Lust from Beyond Recensione – Un diverso tipo di horror

Lust from Beyond Recensione PC | È difficile, persino nel 2021, trovare un videogioco che non abbia paura di trattare determinati tipi di temi. Nonostante si stia facendo di tutto per far capire che questo medium si sta evolvendo e maturando, c’è ancora chi lo identifica solo come puro svago, un mero “gioco” con cui “passare il tempo”. Questa lotta, combattuta sia dagli sviluppatori che dai fruitori stessi, non è iniziata da poco e non sembra che terminerà presto. Il videogioco ormai non può relegarsi unicamente alla descrizione che il suo stesso nome imprime, ma andrebbe invece identificato come un’altra forma d’arte, giovane sì, ma non meno importante. Proprio per questo motivo, l’idea di trattare temi sociali sempre contemporanei come il bullismo, l’inclusione, la violenza, il razzismo, ma anche politici quali l’oppressione, la tirannia e il comunismo; va abbracciata e soprattutto ampliata. A ricordarci che qualsiasi cosa può essere mostrata e raccontata anche tramite il videogioco è Movie Games Lunarium con Lust from Beyond, un nuovo titolo horror con elementi erotici per condire l’esperienza. Uscito ufficialmente l’11 marzo 2021 su Steam, questo titolo ha in serbo per noi molte sorprese e chiavi di lettura. Siete pronti per essere inghiottiti dentro Lusst’ghaa? Allora seguiteci in questa nuova recensione!

La trama di Lust from Beyond si compone di capitoli dove è possibile fare delle scelte. La storia segue le vicende di Victor Holloway, un uomo semplice che, dopo un grave problema con la compagna Lily, decide di farsi aiutare. Viene indirizzato dalla fidanzata stessa da un medico per “purificare” i suoi istinti sessuali, a causa di un trauma che lo ha portato ad allontanarsi da lei. Il povero Victor ha delle visioni che lo portano a vivere anche in un’altra realtà. In alcuni momenti è imprigionato in Lusst’ghaa, una dimensione parallela governata dal dio del piacere Lauv’abrarc. Questo posto è colmo di creature orripilanti e strani organismi che passano la propria esistenza ad assaporare un’euforia infinita, proprio grazie a questo essere soprannaturale. Un mondo che per certi versi ricorda i racconti orrorifici di Lovecraft, le creature xeromorfe di Giger e i quadri Beksiński, autore a cui si è ispirato The Medium per l’ambientazione del regno degli spiriti. 

 

In Lust from Beyond, seguiremo la storia di Victor, un uomo che ha un problema con i propri istinti sessuali.

 

Oltre a questo tipo di background, per la dimensione ultraterrena, c’è anche un’aggiunta non indifferente che si lega al discorso che abbiamo trattato frettolosamente nell’introduzione di questa recensione: l’ambito erotico. Gli abitanti di Lusst’ghaa sono sia un’avversità per Victor che un’occasione per provare piacere, tramite dei poteri che può sbloccare durante i livelli. Queste abilità gli consentono una maggiore sanità mentale, ulteriore vita o resistenza agli attacchi. In base al nostro modo di giocare, possiamo quindi scegliere quale ambito migliorare. L’obiettivo principale del nostro protagonista è quindi quello di sopravvivere.

Lust from Beyond

Seppur semplice, la trama riesce comunque ad interessare abbastanza per andare avanti durante la partita. Sfortunatamente, per gli appassionati di interactive storytelling è necessaria una ricerca più approfondita che si discosta dalla trama principale. Chi vuole scoprire di più sui riferimenti culturali e occulti presenti in Lust from Beyond dovrà scavare tra i documenti facoltativi dei livelli: una vera e propria lore che non tutti andranno a conoscere. Per quanto riguarda invece il gameplay, diciamo che abbiamo trovato non pochi problemi. Il titolo è uscito solo su PC ed è quindi preferibile giocarlo tramite tastiera e mouse. I comandi per pad sono presenti, ma con le descrizioni solo per la versione Xbox. Per quanto riguarda il controller PlayStation, è comunque possibile collegarlo ma non si vedranno i rispettivi tasti durante i QTE. È quindi consigliabile usare l’altro tipo di joypad, oppure semplicemente sfruttare le periferiche PC. Altra piccola pecca, sempre legata ai comandi, si può trovare durante le fasi più concitate, come le fughe per esempio, dove non sempre vengono avvertiti i nostri input. A causa di ciò l’immersione si può facilmente perdere e può sfociare in frustrazione per le troppe morti accidentali.

 

Lust from Beyond soffre di un gameplay un po’ troppo rigido che non agevola l’immersione del giocatore.

 

Oltre ai Quick Time Event, il gameplay è formato da momenti più semplici, come i dialoghi principali e facoltativi; l’esplorazione e le fasi stealth. A causa dei nemici poco reattivi quest’ultima fetta di gioco è poco interessante e mai troppo punitiva, facendo perdere quell’inquietudine di cui un titolo di questo tipo dovrebbe cibarsi. Non stiamo dicendo che sia un problema se Lust from Beyond sia facile da provare, ma solo che la vera difficoltà è presente solo a causa dei game over accidentali che nessuno apprezza quando diventano troppi. Non capire dove andare per risolvere un enigma, morire troppe volte durante un QTE e l’interazione con gli oggetti non sempre presente: sono questi i maggiori dilemmi che ci hanno fatto faticare. D’altra parte, l’elemento horror è onnipresente e rivela tutte le sue potenzialità durante le brevi fasi in cui ci troveremo nel mondo parallelo. Per certi versi, Lust from Beyond ricorda Agony e, questo, è senza dubbio da premiare, soprattutto per il modo in cui viene mostrato. Sfortunatamente però, le meccaniche di gioco sono abbastanza rigide e poco interessanti, con un’IA dei nemici ancora grezza che non ci permette restare tesi a lungo. Qualcosa che invece accade semplicemente osservando le inquietanti strutture organiche di Lusst’ghaa, vera attrazione dell’intero titolo.

Lust from Beyond

Parliamo quindi dell’ambientazione di Lust from Beyond. Gli sfondi e le architetture mostruose prendono spunto da opere celebri di autori che tutti gli amanti dell’horror conoscono. Da una parte abbiamo rimandi allo stato di inquietudine che solo qualcosa di indescrivibile e di sconosciuto potrebbe farci assaporare, proprio come nei racconti di H.P. Lovecraft. Da un’altra parte ci sono delle strutture organiche, fuse a tecnologie extraterrestri, e delle creature molto simili a quelle ideate da H.R. Giger, come il famoso Alien. E infine, la desolazione e il senso di non appartenenza che solo con le tele di Beksiński siamo riusciti a sentire. In questo senso, possiamo affermare che ci siamo spesso fermati ad osservare e ad apprezzare le terrificanti architetture che compongono Lusst’ghaa. Il creature design, così come l’environment, sono stati minuziosamente curati per regalarci uno spettacolo visivo di alta qualità. Sfortunatamente, non si può dire lo stesso dei modelli 3D dei personaggi, probabilmente causato anche dal numero ristretto del team di sviluppo e dall’engine scelto, ovvero Unity. Nonostante tutto però, qualsiasi scorcio regala emozioni contrastanti, tra estasi e paura.

In conclusione, ci reputiamo abbastanza soddisfatti. Lust from Beyond ha delle pecche che abbassano il livello di immersione da parte del giocatore, ma sicuramente a livello evocativo riesce ad emozionare. Se poi contiamo che questo è uno dei pochi videogiochi a trattare un tema come quello dell’erotismo, possiamo solo che fare un plauso a Movie Games Lunarium. Un piccolo passo che speriamo non venga dimenticato.

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