione di liquiditร , con la piccola Konami in svantaggio rispetto alla diretta concorrenteย EA Sports, che ha invece avuto fondi in abbondanza per affrontare i costi di sviluppo aumentati vertiginosamente dopo l’etร d’oro di PlayStation 2, quando ne bastavano molti meno.
Era infatti da PES 6 che non vedevo il titolo in forma cosรฌ smagliante e fresca, solido nel proporre il suo stile di gioco che conosciamo tutti. Finalmente quando si scende in campo ho riprovato quella sensazione di “poter fare quello che voglio”, anche perchรฉ รจ divertente farlo, grazie ad un equilibrio nuovamente raggiunto. Giร l’anno scorso il gioco aveva trovato una sua quadratura con sistemi che ricreavano situazioni plausibili e avvincenti in quasi tutte le fasi simulate, ma restavano problemi grossi e un ritmo generale che non soddisfaceva fino in fondo. Erano perรฒ state gettate delle basi importanti da cui partire e anche se ogni anno abbiamo detto la stessa cosa, รจ stato davvero un “ottimo punto di partenza”. Con Pro Evolution Soccer 2016 i punti forti sono stati mantenuti e potenziati, non cercando soluzioni nuove di sana pianta ma di limare i difetti, ripagando in pieno e raggiungendo il vero obiettivo di un gioco di calcio: divertire calciando il pallone virtuale.
Stiamo parlando di un titolo di calcio ad uscita annuale e tutti conosciamo la solita storia del “รจ solo un update” che dobbiamo sorbirci da chi non conosce e non gioca questo genere, ma sappiamo bene che la differenza sta tutta nei piccoli dettagli che possono variare l’interoย feeling per il giocatore.ย E’ qui che PESย si รจ riscoperto: non si tratta piรน di un aggiornamento, ma di un grande approfondimento.
Prima di iniziare la partita impostiamo ovviamente la nostra tattica preferita e anche qui troviamo piccoli accorgimenti che fanno la differenza. Ora รจ possibile gestire il comportamento sia in fase offensiva che in fase difensiva in modo approfondito e abbastanza semplice, con la possibilitร di cambi di formazione, posizionamento e atteggiamento.ย Il tutto รจ stato snellito molto rispetto ai tanti sottomenu del 2015, anche se ci vorranno diversi click anche per le modifiche piรน semplici, forse sarebbe meglio racchiuderle in un menu rapido a parte. Con un po’ di pratica comunque si riuscirร a personalizzare ogni aspetto del gioco che vorremo adottare contro gli avversari.
Al presentarsi sul campo l’impatto รจ ottimo. Graficamente il titolo non ha piรน nulla da invidiare a nessuno e anzi puรฒ dettare legge. I modelli dei calciatori sono perfettamente proporzionati e la definizione dei volti, grande punto di forza nei titoli sportivi, รจ davvero straordinaria. In tutte le squadre piรน importanti i campioni sono realizzati con grande cura e sono tutti immediatamente riconoscibili con i loro segni particolari, dal ciuffo di Neymar al nasone di Chiellini. Nei replay ravvicinati potremmo fermarci tanto tempo ad osservarli, anche se quelli con gli occhi chiari sembrano un po’ spiritati. Splendida la definizione delle texture che non presentano nessuna sbavatura, coadiuvate da un efficace filtro antialiasing e un’illuminazione che conferisce profonditร a tutti i modelli. Ancor di piรน si puรฒ dire sulle animazioni che, giร molto fluide in PES 2015,ย sono state rese piรน realistiche eย sono aumentate in modo esponenziale: in ogni azione vediamo molti piรน micro movimenti a renderle piรน dinamiche nei tiri, nei passaggi e in tutti i tocchi al pallone, ma prima di tutto nelle collisioniย che ora trasmettono molto piรน “peso” e sono decisamente piรน credibili che in passato. Per fortuna sono migliorate anche quelle degli interventi in scivolata, praticamente delle mosse di Karate nell’edizione precedente.ย A completare il quadro visivo ritroviamo le scene di ingresso in campo, mancanti per motivi misteriosi l’anno scorso ma che sono tornate in grande stile, dal tunnel di ingresso sotto lo stadio al canto degli inni nazionali.ย Dimenticatevi la versione PC, porting realizzato in modo terribile e che perde tantissimo dell’aspetto tecnico, questo sรฌ un blando update di PES 2015.
Fischio di inizio, e vai col Football. L’approfondimento di cui sopra รจ evidente quando cominciamo a far circolare il pallone tra la squadra grazie alla fisica che lo muove in maniera davvero verosimile alla realtร nei rimbalzi, nei controlli e nei colpi che riceve, ad esempio al volo dove i colpi di testa prendono la correttaย potenza e sforbiciate e sciabolate hanno la giusta difficoltร nell’andare a segno.ย La fluiditร tra controlli e rispettive azioni รจ finalmente immediata ed รจ un piacere costruire azioni sempre diverse: la nostra CPU sfrutta meglio gli spazi e offre spunti per inserimenti e scambi rispettandoย alla perfezione le direttive che impostiamo nel menรน di gestione, mentre quella avversaria non ricicla quasi mai le stesse azioni provando a colpirci in tanti modi a seconda dei giocatori a disposizione, con un atteggiamento sempre naturale e mai robotico (aspetto che ho sempre criticato al rivale Fifa). Sviluppare tattiche complesse risulterร facile giร dopo una decina di partite e nel tempo ci divertiremo a svilupparne di nostre modificando i parametri, provandole magari con la telecamera dall’alto in modalitร Allenatore. Il ritmo piรน ragionato e meno oppressivo รจ stato mantenuto, e ora anche la ricezione di palla รจ stata rallentata e resa piรน difficoltosa per evitare stop sempre perfetti. Un vero peccato che i passaggi di prima non abbiano subito lo stesso trattamento, e rimane il problema di unย tiki-taka troppo preciso e veloce anche con squadre non particolarmente dotate tecnicamente, con un risultato poco realistico. Un ottima simulazione degli anticipi argina il problema ma resta facile abusarne nelle partite online visto che con il solito Barcellona o simili la velocitร di circolazione supera facilmente i riflessi dell’avversario. Stesso discorso per il passaggio filtrante rasoterra, con cui รจ molto facile mandare in porta gli attaccanti non solo per l’esagerata precisione anche da trenta metri di distanza, quanto per la scarsa reazione che hanno i difensori centrali. A parte questi due problemi, in cui speriamo in una patch, possiamo tranquillamente dire cheย PESย ritorna sulla direzione smarrita da tempo, quella di essere non una simulazione perfetta ma assolutamente divertente e aperta alle soluzioni del giocatore.
Se sul campo PES convince e diverte, i problemi sono al di fuori. Dopoย essere accolti dalle prodezze di Neymar e soci, che celebrano il compleanno della serie, siamo di nuovo di fronteย all’interfaccia del menu ormai consolidata, con grandi immagini che ci indicano le modalitร di gioco e che funziona piuttosto beneย aggiornandosi con le selezioni piรน recenti. Ignoriamo il fatto che fu copiata pari pari da Fifa, basta che funzioni. Non ci sono novitร nelle modalitร di gioco: la principale resta il myClub, dove poter costruire la squadra che vogliamo dovendo fare i conti con la casualitร degli osservatori nello scegliere i calciatori e come questi si combineranno insieme sul campo a seconda delleย loro caratteristiche e preferenze di gioco. Sappiamo che con questa modalitร Konami cerca di far concorrenza al celeberrimo Ultimate Team diย Fifa, ma scontrarsi con un colosso del genere รจ un compito arduo, forse impossibile di questi tempi, ed infatti siamo ancora su livelli lontani anni luce dalla profonditร del “mini” gioco di EA Sports, che garantisce una variabilitร di situazioni e combinazioni inarrivabiliย ย dalย myClub: le sotto-modalitร in cui competere sono solamente due, ovveroย Divisioni, sia controllando la squadra che solo come allenatore, in cui competeremo online per avanzare di categoria, e i tornei offline contro la CPU. Mancano competizioni, aste, personalizzazioni e tanto altro, e per di piรน l’interfaccia รจ poco efficace nel mostrarci tutti i dettagli che ci servono per costruire il team migliore, mentre in altri casi risultano ridondanti.ย Oltre a giocare per accumulare moneta e comprare i giocatori che ci servono, non c’รจ altro da fare e il sistema di acquisizione di giocatori tramite osservatori รจ troppo piatto per garantire divertimento. . Con le microtransazioni introdotte pochi giorni fa, il sistema diventa un freemium che perรฒ non costringe il giocatore a pagare per forza e non taglia le gambe all’intera modalitร , visto che con buona costanza di gioco potremo accumulare la valuta necessaria ad acquistare i campioni e prolungare i contratti. Buono il matchmaking, rapido ed equilibrato.ย La miticaย Master Leagueย torna con una interfaccia di gestione finalmente migliorata, e di molto. Fare il presidente e l’allenatore della nostra squadra preferita e tentare la scalata al successo รจ sempre divertente, anche se dopo anni sentiamo la mancanza di vere novitร sostanziali, e con i nuovi menรน รจ molto piรน veloce trovare le sezioni che ci servono e le informazioni utili si raggiungono con pochi passaggi. ย Con le nuoveย istruzioni per gli osservatori sarร piรน facile scovare i talenti con le caratteristiche necessarie a coprire le mancanze, facendoli poi crescere con l’allenamento personalizzato. Le transazioni da una squadra all’altra sono state semplificate: senza piรน impostare cifre richieste basterร selezionare la volontร da esercitare sul giocatore e procedere visualizzando fin da subito la percentuale di riuscita, con conseguente risposta dell’interlocutore qualche giorno. Toglie un po’ di parte gestionale e velocizza i lunghi periodi di mercato. Anche le modalitร Carriera Allenatore e Giocatore (Be a Legend) sono state rinnovate nell’aspetto grafico e nella presentazione, ma rimangono le stesse di sempre in termini pratici.ย Menzione speciale per l’editor dei giocatori, che ora permette di modificare con ampia libertร ย qualsiasi dettaglio, come i capelli che a mio giudizio sfruttano un ottimo sistema di divisione dei componenti, roba a livello di un gioco di ruolo e che divertirร tantissimo chi (come me) passa ore a creare stili diversi o un’intera squadra personalizzata.
PES รจ un campione tornato in forma smagliante, ma che veste una divisa tarocca.
Le competizioni continentali vanno a completare il quadro con la Champions League, l’Europa League, la Copa Libertadores, la Copa Sudamericana e la AFC Asian Championship completamente con licenza ma passando oltre andiamo a toccare il punto deboleย di Pro Evolution Soccer. Passi la Bundesliga tedesca ormai in esclusiva EA Sports, ma รจ ancora una forte delusione avere la Premier League con il solo Manchester United con nome e divisa reale, e vedere le altre con ridicoli nomi e stemmi inventati. La Serie B italiana (e non solo) รจ un delirio di nomi comici e divise tutte uguali e non dimentichiamoci della Serie A con il povero Sassuolo chiamato Sansagiulo. Facepalm. Le rose delle squadre poi, anche quelle con licenza, non sono state aggiornate alla nuova stagione ed รจ molto fastidioso vedere ancora Pirlo, Tevez e Vidal nella Juventus ad esempio ed essere costretti ad aspettare una futura patch per correggere il problema. E’ un difetto grave, pensando a molti italiani limitati dal digital divide o chi non vuole installare patch aggiuntive (magari quelle complete realizzate dai fan) o semplicemente spende tanti soldi per il gioco al lancio. Se anni fa potevamo chiudere un occhio su tali mancanze tanto era alto il divertimento in gioco non possiamo piรน farlo, visto che va ad inficiare direttamente la qualitร delle modalitร myClub e Master League che perdono tantissimo contenuto potenziale. Poche squadre e pochi stadi (realizzati in modo approssimativo) che si riflettono in una varietร di situazioni fuori dal campo troppo scarse e anche se puรฒ sembrare secondario in uno sportivo, c’รจ da ricordare come altri esponenti stiano provando a dare nuova linfa al genere. Questo ci porta alla conclusione di questa analisi.
Pro Evolution Soccer 2016ย vince alla grande nella sostanza, ma non nel contenuto. E’ un fuoriclasse che รจ tornato in forma smagliante, ma veste una divisa tarocca. Nei videogiochi siamo sempre disposti ad avere un occhio di riguardo piรน per la concretezza del divertimento trasmesso che allaย forma con cui si presentano, ma siamo nel caso in cui tale mancanza puรฒ pregiudicare l’esperienza.ย Come giร accaduto in passato, sta a voi decidere se la qualitร sul campo sia tale da superare la mancanza di squadre e campionati ufficiali e valere il prezzo del gioco. Se la risposta รจ affermativa, chiamate gli amici e ordinate la pizza, ci sarร da divertirsi.