Override 2 Super Mech League Recensione PC | Alti decine e decine di metri, armati fino ai denti con le più sofisticate tecnologie belliche e pilotati da esseri umani. Di cosa parliamo? Semplice, robot! Degli esseri così “vecchi” e così datati da sembrare retrò nonostante la loro concezione futuristica. L’idea di comandare queste montagne di metallo per affrontare mostri di altri universi è da attribuire, infatti, al fantasioso mondo dei cartoni animati giapponesi degli ormai lontani anni ’60. Con neanche troppo sforzo, la consacrazione di questi eroi anti-convenzionali arriverà un solo decennio dopo col famosissimo Mazinga Z, destinato a rimanere un cult fino ai giorni nostri. Fatta questa breve introduzione al mondo dei Mecha, la domanda che vi pongo è: può un robot da guerra, dopo ben oltre 50 anni dalla sua prima comparsa, farvi ancora brillare gli occhi? Per i ragazzi di Modus Games la risposta è sicuramente sì. Due anni dopo l’uscita del primo titolo, la software house californiana rilascia il secondo capitolo della saga: Override 2 Super Mech League. Con l’acquisizione di The Balance Inc. (studio di sviluppo di Override Mech City Brawl) avvenuta nel 2019, il team indie statunitense dà vita a Modus Studios Brazil, una neo-divisione incaricata dell’elaborazione del nuovo picchiaduro/arena. Il titolo sequel che andremo ad analizzare nei prossimi paragrafi è disponibile dal 22 dicembre su praticamente tutte le piattaforme: PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X e Nintendo Switch. Ma varrà la pena investirci i guadagni delle tombolate dei giorni scorsi? Scopritelo in questa nuova recensione!
Come abbiamo anticipato, Override 2 Super Mech League è un picchiaduro/arena dalla grafica 3D i cui combattenti sono dei Mecha comandati da esseri umani bramosi di raggiungere la vetta dei migliori piloti di questi enormi robot. Questo titolo non è sicuramente rivolto a un pubblico amante di lunghe e coinvolgenti trame ma potrà intrattenere tutti coloro che non cercano un’esperienza videoludica particolarmente impegnativa sotto il punto di vista mentale ed emotivo. Tutto ciò che sappiamo riguardo i Mecha è che 7 anni prima rispetto agli avvenimenti del gioco, questi erano delle armi di difesa contro gli Xenotypes, esseri alieni che invasero (invano) la Terra. Una volta eliminati gli invasori, i Mecha sono tristemente divenuti dei meri mezzi di intrattenimento col quale gli esseri umani hanno deciso di sfidarsi per la lotta al titolo di miglior pilota. Stop. Termina qui quella che più che una trama potremmo definire una semplice spiegazione sull’esistenza di questi combattimenti tra macchine. La storia principale del gioco è riconducibile alla nuova modalità introdotta, semplicemente nominata “Campionati”, nella quale il nostro obiettivo sarà dunque quello di scalare le classifiche dei migliori piloti in circolazione. Per farlo avremo dalla nostra parte Zoe, una cacciatrice e manager di nuovi talenti che ci guiderà nella nostra lunga e tortuosa ascesa. Una volta arruolati nella sua scuderia, Zoe sarà la nostra unica fonte d’informazione sul mondo che andremo ad affrontare. Caratterizzata da una spiccata professionalità lavorativa e da una forte ambizione, la nostra manager ci introdurrà attraverso dei brevi e troppo spesso ripetitivi dialoghi all’interno di queste battaglie clandestine tra robot da guerra.
Tanto “Boom e Bam”, ma non abbastanza fun.
20 Mecha, 9 arene e un sacco di distruzione. Volessimo riassumere Override 2 Super Mech League ci basterebbero questi elementi. Ma vediamo nel dettaglio il gameplay di questo picchiaduro. Nel roaster, troveremo Mecha differenziati notevolmente tra loro per sembianze ma soprattutto per le loro abilità . Il combat system di ognuno di essi prevede l’utilizzo di una parata e di quattro colpi base, due leggeri e due pesanti. La peculiarità di questo titolo è che ogni colpo corrisponde a un determinato tasto della nostra tastiera o Joypad, ed il loro incastro permette di creare combo variegate e differenti per ogni personaggio. Inoltre, premendo simultaneamente alcune combinazioni di input, azioneremo degli attacchi speciali che, a differenza di molti altri titoli di questo genere, non hanno bisogno di un accumulo di energia o stamina. Il che può rappresentare un problema non di poco conto, in quanto è facile che il match venga svolto interamente con l’utilizzo di una mossa specifica che potrebbe risultare più efficacie rispetto alle altre. Purtroppo non è presente un sistema “anti-spam” e il gameplay complessivo ne risente molto. Continuando la lista delle azioni eseguibili, dobbiamo aggiungere la presa, ovvero il semplice afferrare il nostro avversario per scaraventarlo lontano, così da riprendere fiato. Una funzione utile soprattutto nelle modalità “Controllo” e “Xeno-sciame”. Ultime, forse anche per importanza, sono le mosse finali. Per eseguirle sarà necessario sostare in un fascio di luce che apparirà e scomparirà casualmente nella mappa, in modo da ricaricare il Mecha di questa energia e, una volta raggiunta la quantità massima, rilasciarla in un solo istante. Data la scarsa efficacia e il basso numero di danni inflitti da molte di esse, è facile che si perda interesse nel rincorrere questa energia vagante e quindi abbandonare del tutto l’utilizzo di questi attacchi. Un peccato, poiché visivamente sono sicuramente d’impatto. La dinamicità delle arene invece è sicuramente un punto di forza per questo titolo. Oltre al deterioramento dovuto al combattimento, i nostri campi di battaglia ci forniranno diversi spunti per infliggere danni ai nostri avversari. Infatti, praticamente ogni oggetto circostante può essere lanciato, ed alcune arene presentano persino degli elementi caratteristici (lava, scariche elettriche) che se sfruttati al meglio infliggeranno seri danni ai Mecha rivali.
Sviscerate le caratteristiche principali di questo gameplay, è il momento di rispondere alla fatidica domanda, quella che ormai vi ronza in testa: “Ma è divertente?” La risposta è…“Nì”. Ciò che colpisce maggiormente di questo gioco è sicuramente il comparto visivo 3D che risulta pulito, vivace e di alta qualità . Purtroppo però l’estetica non basta. Nel guidare il vostro Mecha infatti, è possibile che vi sentiate letteralmente ingabbiati e limitati in movimenti ripetitivi. Se dal punto di vista tecnico (almeno su PC) non gli si può recriminare quasi nulla, Override 2 Super Mech League purtroppo soffre di un gameplay generale abbastanza rigido, lento e non molto differente tra i vari combattenti. Nei ranking più bassi inoltre, il gioco è quasi noioso a causa della sua facilità ; basterebbe infatti premere i tasti casualmente per abbattere quei nemici che quasi eviteranno di affrontarci. In soccorso a queste lacune vi è sicuramente il fattore “caos” che si crea all’interno delle arene e che dà una parvenza di imprevedibilità all’azione, ma ahimè, smorzata anch’essa dalle risicate dimensioni del terreno di gioco. Anche questo titolo pecca nella mancanza di equilibrio tra i personaggi: alcuni Mecha risultano nettamente più efficaci e performanti rispetto ad altri, ed è inevitabile che ciò ci induca a scegliere sempre lo stesso, abbandonando i restanti 19. Riassumendo, potremmo dire che Override 2 Super Mech League saprà intrattenervi a primo impatto, ma vi indurrà inesorabilmente a perderne interesse col passare dei minuti.
Campionati, Versus e Partita Rapida: uno sguardo alle modalità .
In questo titolo, troviamo le solite modalità di un classico picchiaduro:
- 1. Campionati: storia principale nel quale vestiremo i panni di un pilota di Mecha intento a diventare il migliore della piazza.
- 2. Versus: sezione co-op del gioco che ci permetterà di creare una lobby ed invitare un amico col quale scontrarci.
- 3. Partita Rapida: un matchmaking veloce per una partita 1v1 con un avversario casuale.
Se per le ultime due modalità non c’è praticamente nulla da aggiungere, dobbiamo invece soffermarci sulla missione principale di “Campionati” e analizzarne alcuni aspetti. Come già anticipato, il nostro obiettivo sarà quello di scalare la classifica e arrivare nelle posizioni più alte del ranking. Una volta eseguito l’accesso a questa modalità ed essere stati ingaggiati da Zoe, avremo a disposizione un roster iniziale di 5 Mecha col quale cimentarci in ben 7 diverse tipologie di combattimento. Caratteristica fondamentale del gioco è che per ognuna di queste modalità avremo una classificazione diversa in base ai risultati ottenuti al loro interno. Partiremo infatti dal grado più basso (“F”) in tutte la categorie. Man mano che accumuleremo vittorie in una determinata modalità il nostro ranking salirà passando ad “E”,”D”,”C” e via discorrendo. Una volta raggiunto il grado “C” in almeno tre delle sette sezioni, acquisiremo la nomina di professionisti e avremo la possibilità di arruolarci in una crew con la quale ottenere fama e ricompense. Ovviamente, più alto sarà il nostro punteggio, maggiore sarà il livello di difficoltà degli avversari col quale ci batteremo. Accumulando vittorie guadagneremo valuta di gioco per l’acquisto di nuovi Mecha da aggiungere al nostro garage, così come skin ed avatar per personalizzare il nostro profilo.
Un ulteriore strumento per ottenere monete extra è la possibilità di accettare dei contratti di sponsorizzazione che Zoe ci proporrà , ovvero missioni nelle quali eseguire determinate azioni per un certo numero di volte. Spesso però queste sfide sono estremamente ripetitive e presentano un livello di difficoltà elevato, non tanto per l’azione da compiere quanto per il tempo in cui queste possono essere portate a termine. Il countdown inizierà infatti a decorrere dal momento in cui accetterete il contratto, e continuerà a scorrere in qualsiasi frangente di gioco: durante uno scontro, nei menù di selezione e addirittura a gioco del tutto chiuso. Specie quest’ultimo fattore, che avrebbe l’intento di invogliare un utente a rimanere sul gioco per più minuti, porta al più delle volte a ritrovarsi contratti scaduti e non portati a termine. Aggiungeteci il fatto che spesso le ricompense non valgono la fatica e capirete che si farà presto ad abbandonare del tutto questa tipologia di sfida. C’è da dire inoltre che il basso costo delle skin e degli avatar (solo 100 monete) vanifica ogni tipo di necessità di denaro e quindi induce a evitare la risoluzione di queste missioni. Un aspetto sicuramente gestito male che ha inevitabilmente influenzato quelle che, almeno per gli sviluppatori, sarebbero dovute essere le attività secondarie più frequenti da far svolgere ai giocatori.
“A volte ho la sensazione di essere solo al mondo. Altre volte ne sono sicuro”
Ma veniamo al fattore che più di tutti rovina letteralmente questo gioco che, ricordiamo, dovrebbe essere un picchiaduro, 3D, action e multiplayer… ma in realtà non lo è. Le fondamenta di questo titolo sono proprio le prime a crollare. Un genere come questo, che dovrebbe essere interamente incentrato sulla possibilità di affrontare giocatori da ogni parte del mondo, si vede privato di questa funzionalità per la “banale” motivazione della mancanza di utenza. Su decine e decine di partite, siamo stati in grado di affrontare un giocatore reale solo due volte! Praticamente ingiocabili tutte le modalità online. La grande pecca di questo titolo è quella di non avere un matchmaking cross-platform, il che, a parer nostro, è ingiustificabile per un progetto attualmente di nicchia. Minuti e minuti a cercare qualcuno nel net, ma nulla. Dopo una manciata di secondi di ricerca ci vedevamo assegnati automaticamente degli avversari fittizi della CPU. Al che l’interesse verso il gioco è sceso al minimo, fino a farci domandare se avesse un senso continuare la nostra storia o accontentarci di una semplice partita rapida ogni tanto. Ricordiamo che questo problema è stata riscontrato con la versione PC del gioco, una piattaforma non tanto avvezza a questo genere e quindi scarna di giocatori. Ci auguriamo, ma dubitiamo, che la situazione su console sia ben diversa, e soprattutto speriamo in un intervento concreto del team di sviluppo per far fronte a questo disagio.
In conclusione, Override 2 Super Mech League non ci ha convinti. Il gioco risulta interessante e divertente da giocare solo nei primi minuti per via di una cattiva gestione di molteplici fattori che, organizzati diversamente, avrebbero potuto migliore sensibilmente il giudizio finale. È triste, ma ad un certo punto potreste addirittura chiedervi se state sprecando il vostro tempo. Sicuramente ha saputo mostrare alcuni aspetti positivi come l’ottimo utilizzo del motore grafico, l’accurata caratterizzazione di ogni Mecha e un buon coinvolgimento delle aree di battaglia. Tutto ciò però non può bastare. Troppo alto il numero degli errori, dai combattimenti troppo statici e macchinosi all’ingiustificabile assenza totale di un matchmaking che pescasse utenti tra le tante piattaforme di gioco disponibili. Insomma, un vero peccato che questo sequel non sia riuscito a consolidare il buon lavoro iniziato col primo capitolo della duologia. Al netto di tutto ciò, ci sentiamo dunque di sconsigliare almeno per il momento questo titolo. La mossa migliore sarebbe attendere un po’ e cercare di capire le intenzioni del team di sviluppo che, a parer nostro, ha l’estrema necessità di implementare un multiplayer cross-platform. Siamo sicuri che a quel punto il gioco diverrebbe appetibile a tanti di voi, ma fino ad allora potrete tranquillamente conservare le vostre vincite natalizie.
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