It Takes Two Recensione Versione PC | Immaginate di tornare bambini, immersi in un mondo di fantasia e gioia, ma d’un tratto a distruggere questa spensieratezza subentrano problemi familiari, litigi tra i genitori e infine la tipica frase “tesoro, dobbiamo parlarti”. È una situazione che molti hanno vissuto impotenti, senza avere la chance di poter calmare le acque, vedendo la propria famiglia sfaldarsi e gli adulti scagliarsi gli uni contro gli altri. Ma se le cose potessero cambiare? Se ci fosse un modo per “far tornare tutti amici come prima”? It Takes two risponde a questa domanda con l’uso della magia, in un’avventura platform che vi immergerà in uno strambo mondo tra oggetti che prendono vita e animali parlanti, in pieno stile Toy Story.
Il titolo, pubblicato da Electronic Arts, è stato sviluppato da Hazelight Studio, team noto per i suoi famosi precedenti esclusivamente cooperativi A Way Out e Brothers. Anche il gioco di cui parleremo oggi si basa interamente sulla cooperazione, per cui se volete provarlo, munitevi di amici e di PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S o PC e cominciate questa avventura di coppia. Bando alle ciance, è il momento di dare vita alla recensione di It Takes Two: attenzione però, è necessaria la vostra collaborazione, leggete attentamente!
Cody e May, un po’ come cane e gatto…
La storia di It Takes Two ha inizio nella casa di Cody e May, una coppia sposata che, come si evince dal litigio messo in atto già nella prima cutscene, sta affrontando alcuni problemi legati al matrimonio. La passione è scomparsa lasciando il posto a rabbia e rancore e i due trovano nel divorzio la soluzione all’inasprimento dei loro rapporti. L’ultima cosa da fare è allora comunicare la decisione alla piccola Rose, che una volta scoperte le intenzioni dei genitori non decide però di scoraggiarsi: determinata ad aiutarli, vuole utilizzare il Libro dell’Amore del Dr. Hakim per far tornare la madre e il padre “amici come prima”. Lasciandosi andare alla tristezza la bambina fa cadere le sue lacrime sulle bambole da lei create, raffiguranti Cody e May, che magicamente prendono vita (come anche il Libro dell’Amore). I nostri eroi saranno a questo punto costretti ad attraversare la loro casa vista da una stramba prospettiva: tra martelli, fiori e aspirapolveri animati, rane e vespe parlanti i due dovranno tentare di far scattare nuovamente la scintilla dell’amore, guidati dal simpatico e burlone libro del Dr. Hakim, che si presenterà spesso aggiungendo nuove sfide alla loro “terapia di coppia”.
La narrazione principale è condotta attraverso cutscene relativamente lunghe, dalla grandissima portata cinematografica e di ottima qualità, che fanno credere al giocatore di star in realtà osservando un’animazione della Pixar. Importanti sono anche i dialoghi tra Cody e May nel corso dell’avventura, che danno prova, da livello a livello, della crescita dei due coniugi. Il concetto stesso alla base di It Takes Two, ovvero la collaborazione, è in realtà esplicativo del messaggio che il titolo vuole presentare a grandi e piccoli: in situazioni difficili come queste, l’unico modo per far sì che tutto torni alla normalità è il lavoro di squadra, la volontà da entrambe le parti di riallacciare i rapporti, indipendentemente dal fatto che il risultato sia il proseguimento del matrimonio o meno.
It Takes Two riesce a trattare tematiche delicate come un amore ormai appassito e il divorzio, proponendo il riavvicinamento di una coppia per cui apparentemente sembrano esserci poche speranze, mostrandolo in tutte le sue fasi senza che risulti forzato: gradualmente l’atteggiamento dei protagonisti cambierà, sia nei confronti l’uno dell’altro sia verso la figlia, Rose. Impareranno, piattaforma dopo piattaforma, avventura dopo avventura, a mettere da parte egoismo e rancore per poter tornare umani, ma soprattutto, per poter ricostruire la loro famiglia.
Un gameplay vario e divertente… ricco di cooperazione!
Per quanto riguarda il gameplay, It Takes Two risulta davvero brillante e vario. Iniziando il titolo si ha l’idea di trovarsi davanti ad un semplice platform, ma non è esattamente così: gradualmente il giocatore viene introdotto a meccaniche sempre nuove che rendono lo stile di gioco interessante e mai ripetitivo, arricchito anche dai 25 minigiochi nascosti negli scenari. Vi troverete a destreggiarvi tra piattaforme, sparare contro sciami di vespe, controllare il tempo e la gravità (chiaro omaggio a Mario Galaxy), sfruttare l’attrazione magnetica, meccaniche grazie alle quali It Takes Two riuscirà ad appassionarvi e a farvi rimanere incollati allo schermo finché non l’avrete completato. Anche il puro acting gioca un ruolo importante in questo titolo, data la grande varietà di oggetti con cui con è possibile interagire solo per divertimento o per infastidire il proprio compagno mentre cerca di proseguire il gioco. A chi non piacerebbe saltare incessantemente su funghi rimbalzanti, spaccare bottiglie in giro, suonare una tastiera saltando sui tasti o scattare foto buffe?
L’elemento co-op, che si attua quasi solo tramite lo split-screen (sia in modalità online che in locale), è molto ben sviluppato e valorizzato, dal momento che la maggior parte del gameplay si basa su azioni complementari da parte dei due giocatori. A seconda del personaggio che sceglierete di interpretare, lo stile di gioco sarà diverso: spesso le parti più “action” saranno riservate a May, con un approccio più hardcore rispetto a quello della sua controparte Cody. Dopo aver completato It Takes Two difficilmente non vi verrà voglia di sperimentarlo nuovamente vestendo i panni dell’altro personaggio, per ottenere un punto di vista diverso per quanto riguarda le meccaniche di gioco e dare un’occhiata ad alcune parti degli scenari che prima non avevate avuto l’occasione di osservare. La vostra capacità cooperativa verrà messa alla prova anche durante alcune boss fight, uno tra i pochi casi in cui Cody e May saranno dotati di una barra degli HP, che però non aumenterà più di tanto la difficoltà del titolo. Una volta esaurita tutta la barra basterà premere ripetutamente il tasto di riferimento per tornare in vita e continuare a combattere a fianco del proprio compagno, cercando di non morire in contemporanea: solo in quel caso la boss fight ricomincerà dall’ultimo check-point.
I comandi vengono ripetuti frequentemente nella schermata di gioco, talvolta ricordandoci come superare determinati punti dello scenario, alcune meccaniche sono inoltre semplificate grazie alla mira assistita. La particolare attenzione verso questi dettagli dimostra il tentativo da parte degli sviluppatori di proporre un titolo inclusivo che possa essere apprezzato sia da giocatori più esperti che da novellini. Nel complesso il gameplay è bilanciato e scorrevole e non risulta né eccessivamente semplice né troppo difficile, offre la quantità giusta di sfide per potersi divertire e magari provare anche un certo senso di adrenalina, senza però causare stress o dover ripetere tante volte una stessa parte: si potrebbe tranquillamente dire che It Takes Two è adatto a tutti.
It Takes Two in due parole: creatività e immersione
Ciò che rende davvero speciale It Takes Two, intrecciandosi con il gameplay variegato e la componente cinematografica, sono le scenografie che il titolo propone. Non solo anche in questo caso potrete aspettarvi di tutto, da città innevate a basi spaziali, da mondi di stoffa e cuscini a scenari psichedelici (con tanto di pista arcobaleno in riferimento a Mario Kart), non potrete fare altro che immaginare dove e come si svolgerà la prossima avventura. Come se non bastasse, a coronare il tutto, visuali sceniche e colonne sonore azzeccate permettono al giocatore una totale immersione in questo magico mondo di gioco.
La grafica adottata sfrutta a pieno le capacità di Unreal Engine 4, e con un ottimo computer o un laptop da gaming potrete godervi il titolo con parametri alti ad una risoluzione elevata, che ben rende giustizia allo stile ibrido tra cartoonesco e realistico, paragonabile per certi versi ad una versione tecnicamente più evoluta di quello di Toy Story. Anche il doppiaggio è uno dei tanti pregi di questo gioco, sebbene sia disponibile esclusivamente in inglese. Data la qualità e l’evidente impegno messo da parte degli sviluppatori nella realizzazione di It Takes Two, sarebbe bello poterlo giocare totalmente in Italiano, ma per fortuna per chi dovesse avere problemi con la lingua originale è comunque possibile attivare i sottotitoli italiani dal menu in qualsiasi momento.
Nel complesso, It Takes Two è un gioco molto coinvolgente e creativo sia per quanto riguarda il comparto artistico, specialmente nell’ambito del design degli scenari e delle ambientazioni, sia per quanto invece riguarda il gameplay, bilanciato ma costantemente in cambiamento, che viaggia agilmente da genere a genere regalando anche in uno stesso livello una varietà di esperienze diverse, tra cui anche i 25 minigiochi sbloccabili. La caratteristica co-op di It Takes Two è ben sfruttata e mette alla prova le capacità di coordinmento e di lavoro di squadra dei due giocatori, il titolo propone infatti diverse azioni complementari da svolgere e differenzia nettamente lo stile di gioco di Cody e May. Di estrema importanza è la capacità di immersione data anche dall’approccio cinematografico sia all’interno dei livelli che nelle cut-scenes, e la libertà lasciata al giocatore nell’interazione con gli oggetti, legata a volte esclusivamente al puro divertimento. Anche il doppiaggio è uno dei punti di forza del gioco, nonostante non sia purtroppo disponibile in lingua italiana. It Takes Two è decisamente un’opera che consigliamo a tutti, grandi e piccoli, giocatori più o meno esperti, che potrà emozionarvi, coinvolgervi e divertirvi!