We Are The Caretakers Provato Versione PC | Ci troviamo in un periodo storico caratterizzato da innumerevoli titoli in uscita, tutti diversi tra loro o, delle volte, molto simili proprio per la saturazione dei generi che porta il giocatore a rivivere i famosissimi déjà vu. Il titolo che noi di VMAG abbiamo avuto modo di metterci sopra le mani è: We Are The Caretakers, uno sci-fi a turni con gestione della squadra sul campo e con alcuni elementi RPG. Prende alcuni spunti, ufficialmente detto anche dagli sviluppatori, da altri titoli come: XCOM, Darkest Dungeon, Ogre Battle etc… Sebbene sia ispirato dai giochi sopraccitati esistono molteplici progetti con queste dinamiche iniziali, tuttavia, siamo sicuri che l’opera creata dallo studio Heart Shaped Games LLC possa, sotto certi aspetti, emergere tra tutti.
We Are The Caretakers: molto più di un semplice videogioco
Le premesse e gli obiettivi di We Are The Caretakers risultano fin dall’inizio molto evidenti all’occhio del giocatore anche di quelli meno esperti; in un mondo in cui gli alieni stabiliscono un primo contatto con il genere umano, gli extraterrestri mostrano particolare interesse per i Raun, una specie di rinoceronti presa di mira anche dai bracconieri high tech. Difatti lo sviluppatore, come vediamo in sovraimpressione sulla pagina ufficiale di Steam, vuole sensibilizzare coloro che giocano alla tematica del bracconaggio sulle varie specie, in particolare i rinoceronti. Annunciando, con orgoglio, di donare il 10% dei ricavati all’associazione Wildlife Conservation Network’s Rhino Recovery Fund che ha l’intento di ridurre le domande per le loro corna sostenendo le comunità che vivono a contatto con essi. Inoltre, il titolo non soltanto ha come obbiettivo principale, e unico, gli animali ma vuole anche proteggere l’ecosistema e il popolo, quest’ultimo viene raggiunto tramite alcuni meccanismi che vedremo più avanti.Â
Un gameplay con le scelte morali?
Fin dalla schermata principale We Are The Caretakers viene presentato con due diverse modalità di gioco: Story Campaign e Survival Mode, dove in entrambe sono presenti i nostri amati Raun. Quest’ultima modalità permette di sfidare le proprie capacità in un Era composta da cinque missioni generate proceduralmente, dove l’obbiettivo è proprio quello di sopravvivere alle orde dei bracconieri dovendo riuscire a mantenere almeno un Raun Power, – ebbene sì, essi sono anche considerate le nostre vite all’interno del gioco – in una sorta di struttura che ricorda un roguelike. Per quanto riguarda la parte più succosa dell’opera, la campagna, dovremo completare le quattro Ere, in un susseguirsi di missioni – contornate da facoltative per incrementare le ricompense – dove avremo modo di compiere delle decisioni morali. Dalle più banali scelte di reclutamento dei Caretakers fino ad arrivare a opzioni di posizione e schieramento da parte del nostro protagonista, il Conductor, con un sistema di reputazione basato su di esso. Si arriverà alla fine con quattro finali disponibili tutti basati sulla propria reputazione, le scelte morali e i personaggi reclutati nel corso dell’avventura.
Per quanto riguarda il gameplay effettivo, il giocatore avrà un massimo di nove squadre customizzabili – in termini di abilità – che potranno essere schierate in qualsiasi momento durante le missioni, in modo tale da settare i vari movimenti di quest’ultime per ottimizzare al meglio il proprio obiettivo. Dal tracciare i famosi Raun, mettere al sicuro i territori, disarmare le trappole, raccogliere del bottino, aiutare le città e molto altro; il tutto, come abbiamo anche già accennato prima, in una mappa circoscritta 3D aerea per favorire al meglio la componente strategica. Affronterete unità aliene e bracconieri in un sistema a turni con l’innovazione del “Threat and Trust” – Minaccia e Fiducia – essenziali per minimizzare i danni al proprio team e alla reputazione. Con la necessità di far azzerare il contatore della Stamina o della Volontà per poterli rimuovere dalla missione e avere la possibilità di reclutarli. Per poi fare ritorno al HQ dove si potrà scegliere il destino dei detenuti, che verranno imprigionati una volta che seguiremo il sopraccitato sistema, far salire di livello i propri personaggi, ricerca di nuove tecnologie e, ovviamente, avanzare alle prossime missioni.
Alcune pecche e pregi
Nonostante la nostra avventura non abbia avuto un lasso di tempo significativo, ci sono state alcune cose che ci hanno fatto storcere il naso. Tralasciando alcuni suoni, a nostro avviso, un po’ troppo forti e delle volte fastidiosi – soprattutto nella fase iniziale del gioco – e alcuni bug, dovuti semplicemente alla versione in accesso anticipato del titolo, o almeno speriamo. L’opera risulta mancare di una maggiore caratterizzazione dei personaggi e delle classi a disposizione. Quello che vogliamo dire è: reclutando nuovi detenuti, e non, noteremo la loro somiglianza il più delle volte, portandoli a distinguersi solamente tramite un nome, mentre, le classi che i personaggi avranno, per renderli unici nel loro play style, risultano anch’esse limitate.
Tuttavia, abbiamo apprezzato il tutorial iniziale come anche i comandi, entrambi estremamente semplici e intuitivi anche per persone meno avvezze al mondo strategico a turni, come il sottoscritto. Ma soprattutto, oltre a tutto ciò già citato negli altri paragrafi, la velocità con la quale i caricamenti vengono completati, sicuramente un accenno banale ma che non permettono al giocatore di togliere lo sguardo da We Are The Caretakers.
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In conclusione, si tratta di un titolo che è ancora in lavorazione pertanto, Heart Shaped Games LLC avrà modo di definire al meglio il proprio gioco in uscita il 22 aprile 2021. Noi di VMAG siamo lieti di averlo provato e auguriamo il meglio ai ragazzi che ci lavorano, auspicando a una possibile ampiezza delle caratterizzazioni e ricchezza dei contenuti. Se siete interessati, vi indirizziamo alla pagina inerente agli aggiornamenti del titolo su Steam. Come sempre vi ringraziamo per averci letto e per un’eventuale recensione di We Are The Caretakers, rimanete sintonizzati!Â