Metal Gear Solid V: The Phantom Pain : l’hands on di Vmag

Ebbene sì. Siamo riusciti a mettere le mani e a giocare uno dei titoli più attesi per quest’ anno e possiamo dire di ritenerci più che soddisfatti. Metal Gear Solid V sembra veramente un titolo degno dei suoi predecessori. Alla demo provata alla Gamescom abbiamo potuto giocare alla ormai famosa missione ” A Hero’s way” di cui ci hanno fatto vedere decine e decine di modi per portarla a termine, ma noi ci siamo comunque sbizzarriti a cercare nuove vie per finirla.


Per tutta la durata della missione non abbiamo chiamato né il supporto di Quiet né del D-Dog, cercando di proseguire del tutto in solitaria e uno degli elementi più interessanti è stato il Phantom Cigar: quest’ultimo ci dà la possibilità di far trascorrere il tempo durante una missione nel caso in cui fosse giorno e volessimo far sopraggiungere la notte per far sì che i nostri nemici facciano più fatica ad individuarci. Se il Phantom Cigar però viene utilizzato in un punto in cui solitamente passa una ronda nemica e al momento dell’utilizzo non è presente nessuno, si può esser scoperti in flagrante e l’effetto dell’avanzamento temporale si interrompe. Al contrario invece, nel caso in cui non ci fosse nessun pericolo di esser scoperti e nel caso in cui la missione non prevede limiti di tempo, possiamo utilizzare il Cigar anche per un tempo illimitato e dovremo quindi ricordarci di “smettere di fumare” il nostro sigaro.

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Chi vorrebbe farci un giro?

Procedendo nella missione in cerca del nostro obiettivo da fultonare (termine coniato dall’oggetto che si utilizza per spedire nemici, provviste e chi più ne ha più ne metta alla nostra Base Madre), abbiamo notato che molto spesso i nemici avversari possono cadere in un sonno profondo durante il proprio turno di guardia, facendoci risparmiare qualche proiettile.

L’elemento stealth del gioco riprende quello già avviato in Metal Gear Solid: Ground Zeroes, ma con delle migliorie molto utili all’atto pratico: una delle meccaniche più utilizzate sarà probabilmente quella che ci permetterà, premendo X in groppa ad un cavallo, di nasconderci dietro a un fianco del nostro destriero senza attirare l’attenzione delle guardie di pattuglia. Abbiamo scoperto poi che il famoso scatolone di cartone in cui Snake può nascondersi avrà una miglioria man mano che si procederà nel gioco: sarà possibile infatti potenziare la scatola, in modo da poter effettuare movimenti più veloci e così facendo comparirà una specie di bollino su di essa.

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Volano pecore anche alla Gamescom

Un altro elemento molto simpatico e utile soprattutto al potenziamento della Base Madre è la possibilità di fultonare, come detto in precedenza, qualunque cosa ( fino ad esaurimento scorte, come si suol dire) come potete vedere nell’immagine appena sopra. Devo ammetterlo, rincorrere una pecora tra le montagne per cercare di addormentarla e spedirla in aria a tutta velocità mi ha dato un senso di soddisfazione.

Sarà importante all’interno del gioco fultonare quante più guardie possibili in modo tale da potenziare la nostra base e crearci il nostro esercito personale. Ogni guardia possiede delle specifiche particolari e fultornane una con una data caratteristica poterà al potenziamento di quella specifica nella nostra base.

Cercando di elettrizzare un nemico con il nostro braccio artificiale qualcosa è andato storto ed è partita la Reflex Mode che consiste in un rallentamento del tempo circostante in cui possiamo neutralizzare il nemico e continuare ad infiltrarci tra le linee nemiche. Non è presente la barra della vita, ma la perdita di energia conseguente ai danni subiti è rappresentata dalla comparsa sullo schermo di macchie di sangue che diventano sempre più grandi in base alle ferite.

Le armi a nostra disposizione sono veramente tantissime e mentre combinavamo i vari accessori  abbiamo perso la cognizione del tempo (effetto Phantom Cigar) fino a dimenticarci cosa stavamo facendo. Le armi sono selezionabili durante la preparazione alla missione, così come le mimetiche che ci porteranno sul campo di battaglia differenti vantaggi che vanno da una capacità di mimetizzazione maggiore ad una resistenza ai colpi più elevata.

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Aprite quella porta!

Insomma, tra pecore volanti, surf sul Cardboard Box ed inalazioni di erba che rallenta il tempo intorno a noi possiamo dire che Metal Gear Solid V: The Phantom Pain promette tutta l’essenza dei vecchi Metal Gear Solid e ci mostra un design degno della serie. Speriamo che le delusioni non siano state nascoste e che il sommo Hideo possa avere il riconoscimento che merita per questo nuovo titolo. Che voto daremmo? Beh, dovrete aspettare la nostra recensione che, state tranquilli, non attarderà ad arrivare.

 

 

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