La maggior parte degli utenti utilizza Google Chrome per navigare su Internet, sebbene esistano anche altre alternative. Il motivo è dato dal fatto che si tratta di un browser molto performante e capace di offrire diverse opzioni, compresa la possibilità di installare svariate estensioni, in grado di espandere le funzionalità.
Vediamo dunque le ultime novità per quanto riguarda la sicurezza.
Le novità dell’ultima release di Chrome
L’ultima release di Chrome ha scelto di concentrarsi maggiormente sulla privacy e sulla sicurezza degli utenti, aggiungendo dunque dei dettagli molto importanti da questo punto di vista. La release 83 ha in primo luogo semplificato alcune funzioni, come nel caso della gestione dei cookies, ora molto più user friendly rispetto alle precedenti versioni del navigatore. In secondo luogo, adesso è più semplice gestire anche le varie impostazioni sulle autorizzazioni concesse ai siti e alle applicazioni avviate tramite il browser, come l’accesso al microfono o alla fotocamera.
Inoltre, Google Chrome ora concede diverse opzioni per gestire in modo più personale la sincronizzazione, e in maniera più efficace la privacy. Va anche detto che è possibile utilizzare dei servizi creati ad hoc per quest’ultimo aspetto. Si parla ad esempio della VPN per Google Chrome che consente di navigare in totale sicurezza, tenendo sempre protetta la propria identità online e mascherando gli indirizzi IP, insieme alle informazioni più rilevanti. Se da un lato Google Chrome potenzia il fattore sicurezza con l’ultima release, dall’altro lato alcuni servizi possono essere molto importanti per poter contare su un numero maggiore di certezze.
Cosa cambia per le estensioni?
Le estensioni rappresentano da sempre una preziosa opportunità ma anche un pericolo, perché c’è il rischio che possa trattarsi di malware, aggiungendo dunque un plug in dannoso per il nostro sistema o per la nostra privacy.
Da oggi Google imporrà una maggiore trasparenza ai produttori di add on, in modo tale da proteggere l’utente dai potenziali rischi portati dalle estensioni installate sul browser. Lo scopo è fornire agli utenti una panoramica dei dati raccolti dagli add on con più chiarezza, in modo tale da renderli meno complessi da comprendere e quindi meno tecnici. Chiaramente per poter essere installate sul browser, le estensioni dovranno superare i nuovi controlli di qualità di Google, di conseguenza ci sono sia aspetti positivi che negativi. Se da un lato la sicurezza ne gioverà, dall’altro gli utenti vedranno calare in modo drastico le estensioni disponibili per Chrome. Il 2020 lo ha già dimostrato, con un incremento del +81% di add on respinti da Big G e dunque inaccessibili da Chrome. Si tratta comunque di un sacrificio necessario per la protezione degli utenti.