We Can Be Heroes Recensione: gli eroi sono grandi e piccoli

We Can Be Heroes Recensione | Siamo in quel periodo magico dell’anno, dove arrivano le feste natalizie e ci lasciamo alle spalle ciò che abbiamo appena vissuto; anche se in questo caso, il 2020 si può dimenticare senza problemi. Come ogni occasione, Netflix è una delle tante piattaforme streaming che si occupa di rilasciare contenuti freschi per assicurare una felice vacanza a tutta la sua audience, e quindi spuntano moltissimi film per le famiglie e i bambini. Non è un caso, infatti, che per il 25 dicembre ci sarà la premiere di We Can Be Heroes, l’ultimo titolo creato da Robert Rodriguez, nonché autore dei già popolari Spy Kids e Le Avventure di Sharkboy e Lavagirl. 

Il film è un miscuglio di entrambi, dato che il target principale del regista sono le già menzionate famiglie con bambini desiderosi di vedere supereroi e scene di azione piene di colori e colpi di scena. E quale momento migliore se non l’arrivo di Natale? Ovviamente, siamo qui per parlarvi di quello che pensiamo sulla realizzazione, e pertanto è bene non indugiare oltre. Ecco a voi la recensione di We Can Be Heroes!

La trama è molto semplice a primo impatto: in un mondo abitato da supereroi c’è un periodo di pace costante, finché l’arrivo di misteriosi alieni porta ad un inevitabile conflitto tra le due forze. Già da qui, potete immaginare l’esito. Senza più protezione, la Terra ora è in grave pericolo ed è qui che i nostri protagonisti entrano in gioco: guidati da Missy Moreno, figlia del leader dei supereroi, i bambini dotati di superpoteri vengono posti sotto stretta sorveglianza dal governo per evitare che cadano nelle mani degli invasori. Ma se c’è una cosa che i film di Robert Rodriguez ci hanno insegnato, è che non puoi contenere dei ragazzini scatenati, specialmente se sono più che semplici umani. Ora spetterà a loro capire come salvare il pianeta, e dovranno imparare a cooperare con le loro abilità uniche e comprendere il lavoro di squadra.

We Can Be Heroes
Quando i supereroi vengono sconfitti, la Terra viene minacciata come mai prima d’ora.

We Can Be Heroes non perde un istante a mostrare al pubblico il suo elemento più importante: i protagonisti. Buona parte del film è incentrata esclusivamente sulla crescita dei bambini nel corso della loro missione, imparando dagli errori dei loro genitori per essere più scaltri e coscienti, inserendo divertenti scene di combattimento dove ognuno sfrutta il proprio potere per vincere. Dalla manipolazione del tempo, alla capacità di controllare ogni fluido o alla supervelocità, i piccoli eroi trasmettono nel pubblico infantile un senso di euforia e ispirazione dando sfoggio delle loro abilità contro gli alieni.

 

I bambini non perdono un attimo ad essere al centro dell’attenzione, e Rodriguez lo sa bene.

 

Chi meglio del regista conosce la sua audience? Sicuramente con Spy Kids e Le Avventure di Sharkboy e Lavagirl, Robert ha imparato bene l’importanza delle scene, e si può vedere in tutto il film come il comparto audio e visivo contribuiscono a creare un film perfetto per l’occasione. Ciò non giustifica comunque i gravi problemi che la trama tende a mancare, come il pochissimo tempo di scena per i supereroi. La loro presenza è pressoché inesistente, se non essere l’obiettivo di crescita dei bambini, e di conseguenza le loro figure non vengono molto prese seriamente, anche se il film tratta (ovviamente) di altri argomenti. La CGI, inoltre, non è accuratamente dettagliata, avendo scene di azione scarsamente computerizzate che rovinano l’immersione degli spettatori, nonostante i più piccini non siano propensi a vedere questi minimi dettagli.

Gli attori sono on point, su questo possiamo esserne certi: i doppiaggi e le parti di ciascun personaggio sono brillantemente curate e ben fatte, con gli attori tutti sul pezzo per offrire battute divertenti e momenti seri, senza spezzare l’ordine. Tra la parte di Missy Moreno come leader dei bambini e lo straordinario humor della sua squadra, abbiamo un cast pieno di singolari supereroi dotati di personalità eccentriche.

I bambini sono determinati e pronti a sconfiggere qualche alieno.

Questo ci porta all’ultima nota da trattare: il film è unico nel suo genere? Sfortunatamente, vi possiamo assicurare di no. I temi che vengono trattati sono abbastanza riciclati, come l’importanza del gioco di squadra, il valore della crescita e cosa significa avere delle responsabilità, e la storia non fa altro che mostrare costantemente al pubblico questa tiritera infinita. Purtroppo, l’originalità in questi tempi è difficile da ottenere, e We Can Be Heroes non riesce a rivalere sopra lo standard di altri potenziali competitori. Non che questa sia una pesante critica nei confronti del film, ma quando le solite storie vengono utilizzate di continuo, si verifica un bizzarro momento dove non si ha né il bello né il brutto, e nasce la mediocrità.

Dobbiamo considerare che i bambini della nostra attuale società sono diventati più consapevoli del mondo che li circonda e la possessione di dispositivi mobile e internet in generale permette loro di esplorare nuovi orizzonti dell’intrattenimento. Se dovessimo rimanere ancorati al passato, non riusciremmo in qualità di content creator a rispecchiare questo progresso anche nelle nostre opere moderne, e i film di famiglia non sono da meno. We Can Be Heroes ha grosse potenzialità, ma è evidente che il talento di Robert Rodriguez non sempre gli dia la possibilità di creare film epocali.

 

Dobbiamo considerare che i tempi cambiano, e di conseguenza, anche i gusti di ogni individuo.

 

Detto questo, vi assicuriamo che se cercate un film carino, divertente, movimentato ma adatto ai vostri bambini, We Can Be Heroes è proprio quello che fa per voi. Robert Rodriguez riesce ancora una volta a dare il meglio mostrando un titolo che cattura l’attenzione dei più piccini inserendo supereroi e bambini nello stesso contesto, aggiungendo poi azione e divertenti battute senza rovinare eccessivamente la serietà dell’invasione aliena. Ma questa non è una scusa per giustificare le lacune presenti nella pellicola, come la trama mal strutturata, una CGI imperfetta per un film di tale calibro e tematiche raccolte più e più volte dallo stesso contenitore, dando un senso di mediocrità alla fine dei conti. A nome di VMAG, vi ringraziamo di aver letto la nostra recensione di We Can Be Heroes, e speriamo che possiate godere di felici momenti guardandolo con la vostra famiglia al completo. Dal nostro staff vi auguriamo un buon natale!

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