Genesis Noir Recensione: un giallo in bianco e nero

Genesis Noir Recensione Versione PC| Un indie punta e clicca che narra di un triangolo amoroso tra esseri cosmici che si trasformerà in un aspro confronto,  assisteremo al colpo di pistola sparato dal nostro rivale che prenderà il nome di Big Bang. Trascinati all’interno di questa esplosione cosmica parteciperemo indirettamente alla storia dell’universo per farci strada nei ricordi sia nostri che del “Ragazzo Aureo”  e capire come impedire che il colpo sparato colpisca l’amata “Miss Massa”. Contornato da teorie scientifiche sulla creazione della dell’universo, lo sviluppo di buchi neri, studio sul comportamento della luce, Genesis Noir vi farà fare un viaggio nei panni del demiurgo mentre cammina nella storia. Con ovviamente della musica jazz/blues di sottofondo, molti elementi di questo titolo possono far ricorrere alle soap opere degli anni ’50: vestito con un impermeabile lungo a collo alto, una fedora sempre in testa, e delle derby ai piedi il protagonista si comporterà come un investigatore in cerca di indizi per trovare la soluzione al mistero dei buchi neri e impedire la morte di una donna.

Genesis Noir

Un Punta e clicca di pura intuizione

In questo titolo dovremo fare completo affidamento sulla nostra capacità intuitiva data la quasi completa mancanza di tutorial, l’unica istruzione che riceveremo infatti sarà all’inizio del gioco che ci dirà di tener premuto su un orologio per poterci interagire. Dal gameplay diviso in fasi di esplorazione,  raccolta di oggetti e interazioni con ciò che ci troveremo davanti, spesso non capiremo ciò che stiamo facendo finché non avremo finito la sezione del livello. Agiremo da Demiurgo platonico, prenderemo la massa e la modelleremo a nostro piacimento creando le stelle, gli esseri monocellulari e così via, gettando le basi per l’umanità con dei minigiochi punta e clicca. Superato il primo livello di “semina”, di creazione di luce, oscurità e materia per oltrepassare degli ostacoli, il “ragazzo aureo” pieno di furia e gelosia penderà un orologio, che intuiremo sia di “miss Massa” e che l’abbia ricevuto da noi, lo romperà lasciandoci solo una parte del suo meccanismo. Appena ottenuto questo nuovo oggetto verremo buttati fuori da quello spazio e torneremo nella stanza della donna e svilupperemo una teoria secondo la quale, raccogliendo altri ingranaggi simili a quello ricevuto pocanzi e aggiungendo una componente “aurea” saremo in grado di deviare il proiettile e salvare la vita alla donzella in pericolo.

A quel punto per poter accedere ai livelli successivi dovremo interagire con le stelle presenti nel raggio cosmico. Presa la posizione temporale dei livelli, rispetto a dove si trovano all’interno di quel raggio, possiamo intendere che il punto in cui è stato sparato il colpo sia avvenuto il Big Bang, mentre alla fine della traiettoria si trovi la fine dell’universo. Procedendo nel gioco faremo amicizia con quattro figure ben distinte, che spiegheremo meglio più avanti, che ci accompagneranno ognuno per un tratto dell’evoluzione dell’umanità.

 

Genesis Noir

Una direzione artistica… scientifica!

Questo titolo offre un’esperienza affascinante sotto il punto di vista scientifico, data la quantità di dati ricavati da studi scientifici spiegati tramite delle premesse prima di ogni livello, per poi far sperimentare al giocatore stesso la costruzione di ciò che era stato preannunciato. Genesis Noir prende la nascita, la vita e la morte dell’universi e la condensa in un proiettile sparato da un “stella” gelosa di un povero “orologiaio”  che non si è saputo controllare in un momento di ebbrezza. Infatti nel corso del gioco vedremo più volte il nostro personaggio bere ed inebriarsi nel mentre che noi dovremo far “esplodere” delle “bolle” che prenderanno man mano delle forme diverse. Rivivremo l’intera storia dell’umanità e oltre, fino ad arrivare ad una scelta che a seconda di quale strada prenderemo cambierà il finale.

Parlando ora dei personaggi, ci sono in tutto 8 figure ben distinte: il protagonista, la bellissima cantante Miss Mass, il miglior sassofonista jazz anche noto come Ragazzo Aureo, una cacciatrice dell’età della pietra, un ronin del X secolo, un musicista jazz che suona un contrabbasso, una scienziata che studia la teoria della relatività e infine un’altra figura cosmica che ci accompagnerà nella sezione finale del gioco. Ognuno di questi personaggi rappresenta l’epoca in cui lo troveremo, lasciandoci dare un rapido sguardo in ogni passo fondamentale della storia.

Sotto il punto di vista sonoro, questo gioco vi si basa quasi completamente. Praticamente ogni interazione che avremo sarà accompagnata da un suono e si può notare molto come l’ambiente circostante vari in base ad esso. Più di una volta infatti dovremo giocare con le “onde sonore” per risolvere un puzzle e aprirci la strada per procedere. Anche ciò che farà da sfondo ha un suono che molto spesso risulterà innaturale, ma allo stesso tempo adatto alla situazione. Spesso sentiremo come la presenza di un orchestra che si nasconde dietro la scena che sta improvvisando effetti adatti, utilizzando strumenti base come una batteria o uno strumento ad arco.

Genesis Noir

Lo stile grafico è un punto chiave che rende unico questo titolo, giocando principalmente sulla componente 2d non si può non notare che il gioco sia settato in uno spazio tridimensionale, anche anche i colori riflettono i temi dello spazio infinto, pertanto vedremo principalmente il bianco e quello che sembra essere un blu molto scuro in modo da poter fare da contrasto con il nero del protagonista e descrivere l’area in cui ci muoviamo. L’unico colore che vedremo abbastanza spesso escludendo quelli succitati è il giallo, che servirà per evidenziare ciò con cui dovremo interagire. Lo stile ricorda quello di una vignetta di un fumetto con transizioni immersive che danno l’impressione al giocatore di venire risucchiato nello schermo.

Come abbiamo già detto il titolo si basa completamente sull’intuizione del giocatore, quindi spesso capita di non capire subito ciò che si deve fare e quindi passare tanto tempo su un unico minigioco. Il gioco di fatto è abbastanza scorrevole, però questo scorrimento viene interrotto dall’incapacità del giocatore di capire cosa fare. Spesso anche i gesti del mouse possono non sembrare naturali e ci si mette un po’ a capire che si devono fare movimenti circolari o magari trascinare verso un lato. Anche la resa grafica in certi momenti può dare fastidio data la base 2D che viene renderizzata in 3D e quindi quando la telecamera si sposta in modo rilevante si finisce per provare una leggere vertigine, niente di esagerato comunque. Un ultimo aspetto che può essere negativo è l’effetto psichedelico che il gioco presenta in determinate sezioni, unendo diversi strati di colore ad effetti a spirale dando l’impressione di star avendo un trip mentale, cosa che comunque il gioco mira a fare dato il contesto e scopo.

A primo impatto è un gioco molto curioso la cui premessa era quella di assistere al Big Bang inteso come sparo di una pistola e il dover tentare di impedire che quel colpo parta. Si notano subito la grafica minimalista e l’impegno messo nelle animazioni per rendere i personaggi più espressivi possibili e far intendere la lore al giocatore tramite spezzoni di scene che partono con l’interazione con determinati oggetti che possiamo tr0vare in giro nel mentre che giochiamo. Nelle circa 6 ore che ci vogliono per completarlo siamo riusciti a discernerne abbastanza da poter dire che per comprendere la situazione bisogna rimanere sempre attenti e non perdere neanche una scena. Il sonoro ci ha colpito più volte durante la partita data la cura che c’è dietro e soprattutto l’improvvisazione jazz c’è a un punto intermedio del gioco. Il titolo è consigliato a tutti coloro che sono affascinati dalla teoria del big bang e dalla teoria dell’evoluzione, oltre che ovviamente la teoria della relatività di Einstein e la radiazione di Hawking. Parteciperete alla creazione, vita e morte del nostro universo in una realizzazione grafica semplice ma precisa e interamente tradotta in italiano.

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